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Risultati da 121 a 130 di 178

Discussione: VIVISEZIONE

  1. #121
    Bannato L'avatar di Intrip
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    crimini nascosti

    tolta la foto su richiesta di Giuliana,
    che ora se la rivedrà nel suo quote però....


    Vivisezione non è solo il sezionare la rana viva, o gli atroci esperimenti del passato in cui i cani venivano legati con cinghie a una tavola e poi sezionati.
    Quello non esiste quasi più, è vero (tranne che per alcune sfortunate rane nei laboratori didattici).

    Oggi la vivisezione è ben altro. Molto peggio. E' chiamata "sperimentazione animale" o addirittura "ricerca medica", ma rimane, secondo la definzione del dizionario, "vivisezione". E', per estensione "qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc."

    E' questo che milioni di animali ogni anno, nel mondo, subiscono nei laboratori: avvelenamenti con sostanze chimiche, farmaci e cosmetici compresi, induzione di malattie artificiali di ogni genere (cancro, sclerosi multipla, varie imitazione dell'AIDS, malattie cardiovascolari, ecc.), esperimenti al cervello, esperimenti sul dolore, e molto altro.

    I "signori vivisettori" vogliono essere chiamati "ricercatori" o "scienziati". Altrimenti si offendono. Ma i loro camici bianchi non sono diversi da quelli dei macellai. E se ci sono meno macchie rosse è solo perché la sofferenza da loro inflitta agli animali di ogni specie non sempre richiede di versare sangue.

    La sofferenza più atroce è quella che non si vede, è quella del cane con la sclerosi multipla, del topino bianco col cancro, della coniglia tenuta prigioniera in un gabbia minuscola e imbottita di sostanze chimiche fino a generare figli deformi.

    Le foto non sono recentissime, perché è sempre più difficile accedere ai laboratori: i vivisettori sono "orgogliosi" del proprio lavoro, ma solo se non si fa vedere in cosa consiste.

    http://www.novivisezione.org/mostra/...ner_mostra.gif
    Ultima modifica di Intrip; 13/09/2008 alle 14:44

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  3. #122
    Ambasciatrice del Forum TCP L'avatar di giulianaspeed
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    Citazione Originariamente Scritto da Intriplato Visualizza Messaggio

    Vivisezione non è solo il sezionare la rana viva, o gli atroci esperimenti del passato in cui i cani venivano legati con cinghie a una tavola e poi sezionati.
    Quello non esiste quasi più, è vero (tranne che per alcune sfortunate rane nei laboratori didattici).

    Oggi la vivisezione è ben altro. Molto peggio. E' chiamata "sperimentazione animale" o addirittura "ricerca medica", ma rimane, secondo la definzione del dizionario, "vivisezione". E', per estensione "qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc."

    E' questo che milioni di animali ogni anno, nel mondo, subiscono nei laboratori: avvelenamenti con sostanze chimiche, farmaci e cosmetici compresi, induzione di malattie artificiali di ogni genere (cancro, sclerosi multipla, varie imitazione dell'AIDS, malattie cardiovascolari, ecc.), esperimenti al cervello, esperimenti sul dolore, e molto altro.

    I "signori vivisettori" vogliono essere chiamati "ricercatori" o "scienziati". Altrimenti si offendono. Ma i loro camici bianchi non sono diversi da quelli dei macellai. E se ci sono meno macchie rosse è solo perché la sofferenza da loro inflitta agli animali di ogni specie non sempre richiede di versare sangue.

    La sofferenza più atroce è quella che non si vede, è quella del cane con la sclerosi multipla, del topino bianco col cancro, della coniglia tenuta prigioniera in un gabbia minuscola e imbottita di sostanze chimiche fino a generare figli deformi.

