La legge è uguale per tutti... ma è più uguale per chi ha conoscenze poltiche.
L'unico sollievo è che questa volta non è il nostro paese a dimostrare spregio per la giustizia.![]()
La legge è uguale per tutti... ma è più uguale per chi ha conoscenze poltiche.
L'unico sollievo è che questa volta non è il nostro paese a dimostrare spregio per la giustizia.![]()
Beh mica tanto, è in semilibertà dal '98, ai domiciliari dal 2002 mi sembra, e ora la vogliono liberare!!!
Ricapitoliamo i reati:
condannata per strage alla stazione di Bologna, 85 morti ( si è sempre dichiarata innocente)
10 omicidi o concorsi in omicidio invece ammessi da lei stessa.
banda armata.
sovversione.
oltre a varie rapine.
e se la cava con 16 anni !!!!!
Non ho parole.
Prova a leggere questo link che segue, molto illuminante su chi si e' dissociato in carcere e chi invece ha preferito la via del pentitismo o dell' esilio in Francia....
Il Due - Net Magazine di San Vittore
ragazzi, non so.. io sono sempre stato educato a pensare che il carcere sia una misura correttiva, non punitiva.. una società civile ha l'obbligo di occuparsi anche delle mele marce, per quanti casini facciano e male procurino.. la vendetta contro chi? contro cosa? un'organizzazione sovversiva ormai scomparsa? chi ha ucciso perchè era fermamente convinto di migliorare le cose?? ragazzi.. sono confuso.. a me sembra di stare a parlare sempre e comunque di aria fritta.. nel rispeetto delle vittime e di tutti.. sia inteso..
La vendetta è l'azione di un singolo (o più) che, nella convinzione di aver subito un torto, individualmente passa alla rappresaglia.
Il giudizio basato sulle leggi di un tribunale, all'interno di una società democratica, è un atto di giustizia.
Non si possono confondere o equiparare.
Quanto alle convinzioni, passano in secondo piano, quando si toglie la vita al prossimo... anche i nazisti erano convinti di migliorare il mondo, anche i discepoli di Stalin, gli uomini di Pol Pot... la storia è colma di sangue, dolore e morte seminati da persone che credevano di migliorare le cose, ma questo non li giustifica, mai.
Giustizia...trasgredire le regole, uccidere persone, pentirsi dopo per avere sconti di pena, uccidere poi solo per motivi politici e non per ira o chissachè..io vedo giusto che per questa gente sia obbligata a passare venti e passa anni in carcere...uccidere per motivi politici, solo noi umani ne siamo capaci..assurdo chiamare poi sta gente "persone",perchè?
Io la penso in modo diametralmente opposto. Secondo me il carcere dovrebbe essere duro quanto basta ad aver paura di ritornarci. Così chi lo prova una volta starebbe molto più attento a non rientrarci. Nel nostro Paese invece oltre ad esserci un sacco di soluzioni per "addolcire" la permanenza in carcere si ha la possibilità di studiare ed altre "menate" del genere. A 'sto punto diamogli anche qualche zoccola a gratis un paio di volte a settimana! (se gia non è così)