Per mancanza di completezza informativa mi limito a giudicare l'assetto superficiale del tessuto economico italiano.
Il pil è generato dai consumi, dagli investimenti e dalla bilancia commerciale dell'import-export.
In italia, sia dal punto di vista industriale (produzione) e aziendale (distibuzione) che dal punto di vista familiare, i consumi sono in recessione, ed è gravissimo.
gli investimenti invece soffrono della crisi solo da poco tempo, la forza dell'euro ha mantenuto alti i livelli delle rendite ma ultimamente molti tassi, ed in particolare quelli variabili dei mutui, hanno subito pindarici cambiamenti.
La gente di conseguenza ha paura, è disorientata.
Le nuove economie internazionali (cito l'india, la cina la consciamo già tutti) stanno sballando i conti della bilancia commerciale di molti paesi industrializzati; i loro costi irrisori - di lavoro e materie prime - fanno si che i piccoli inermi guardino crescere il loro mercato.
Non ascoltando i media, la situazione è questa da tempo. La crisi delle banche è figlia di questo scenario, a mio avviso, nel giro di pochi anni, ci porterà ad una stagnazione economica, quasi stile 1929...queste ultime sono parole di chi in banca ci ha lavorato 40 anni (mio padre) ricoprendo un ruolo dirigenziale...mica pizza e fichi...
...la crisi delle banche a mio avviso è addirittura SOTTOVALUTATA dai media!