    Le foto non sono recentissime, perché è sempre più difficile accedere ai laboratori: i vivisettori sono "orgogliosi" del proprio lavoro, ma solo se non si fa vedere in cosa consiste.

    http://www.novivisezione.org/mostra/...ner_mostra.gif
    ragazzi....per favore...se volete postare le foto di certe cose fatelo nascondendole...io fino ad ora non ho aperto nessuna pagina dei siti sulla vivisezione perche' sapevo cosa mi aspettava...sto solo male e non dormo la notte.......preferisco non vedere....quindi mettete solo i link se vi è possibile cosi' uno puo' decidere se aprirli o meno

  4. #123
    Bannato L'avatar di Intrip
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    tolta, però non è chiudendosi gli occhi come gli struzzi che si risolvono i problemi cara Giuliana



    ciao
    Ultima modifica di Intrip; 13/09/2008 alle 14:50

  5. #124
    Ambasciatrice del Forum TCP L'avatar di giulianaspeed
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    Citazione Originariamente Scritto da Intriplato Visualizza Messaggio
    tolta, però non è chiudendosi gli occhi come gli struzzi che si risolvono i problemi cara Giuliana



    ciao
    si ma nemmeno guardandoli..... grazie per la sensibilita' che hai avuto togliendola

  6. #125
    Bannato L'avatar di Intrip
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    Citazione Originariamente Scritto da giulianaspeed Visualizza Messaggio
    si ma nemmeno guardandoli..... grazie per la sensibilita' che hai avuto togliendola

    era il minimo che potessi fare toglierla....figurati

    a me non piace guardare quelle foto, credo a nessuno, però se le guardassimo tutti d+ la vivisezione sarebbe + disprezzata e forse potrebbe anche finire....chissà

  7. #126
    TCP Rider L'avatar di Loooop
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    Una serie di mie riflessioni sul tema…

    È possibile fare ricerca medica senza sperimentazione sugli animali?
    No. Non è possibile. Non fatevi sciocche illusioni su questo punto. Mi pare stupido anche solo provare ad elencare quanta medicina non esisterebbe senza di esse, ma una parola molto vicina a "tutta" è un'ottima approssimazione.
    È il "guaio" o la "fortuna" dell'evoluzione, secondo i punti di vista. Abbiamo un antenato comune con ogni essere vivente (vicino o lontano nel tempo a seconda dell'organismo che consideriamo) e siamo fatti allo stesso modo. Il 99% del nostro dna è identico a quello dello scimpanzè (la linea evolutiva comune si è separata circa 7 milioni di anni fa), ed un buon 80% con i topi (la linea evolutiva comune si è separata circa 125 milioni di anni fa). Questo fa sì che una quantità notevolissima di meccanismi fisiologici, proteine, malattie, etc… siano comuni con gli altri animali.

    Gli animali su cui viene fatta sperimentazione soffrono?
    Certo. Soffrono. Indipendentemente da quanta cura si possa avere nel cercare di evitar loro sofferenze. Le si può ridurre, ma, se si sperimenta, non eliminarle.
    E soffrono più quanto più è complesso il sistema nervoso di cui sono dotati, e, d'altra parte, sono tanto più simili a noi quanto più complesso è il sistema nervoso di cui sono dotati.

    Esiste una ragione "profonda" per la quale l'uomo ha il diritto morale di sperimentale sugli animali?
    No. Siamo animali. Il fatto stesso che tutti gli animali, compreso l'uomo, discendono da un antenato comune lo prova irrevocabilmente. Non esiste una differenza qualitativa fra uomo e scimpanzè, o fra uomo e topo.
    D'altra parte tutti gli animali tentano di sopravvivere a spese di altri. La natura non è questo paradiso che molti di voi immaginano. È il luogo ove la sopravvivenza di ogni individuo dipende dalla morte di migliaia di altri. E la ricerca medica, non è che un mezzo per ottenere maggiore sopravvivenza degli individui di una specie a spesi di quelli di altre specie.

    Ai favorevoli "tout court" alla sperimentazione animale dico di non farvi illusioni che l'uomo abbia diritto a questo perchè è uomo e non animale. L'avere un sistema nervoso più complesso di quello di un cane non è una differenza qualitativa, ma solo quantitativa.

    Ed ai contrari "tout court" chiedo di farsi un esame di coscienza e domandarsi se rinuncerebbero ad un farmaco che salverebbe dal cancro la vita del proprio bambino. Rinuncereste davvero? Davvero davvero??? Se permettete, non ci credo neanche per un secondo. Dunque un pizzico di ipocrisia in meno non guasterebbe…

