Ateo razionalista convinto! Un paio di simpatiche citazioni...
Se rubi ti arrestano; se affermi che esiste Dio è solo un’opinione. Ciò mi ha sempre meravigliato (Manlio Sgalambro, «Del pensare breve», 1991).
Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdità che le dottrine religiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezza intellettuale non deve stupirci oltremodo (Sigmund Freud, L’avvenire di un’illusione, 1927).
La nostra concezione di Dio deriva dall’antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi. Non ha rispetto di sé stesso chi si disprezza e si definisce miserabile peccatore […] Non bisogna rimpiangere il passato o soffocare la libera intelligenza con idee che uomini ignoranti ci hanno propinato per secoli. (Bertrand Russell, «Perché non sono cristiano», 1927).
La fede è un crampo, una paralisi, un’atrofia della mente in certe posizioni (Ezra Pound, «Selected Prose», 1921).
Dio è il dolore che nasce dalla paura della morte (Fëdor Dostoevskij, «I demoni», 1871).
I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera […] la nostra vittoria su Dio sarà l’acclamata rivendicazione della libertà di coscienza e del tempo della ragione sul pregiudizio (Giuseppe Garibaldi, 1867).
Dio è l’unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere (Charles Baudelaire, «Razzi», 1855-62).
Le religioni sono come le lucciole: per brillare hanno bisogno del buio (Arthur Schopenhauer, «Parerga e paralipomena», 1851).
…pretendere che uno spirito grande - uno Shakespeare, un Goethe - faccia entrare nella propria convinzione i dogmi di una qualche religione, è come pretendere che un gigante calzi la scarpa di un nano (Arthur Schopenhauer, «Supplementi al mondo come volontà e rappresentazione», 1844).
La credulità fu sempre una qualità inseparabile dal volgo (Giacomo Leopardi).