
Originariamente Scritto da
Loooop
Una serie di mie riflessioni sul tema…
È possibile fare ricerca medica senza sperimentazione sugli animali?
No. Non è possibile. Non fatevi sciocche illusioni su questo punto. Mi pare stupido anche solo provare ad elencare quanta medicina non esisterebbe senza di esse, ma una parola molto vicina a "tutta" è un'ottima approssimazione.
È il "guaio" o la "fortuna" dell'evoluzione, secondo i punti di vista. Abbiamo un antenato comune con ogni essere vivente (vicino o lontano nel tempo a seconda dell'organismo che consideriamo) e siamo fatti allo stesso modo. Il 99% del nostro dna è identico a quello dello scimpanzè (la linea evolutiva comune si è separata circa 7 milioni di anni fa), ed un buon 80% con i topi (la linea evolutiva comune si è separata circa 125 milioni di anni fa). Questo fa sì che una quantità notevolissima di meccanismi fisiologici, proteine, malattie, etc… siano comuni con gli altri animali.
Gli animali su cui viene fatta sperimentazione soffrono?
Certo. Soffrono. Indipendentemente da quanta cura si possa avere nel cercare di evitar loro sofferenze. Le si può ridurre, ma, se si sperimenta, non eliminarle.
E soffrono più quanto più è complesso il sistema nervoso di cui sono dotati, e, d'altra parte, sono tanto più simili a noi quanto più complesso è il sistema nervoso di cui sono dotati.
Esiste una ragione "profonda" per la quale l'uomo ha il diritto morale di sperimentale sugli animali?
No. Siamo animali. Il fatto stesso che tutti gli animali, compreso l'uomo, discendono da un antenato comune lo prova irrevocabilmente. Non esiste una differenza qualitativa fra uomo e scimpanzè, o fra uomo e topo.
D'altra parte tutti gli animali tentano di sopravvivere a spese di altri. La natura non è questo paradiso che molti di voi immaginano. È il luogo ove la sopravvivenza di ogni individuo dipende dalla morte di migliaia di altri. E la ricerca medica, non è che un mezzo per ottenere maggiore sopravvivenza degli individui di una specie a spesi di quelli di altre specie.
Ai favorevoli "tout court" alla sperimentazione animale dico di non farvi illusioni che l'uomo abbia diritto a questo perchè è uomo e non animale. L'avere un sistema nervoso più complesso di quello di un cane non è una differenza qualitativa, ma solo quantitativa.
Ed ai contrari "tout court" chiedo di farsi un esame di coscienza e domandarsi se rinuncerebbero ad un farmaco che salverebbe dal cancro la vita del proprio bambino. Rinuncereste davvero? Davvero davvero??? Se permettete, non ci credo neanche per un secondo. Dunque un pizzico di ipocrisia in meno non guasterebbe…
Dunque, a mio parere, un modo ragionevole per affrontare la questione è quello di chiedere l'abolizione della sperimentazione sugli animali per i beni voluttuari, cioè per cosmesi e similia, e chieder che, nella sperimentazione animale per la medicina, si adottino, in modo controllato, tutte le tecniche disponibili per ridurre le loro sofferenze.
Inoltre, a mio parere, la sperimentazione andrebbe esclusa da tutti gli animali che hanno un sistema nervoso così complesso da possedere una funzione che molti ritengono, a torto, solo umana: la coscienza del sè. Appartengono a questa categorie le grandi scimmie (scimpanzè, bonobo, gorilla, oranghi ed… uomo), gli elefanti, alcuni cetacei (i delfini ad esempio). L'uccisione di questi animali dovrebbe, a mio parere, essere perseguita penalmente in modo simile all'omicidio.