    Dunque, a mio parere, un modo ragionevole per affrontare la questione è quello di chiedere l'abolizione della sperimentazione sugli animali per i beni voluttuari, cioè per cosmesi e similia, e chieder che, nella sperimentazione animale per la medicina, si adottino, in modo controllato, tutte le tecniche disponibili per ridurre le loro sofferenze.
    Inoltre, a mio parere, la sperimentazione andrebbe esclusa da tutti gli animali che hanno un sistema nervoso così complesso da possedere una funzione che molti ritengono, a torto, solo umana: la coscienza del sè. Appartengono a questa categorie le grandi scimmie (scimpanzè, bonobo, gorilla, oranghi ed… uomo), gli elefanti, alcuni cetacei (i delfini ad esempio). L'uccisione di questi animali dovrebbe, a mio parere, essere perseguita penalmente in modo simile all'omicidio.
    Ultima modifica di Loooop; 13/09/2008 alle 17:17

  8. #127
    TCP Rider L'avatar di Lady_Hawk
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    Citazione Originariamente Scritto da TheKing Visualizza Messaggio
    PS: In cima la catena non ci sta per forza l'uomo, in cima ci sta chi ha la capacità di sovrastare l'altro...In natura è ed è sempre stato così.
    Già,ma noi non siamo gli "animali intelligenti"?
    Dovremmo capire che tutte le creature soffrono.
    Tu che sei uno "scienziato" dovresti saper bene quanto sono simili a noi gli animali.
    Hai mai visto l'esperimento fatto per conoscere la struttura sotterranea delle città delle termiti?
    Incredibile.
    Sono vere e proprio città...eppure le termiti sono minuscole!
    E noi siamo la prima specie ad avere l'occasione di riflettere seriamente su questo.
    E non dimentichiamoci che in natura potrà anche sempre essere stato così ma adesso siamo 6 miliardi di persone...iniziamo ad essere un po molesti....

    Citazione Originariamente Scritto da Loooop Visualizza Messaggio
    Una serie di mie riflessioni sul tema…

    È possibile fare ricerca medica senza sperimentazione sugli animali?
    No. Non è possibile. Non fatevi sciocche illusioni su questo punto. Mi pare stupido anche solo provare ad elencare quanta medicina non esisterebbe senza di esse, ma una parola molto vicina a "tutta" è un'ottima approssimazione.
    È il "guaio" o la "fortuna" dell'evoluzione, secondo i punti di vista. Abbiamo un antenato comune con ogni essere vivente (vicino o lontano nel tempo a seconda dell'organismo che consideriamo) e siamo fatti allo stesso modo. Il 99% del nostro dna è identico a quello dello scimpanzè (la linea evolutiva comune si è separata circa 7 milioni di anni fa), ed un buon 80% con i topi (la linea evolutiva comune si è separata circa 125 milioni di anni fa). Questo fa sì che una quantità notevolissima di meccanismi fisiologici, proteine, malattie, etc… siano comuni con gli altri animali.

    Gli animali su cui viene fatta sperimentazione soffrono?
    Certo. Soffrono. Indipendentemente da quanta cura si possa avere nel cercare di evitar loro sofferenze. Le si può ridurre, ma, se si sperimenta, non eliminarle.
    E soffrono più quanto più è complesso il sistema nervoso di cui sono dotati, e, d'altra parte, sono tanto più simili a noi quanto più complesso è il sistema nervoso di cui sono dotati.

    Esiste una ragione "profonda" per la quale l'uomo ha il diritto morale di sperimentale sugli animali?
    No. Siamo animali. Il fatto stesso che tutti gli animali, compreso l'uomo, discendono da un antenato comune lo prova irrevocabilmente. Non esiste una differenza qualitativa fra uomo e scimpanzè, o fra uomo e topo.
    D'altra parte tutti gli animali tentano di sopravvivere a spese di altri. La natura non è questo paradiso che molti di voi immaginano. È il luogo ove la sopravvivenza di ogni individuo dipende dalla morte di migliaia di altri. E la ricerca medica, non è che un mezzo per ottenere maggiore sopravvivenza degli individui di una specie a spesi di quelli di altre specie.

    Ai favorevoli "tout court" alla sperimentazione animale dico di non farvi illusioni che l'uomo abbia diritto a questo perchè è uomo e non animale. L'avere un sistema nervoso più complesso di quello di un cane non è una differenza qualitativa, ma solo quantitativa.

