Non vorrei deludervi, ma sono molto più appassionato di scienza di quanto lo sia di etica. Preferirei in comitato scientifico TCP, se esistesse! :-)
Non vorrei deludervi, ma sono molto più appassionato di scienza di quanto lo sia di etica. Preferirei in comitato scientifico TCP, se esistesse! :-)
Solo se può approdare a dei benefici terapeutici all'essere umano e che le bestie in questione non debbano soffrire! Per intenderci, che non ci sia del sadismo alla base.
Ciao!
Il 2 ottobre faro' un salto a vedere i lavoratori di vivisezione, per la prima volta , spero di nn rimanere scioccato ..... le foto del sito segnalato priam sono forti e fanno male, come se fa restare indifferente ? Spero solo che tutto negli ultimi anni sia cambiato , almeno in europa, in azienda dicono che prestano molta cura al fatto che nessuno di loro soffra ... sarà vero ???
Mah chi lo sa ... .
nessun valore è una necessità logica anche se contraddice la realtà
I valori sono soggettivi in due sensi: il primo è che esistono solo come giudizi di un individuo (non esisterebbero giudizi di valore se non esistessero individui); il secondo è che non esiste alcun metro di giudizio oggettivo in grado di fondarli.
Le due cose sembrano legate da un'implicazione, ma così non è: tutti i concetti esistono solo in quanto idee nelle teste degli individui, ma alcuni concetti possono essere veri e falsi(i giudizi di fatto), altri no (i giudizi di valore). Affermare che 2+2=5 contraddice alcuni principi della logica; affermare che un sacrificio umano è giusto non implica, invece, alcuna contraddizione (se non con altri principi morali).
la mia firma non l'ho messa a caso
Ultima modifica di alessandro2804; 16/09/2008 alle 14:05
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
Non è una necessità logica, ma contraddicendo la realtà, è una sciocchezza pratica, sperimentale. La qual cosa è ancora peggio.
Ci mancherebbe. Anche le teorie scientifiche esistono come giudizi di un individuo.
Il discorso, in linea di principio, è postulare un principio fondante, e dedurre per conseguenza gli altri in modo che non vadano in contraddizione con esso e con quelli già dedotti.
Esattamente come nella scienza che postula il principio di oggettività, (leggi bene, "postula": il principio di oggettività è indimostrabile, è una scelta a priori) ed opera di conseguenza. L'efficacia della scelta è riconosciuta a posteriori, sulla base dei successi ottenuti dal metodo (e degli insuccessi ottenuti dagli altri metodi).
Monod sceglie lo stesso principio quale principio fondante dell'etica, dal quale dedurre gli altri, ottenendo un'etica con non va pertanto in contrasto con la conoscenza (il sapere ottenuto attraverso il metodo scientifico) e che chiama "etica della conoscenza".
Ma non possiamo discutere del saggio di Monod se tu non l'hai letto.
l'ho letto 14 anni fa , mi ricordo di Sisifo condannato dagli dei a salire in cima ad una montagna con un macigno che rotola ogni volta giù a valle....questo come metafora che Sisifo nega gli dei a favore di una fedeltà superiore e lui anche se deve riportare il macigno su in cima è lo stesso felice basta immaginarlo
cmq sul metodo scientifico sono d'accordo era solo la sfera dei valori che non collego alla scienza ma si fondano a sè anche se infondati...finisco qui
La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...
Fidati che descrivere come sadico un ricercatore è davvero fuori luogo, quando non sta facendo altro che il suo lavoro: sadico, allora, dovremmo definire il macellaio che con il suo lavoro ci procura la carne che noi stessi mangiamo, il cacciatore e così via....
Comunque sono stato via un pò di giorni (purtroppo, Loop, l'esame è andato male, ma grazie mille per "l'in bocca al lupo"! In ogni caso non mi butto giù e tra qualche giorno riprendo in mano il libro: la prossima volta voglio il 30!
) ed ho paura di aver perso un pò il filo del discorso....
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