gli interventi del Governo sulla Scuola:
annullano, per pure ragioni di spesa, l’organizzazione a moduli (tre insegnanti su due classi) nella scuola elementare per tornare al vecchio sistema del maestro unico.
diminuiscono le ore di scuola, riducendo il tempo normale a 24 ore settimanali nelle scuole primaria ed a 29 nella scuola media.
superiori: diminuiscono le ore negli istituti tecnici e professionali (da 40 ore a 32 ore),mentre i licei da cinque anni di ordinamento si riducono a quattro pertanto non si cura la qualità della didattica ma si riduce solamente per il risparmio finanziario
tagliano circa 130.000 posti di lavoro in tre anni (87.000 docenti e 43.000 tra addetti amministrativi e collaboratori scolastici)
diminuiscono le risorse a disposizione per il sostegno agli studenti diversamente abili
rendono più difficile l’inserimento e l’integrazione degli studenti non italiani
sono interventi fortemente negativi perché:
1. L’esperienza quotidiana delle scuole dimostra che i moduli funzionano bene, consentono approfondimenti in diverse discipline e danno una buona preparazione ai ragazzi, come risulta dagli ottimi risultati ottenuti in tutte le verifiche internazionali dagli alunni delle nostre scuole elementari
2. La riduzione del tempo scuola annullerà il tempo pieno e i rientri pomeridiani, toglierà tempo all’ istruzione dei ragazzi e creerà una situazione impossibile per le famiglie soprattutto per donne lavoratrici
3. Il taglio del personale obbligherà a formare classi più numerose e metterà a rischio il modello di civiltà scolastica rappresentato dall’integrazione degli alunni diversamente abili e degli stranieri
Invitiamo tutti i lavoratori a reagire contro l’attacco del Governo al diritto di avere un’istruzione di qualità per tutti.
la scuola pubblica è un bene comune da difendere
e migliorare per il futuro della nostra società