    Ed ai contrari "tout court" chiedo di farsi un esame di coscienza e domandarsi se rinuncerebbero ad un farmaco che salverebbe dal cancro la vita del proprio bambino. Rinuncereste davvero? Davvero davvero??? Se permettete, non ci credo neanche per un secondo. Dunque un pizzico di ipocrisia in meno non guasterebbe…

    Dunque, a mio parere, un modo ragionevole per affrontare la questione è quello di chiedere l'abolizione della sperimentazione sugli animali per i beni voluttuari, cioè per cosmesi e similia, e chieder che, nella sperimentazione animale per la medicina, si adottino, in modo controllato, tutte le tecniche disponibili per ridurre le loro sofferenze.
    Inoltre, a mio parere, la sperimentazione andrebbe esclusa da tutti gli animali che hanno un sistema nervoso così complesso da possedere una funzione che molti ritengono, a torto, solo umana: la coscienza del sè. Appartengono a questa categorie le grandi scimmie (scimpanzè, bonobo, gorilla, oranghi ed… uomo), gli elefanti, alcuni cetacei (i delfini ad esempio). L'uccisione di questi animali dovrebbe, a mio parere, essere perseguita penalmente in modo simile all'omicidio.
    Ottima riflessione.
    Mi informerò seriamente per capire se è possibile evitare questa sperimentazione però.
    Tu affermi un NO sicuro e granitico (termine insegnatomi dal buon ettore )ma ci sono molti scienziati che la pensano diversamente, ci sono molte letture che sostengono il contrario su basi scientifiche.
    Se tu ne sai più di me ti chiedo scusa ma io non sono ancora pronta a dire SI, diversamente si può fare.
    Mi informerò meglio e poi vedrò
    Ultima modifica di Lady_Hawk; 14/09/2008 alle 07:17 Motivo: UnionePost automatica
    Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente.
    Sono quei colori magici che ci fan venire i brividi...

  9. #128
    TCP Rider Senior L'avatar di alessandro2804
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    Citazione Originariamente Scritto da Loooop Visualizza Messaggio
    Una serie di mie riflessioni sul tema…

    È possibile fare ricerca medica senza sperimentazione sugli animali?
    No. Non è possibile. Non fatevi sciocche illusioni su questo punto. Mi pare stupido anche solo provare ad elencare quanta medicina non esisterebbe senza di esse, ma una parola molto vicina a "tutta" è un'ottima approssimazione.
    È il "guaio" o la "fortuna" dell'evoluzione, secondo i punti di vista. Abbiamo un antenato comune con ogni essere vivente (vicino o lontano nel tempo a seconda dell'organismo che consideriamo) e siamo fatti allo stesso modo. Il 99% del nostro dna è identico a quello dello scimpanzè (la linea evolutiva comune si è separata circa 7 milioni di anni fa), ed un buon 80% con i topi (la linea evolutiva comune si è separata circa 125 milioni di anni fa). Questo fa sì che una quantità notevolissima di meccanismi fisiologici, proteine, malattie, etc… siano comuni con gli altri animali.

    Gli animali su cui viene fatta sperimentazione soffrono?
    Certo. Soffrono. Indipendentemente da quanta cura si possa avere nel cercare di evitar loro sofferenze. Le si può ridurre, ma, se si sperimenta, non eliminarle.
    E soffrono più quanto più è complesso il sistema nervoso di cui sono dotati, e, d'altra parte, sono tanto più simili a noi quanto più complesso è il sistema nervoso di cui sono dotati.

    Esiste una ragione "profonda" per la quale l'uomo ha il diritto morale di sperimentale sugli animali?
    No. Siamo animali. Il fatto stesso che tutti gli animali, compreso l'uomo, discendono da un antenato comune lo prova irrevocabilmente. Non esiste una differenza qualitativa fra uomo e scimpanzè, o fra uomo e topo.
    D'altra parte tutti gli animali tentano di sopravvivere a spese di altri. La natura non è questo paradiso che molti di voi immaginano. È il luogo ove la sopravvivenza di ogni individuo dipende dalla morte di migliaia di altri. E la ricerca medica, non è che un mezzo per ottenere maggiore sopravvivenza degli individui di una specie a spesi di quelli di altre specie.

