caro grigio
oggi e' stata una bella giornata ottobrina, l'aria era tersa, fresca e sottile, una brezza consistente ma non fastidiosa ramazzava le fronde appena ingiallite degli alberi, sai le foglie cominciano a cadere, ci prepariamo all'autunno insieme agli stormi che passano per migrare, cosi' per caso ne ho incontrato uno immenso, a migliaia disegnavano acrrobatici volteggi nel cielo azzurro, una nube fremente che si spezzava a volte in piu' parti, poi, dopo vertiginose picchiate tornava ad unirsi in un solo corpo sinuoso, sospeso nell'aria pieno di garruli richiami che risuonavano forti rimbalzando da una parte all'altra quanto un'eco ripetuto e costante, cosi perso dietro questo incanto naturale, ho pensato a te, ora racchiuso nel tuo mondo ovattato, ma come e quanto piu' di loro capace di incredibili sorprese, ecco noi tutti gradiremmo una tua invenzione, che ricongiungendoti al mondo dopo i tuoi volteggi, dicessi eccomi ragazzi, ho scherzato, ci siete cascati tutti come brodi, perche' sei un furbacchione matricolato caro enzu' e ci manchi ma questo lo sai