    Ai favorevoli "tout court" alla sperimentazione animale dico di non farvi illusioni che l'uomo abbia diritto a questo perchè è uomo e non animale. L'avere un sistema nervoso più complesso di quello di un cane non è una differenza qualitativa, ma solo quantitativa.Ed ai contrari "tout court" chiedo di farsi un esame di coscienza e domandarsi se rinuncerebbero ad un farmaco che salverebbe dal cancro la vita del proprio bambino. Rinuncereste davvero? Davvero davvero??? Se permettete, non ci credo neanche per un secondo. Dunque un pizzico di ipocrisia in meno non guasterebbe…

    Dunque, a mio parere, un modo ragionevole per affrontare la questione è quello di chiedere l'abolizione della sperimentazione sugli animali per i beni voluttuari, cioè per cosmesi e similia, e chieder che, nella sperimentazione animale per la medicina, si adottino, in modo controllato, tutte le tecniche disponibili per ridurre le loro sofferenze.
    Inoltre, a mio parere, la sperimentazione andrebbe esclusa da tutti gli animali che hanno un sistema nervoso così complesso da possedere una funzione che molti ritengono, a torto, solo umana: la coscienza del sè. Appartengono a questa categorie le grandi scimmie (scimpanzè, bonobo, gorilla, oranghi ed… uomo), gli elefanti, alcuni cetacei (i delfini ad esempio). L'uccisione di questi animali dovrebbe, a mio parere, essere perseguita penalmente in modo simile all'omicidio.
    concordo , ma credo che la differenza tra uomo e animale sia anche di tipo qualitativo oltre che quantitativo, qualitativo intendo che l'uomo è capace di avere una cultura abbiamo quindi una flessibilità morale che gli animali non hanno e questo per noi è un bene , la cultura è il prodotto della morale dell'uomo e consiste nel frenare o deviare gli istinti dell'uomo ad esempio gli istinti d'individui più bruti cioè coloro a cui non funziona bene la corteccia prefrontale e non sanno frenare i propri istinti
    Ultima modifica di alessandro2804; 14/09/2008 alle 08:23
    La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...

  10. #129
    TCP Rider L'avatar di Loooop
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    Citazione Originariamente Scritto da Lady_Hawk Visualizza Messaggio
    Già,ma noi non siamo gli "animali intelligenti"?
    Dovremmo capire che tutte le creature soffrono.
    Tu che sei uno "scienziato" dovresti saper bene quanto sono simili a noi gli animali.
    Hai mai visto l'esperimento fatto per conoscere la struttura sotterranea delle città delle termiti?
    Incredibile.
    Sono vere e proprio città...eppure le termiti sono minuscole!
    E noi siamo la prima specie ad avere l'occasione di riflettere seriamente su questo.
    E non dimentichiamoci che in natura potrà anche sempre essere stato così ma adesso siamo 6 miliardi di persone...iniziamo ad essere un po molesti....
    6 miliardi di persone sono già troppe per questo pianeta.
    La natura usa un sistema molto semplice per limitare il numero di individui nelle popolazioni di organismi viventi: la fame, le carestie, le malattie.
    Ed in questo modo, con l'aggiunta della guerra, che è un'invenzione umana, verrà "limitato" il numero di persone se non si ricorre all'unica alternativa possibile, il controllo delle nascite.
    Quando ti capita di vedere un documentario sulla fame nel mondo, sulle guerre in africa, sulle carestie, sulla mancanza d'acqua, comincia a prendertela con chi si oppone a questo controllo. Non è certo il mondo della scienza, a farlo. Piuttosto si tratta di ben note confessioni religiose alle quali concediamo, per disgrazia dell'umanità intera e senza ragione alcuna, il potere di influenzare pesantemente le decisioni scientifiche, etiche e morali che riguardano il nostro futuro.

    Citazione Originariamente Scritto da Lady_Hawk Visualizza Messaggio
    Ottima riflessione.
    Mi informerò seriamente per capire se è possibile evitare questa sperimentazione però.
    Tu affermi un NO sicuro e granitico (termine insegnatomi dal buon ettore )ma ci sono molti scienziati che la pensano diversamente, ci sono molte letture che sostengono il contrario su basi scientifiche.
    Si tratta dello stesso tipo di "scienziati" che temono che l' LHC formerà un buco nero. Le virgolette sono d'obbligo.

    Citazione Originariamente Scritto da Lady_Hawk Visualizza Messaggio
    Se tu ne sai più di me ti chiedo scusa ma io non sono ancora pronta a dire SI, diversamente si può fare.
    Mi informerò meglio e poi vedrò
    Ascolta. Ho acquistato e letto tutti i numeri di Scientific American dal 1982 al 2000. È stata l'unica rivista seria a pubblicare in italiano articoli sulla ricerca scientifica, scritti dagli stessi autori, per lunghi anni, fino a quando la linea editoriale l'ha trasformata in una rivista a carattere "divulgativo" (ragion per cui ho smesso di comprarla). In quei 18 anni, sulla rivista sono state pubblicate ricerche dell'eccellenza scientifica mondiale, compresi svariati premi nobel, in tutti i campi della scienza. Ed in ogni numero uno o due articoli riguardano ricerche mediche e/o biologiche. Irrimediabilmente i risultati in questo campo sono ottenuti attraverso sperimentazione animale.
    Se non mi credi, fa l'abbonamento a Nature, o Science, che sono le riviste ove pubblica l'eccellenza scientifica, e verifica tu stessa. Cercare X che dice è così o Y che dice è colà, non ti risolverà il problema. Verifica tu stessa.

    Ti faccio un esempio, anche se, non essendo un medico, potrò non esprimermi propriamente. Supponi che tu voglia studiare come far arrivare un determinato farmaco attraverso il sistema arterioso/venoso a delle cellule cancerose in modo che possa agire su di esse. Per farlo, devi comprendere come si sviluppa la vascolarizzazione (cioè il sistema di capillari) che porta il sangue (e dunque l'ossigeno) alle cellule cancerose. Le colture cellulari non vanno bene: lì non c'è vascolarizzazione. Come fai allori? Chiedi ad un passante: "scusa, ti posso impiantare un piccolo cancretto, che devo studiare come si sviluppa?"
    Per inciso, proprio grazie a questo tipo di ricerca si è scoperto che detta vascolarizzazione avviene in modo del tutto peculiare: questo ha permesso di spiegare perchè alcuni farmaci sviluppati in precedenza non erano stati efficaci come ci si aspettava, ed ha consentito di modificarli in modo da raggiungere meglio il loro bersaglio.

    Detto questo, mi disturba anche la profonda mentalità antiscientifica radicata, spesso inconsciamente, nella mentalità degli italiani (sia chiaro, non mi sto riferendo a te, o a nessuno in particolare, qui). La stragrande maggioranza di noi immagina gli scienziati come un gruppo di pazzi incoscienti pronti a far saltare in aria il pianeta; pazzi che devono essere moralmente ed eticamente controllati dall'esterno.
    Questa è una cosa che viene da lontano, causata sia da un'anomalia scolastica incancrenita da un secolo nel nostro paese (si veda la "riforma" scolastica di G. Gentile, nel ventennio), secondo la quale la vera cultura è classica (quella scientifica non è neanche degna di aver questo nome), sia disgraziatamente dall'anomalia geografico-storica di aver capillarmente radicata, sul nostro territorio, la più potente confessione religiosa, e dunque irrazionale ed antiscientifica, esistente al mondo.
    Il risultato di queste "ingombranti" presenze è che, tanto per fare un esempio, la stragrande maggioranza dei qui presenti riterrebbe moralmente meno grave sopprimere uno scimpanzè adulto (o l'intera biosfera) piuttosto che un embrione umano (cioè un piccolo gruppo di cellule la cui unica caratteristica umana è quella di avere dna umano). Posizione questa che è sotto tutti i punti di vista, folle.

    Citazione Originariamente Scritto da alessandro2804 Visualizza Messaggio
    concordo , ma credo che la differenza tra uomo e animale sia anche di tipo qualitativo oltre che quantitativo, qualitativo intendo che l'uomo è capace di avere una cultura abbiamo quindi una flessibilità morale che gli animali non hanno e questo per noi è un bene , la cultura è il prodotto della morale dell'uomo e consiste nel frenare o deviare gli istinti dell'uomo ad esempio gli istinti d'individui più bruti cioè coloro a cui non funziona bene la corteccia prefrontale e non sanno frenare i propri istinti
    Primo. Dovresti studiare un po' di etologia. Comincia con Konrad Lorenz. Molte specie animali hanno una cultura. Non è un'esclusiva umana. Si tratta semplicemente di una differenza di complessità dovuta alla differente complessità del sistema nervoso. La differenza è quantitativa. Solo quantitativa. E non potrebbe essere diversamente, visto che l'uomo è un animale, collegato a tutti gli altri da diretti legami di parentela attraverso i nostri e loro avi.
    Inoltre detta differenza quantitativa (indubbiamente cospicua) è un fatto assolutamente contingente, dovuto semplicemente al fatto che altre specie appartenenti al ramo umano sono oggi (disgraziatamente) estinte. Credo che il tuo punto di vista sarebbe molto diverso se l'homo di neanderthal, o qualche tipo di australopithecus, oggi non fosse estinto, e tu dovessi confrontarti con un'altra specie con un livello culturale più vicino a quello umano. Il nostro radicato "specismo" ne uscirebbe con le ossa rotte.

    Secondo. La cultura non è un prodotto della morale umana, bensì il risultato della complessità del nostro sistema nervoso. Semmai è la morale ad essere un prodotto della cultura, prodotto nato dalla necessità di far "ben" funzionare le società umane sempre più complesse che nel tempo si sono succedute. Esattamente il contrario, dunque.

    Terzo. Questo legame strettamente causale fra malfunzionamenti della corteccia prefrontale e "amoralità" degli individui mi fa sorridere per la sua ingenuità…
    Le nostre carceri sono dunque piene di individui con danni alla corteccia prefrontale? E che ci stanno a fare? Come possono essere responsabili? Non sarebbe come incolpare un cieco di non voler rendere una testimonianza oculare? Non dovrebbero stare in ospedale? A quando un esame dell'encefalo con il quale stabilire "tu sei morale" e "tu non lo sei", e relativa detenzione preventiva (tipo "Minority Report")?
    Ultima modifica di Loooop; 14/09/2008 alle 09:58 Motivo: UnionePost automatica

  11. #130
    TCP Rider Senior L'avatar di alessandro2804
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    Citazione Originariamente Scritto da Loooop Visualizza Messaggio
    6 miliardi di persone sono già troppe per questo pianeta.
    La natura usa un sistema molto semplice per limitare il numero di individui nelle popolazioni di organismi viventi: la fame, le carestie, le malattie.
    Ed in questo modo, con l'aggiunta della guerra, che è un'invenzione umana, verrà "limitato" il numero di persone se non si ricorre all'unica alternativa possibile, il controllo delle nascite.
    Quando ti capita di vedere un documentario sulla fame nel mondo, sulle guerre in africa, sulle carestie, sulla mancanza d'acqua, comincia a prendertela con chi si oppone a questo controllo. Non è certo il mondo della scienza, a farlo. Piuttosto si tratta di ben note confessioni religiose alle quali concediamo, per disgrazia dell'umanità intera e senza ragione alcuna, il potere di influenzare pesantemente le decisioni scientifiche, etiche e morali che riguardano il nostro futuro.


    Si tratta dello stesso tipo di "scienziati" che temono che l' LHC formerà un buco nero. Le virgolette sono d'obbligo.



    Ascolta. Ho acquistato e letto tutti i numeri di Scientific American dal 1982 al 2000. È stata l'unica rivista seria a pubblicare in italiano articoli sulla ricerca scientifica, scritti dagli stessi autori, per lunghi anni, fino a quando la linea editoriale l'ha trasformata in una rivista a carattere "divulgativo" (ragion per cui ho smesso di comprarla). In quei 18 anni, sulla rivista sono state pubblicate ricerche dell'eccellenza scientifica mondiale, compresi svariati premi nobel, in tutti i campi della scienza. Ed in ogni numero uno o due articoli riguardano ricerche mediche e/o biologiche. Irrimediabilmente i risultati in questo campo sono ottenuti attraverso sperimentazione animale.
    Se non mi credi, fa l'abbonamento a Nature, o Science, che sono le riviste ove pubblica l'eccellenza scientifica, e verifica tu stessa. Cercare X che dice è così o Y che dice è colà, non ti risolverà il problema. Verifica tu stessa.

    Ti faccio un esempio, anche se, non essendo un medico, potrò non esprimermi propriamente. Supponi che tu voglia studiare come far arrivare un determinato farmaco attraverso il sistema arterioso/venoso a delle cellule cancerose in modo che possa agire su di esse. Per farlo, devi comprendere come si sviluppa la vascolarizzazione (cioè il sistema di capillari) che porta il sangue (e dunque l'ossigeno) alle cellule cancerose. Le colture cellulari non vanno bene: lì non c'è vascolarizzazione. Come fai allori? Chiedi ad un passante: "scusa, ti posso impiantare un piccolo cancretto, che devo studiare come si sviluppa?"
    Per inciso, proprio grazie a questo tipo di ricerca si è scoperto che detta vascolarizzazione avviene in modo del tutto peculiare: questo ha permesso di spiegare perchè alcuni farmaci sviluppati in precedenza non erano stati efficaci come ci si aspettava, ed ha consentito di modificarli in modo da raggiungere meglio il loro bersaglio.

    Detto questo, mi disturba anche la profonda mentalità antiscientifica radicata, spesso inconsciamente, nella mentalità degli italiani (sia chiaro, non mi sto riferendo a te, o a nessuno in particolare, qui). La stragrande maggioranza di noi immagina gli scienziati come un gruppo di pazzi incoscienti pronti a far saltare in aria il pianeta; pazzi che devono essere moralmente ed eticamente controllati dall'esterno.
    Questa è una cosa che viene da lontano, causata sia da un'anomalia scolastica incancrenita da un secolo nel nostro paese (si veda la "riforma" scolastica di G. Gentile, nel ventennio), secondo la quale la vera cultura è classica (quella scientifica non è neanche degna di aver questo nome), sia disgraziatamente dall'anomalia geografico-storica di aver capillarmente radicata, sul nostro territorio, la più potente confessione religiosa, e dunque irrazionale ed antiscientifica, esistente al mondo.
    Il risultato di queste "ingombranti" presenze è che, tanto per fare un esempio, la stragrande maggioranza dei qui presenti riterrebbe moralmente meno grave sopprimere uno scimpanzè adulto (o l'intera biosfera) piuttosto che un embrione umano (cioè un piccolo gruppo di cellule la cui unica caratteristica umana è quella di avere dna umano). Posizione questa che è sotto tutti i punti di vista, folle.



    Primo. Dovresti studiare un po' di etologia. Comincia con Konrad Lorenz. Molte specie animali hanno una cultura. Non è un'esclusiva umana. Si tratta semplicemente di una differenza di complessità dovuta alla differente complessità del sistema nervoso. La differenza è quantitativa. Solo quantitativa. E non potrebbe essere diversamente, visto che l'uomo è un animale, collegato a tutti gli altri da diretti legami di parentela attraverso i nostri e loro avi.
    Inoltre detta differenza quantitativa (indubbiamente cospicua) è un fatto assolutamente contingente, dovuto semplicemente al fatto che altre specie appartenenti al ramo umano sono oggi (disgraziatamente) estinte. Credo che il tuo punto di vista sarebbe molto diverso se l'homo di neanderthal, o qualche tipo di australopithecus, oggi non fosse estinto, e tu dovessi confrontarti con un'altra specie con un livello culturale più vicino a quello umano. Il nostro radicato "specismo" ne uscirebbe con le ossa rotte.

    Secondo. La cultura non è un prodotto della morale umana, bensì il risultato della complessità del nostro sistema nervoso. Semmai è la morale ad essere un prodotto della cultura, prodotto nato dalla necessità di far "ben" funzionare le società umane sempre più complesse che nel tempo si sono succedute. Esattamente il contrario, dunque.

    Terzo. Questo legame strettamente causale fra malfunzionamenti della corteccia prefrontale e "amoralità" degli individui mi fa sorridere per la sua ingenuità…
    Le nostre carceri sono dunque piene di individui con danni alla corteccia prefrontale? E che ci stanno a fare? Come possono essere responsabili? Non sarebbe come incolpare un cieco di non voler rendere una testimonianza oculare? Non dovrebbero stare in ospedale? A quando un esame dell'encefalo con il quale stabilire "tu sei morale" e "tu non lo sei", e relativa detenzione preventiva (tipo "Minority Report")?
    secondo me i geni non dicano tanto sulla moralità dell’uomo, noi siamo auto programmabili (c’è il libero arbitrio dei nostri fini)….. ,, se il nostro comportamento fosse limitato strettamente dai geni non avremmo potuto evolverci socialmente, è la flessibilità che consente la cultura ed è la flessibilità che impedisce alla genetica di dire molto di specifico sulla moralità, la cultura è molto più veloce , richiede capacità di astrarre ,rielaborare e controllare gli istinti. L'apprendimento per imprinting di Lorenz è diverso da un apprendimento per deduzione o sbaglio? poi io non ho parlato di moralità e amoralità anche perchè è una dicotomia che non esiste, l'uomo può essere morale o immorale (compiere un omicidio , rubare , schiavizzare è immorale)
    La vita è un cuoco che ha davanti un piatto con sempre nuovi ingredienti...

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