
Originariamente Scritto da
Warsteiner
Piena ragione, infatti non c'è cosa più schifosa di vedere gli studenti delle scuole superiori che protestano per nulla, tanto per dare aria ai piedi e non far niente a scuola. Mi guardo in giro e chiedo ai ragazzi dei licei, alla mia cuginetta, a qualche mio amico, cosa ne pensano di tutto quanto, e non sanno che cacchio dirmi, se non "ah beh, il grembiule è un casino".
In tv (per quanto possa essere affidabile il messaggio telegiornalistico) i ragazzi intervistati fanno veramente ridere, oltre a non saper mettere due parole in fila - e questo magari sarebbe un bel pretesto per protestare contro un decadimento dell'istruzione

- il loro livello di informazione in merito alla riforma Germini è veramente nullo.
Non sanno proprio niente a riguardo, ed è ridicolo che si permetta loro di perdere settimane di lezioni inutilmente: non ha senso.
Stessa cosa organizzare cortei con bambini delle elementari e delle medie, facendo loro inscenare stupidi teatrini contro il governo, facendogli imparare canzoncine contro Berlusconi e via discorrendo.
Ma stiamo scherzando? Sono bambini, lasciamoli in pace; a protestare ci penseranno i genitori, gli insegnanti (come sta avvenendo, del resto), i bambini devono solo giocare e andare a scuola, non vanno gettati in piazza come strumento di contrattazione e dissuasione.
Con tutto questo turbinio (per lo più, come ho appena spiegato, secondo me fin troppo caricato ed inutile) contro la riforma Germini, passa in secondo piano il vero problema che attualmente riguarda l'istruzione italiana: quello riguardante le Università italiane.
La gente non capisce questa cosa perché tende ad accorpare tutte le proteste ed i problemi in un solo calderone, ma... volete protestare - e c'è da protestare, diamine, e farsi sentire - per qualcosa di veramente serio?
La legge 133 prevede di tagliare entro 5 anni 450 milioni circa di euro alle Università italiane, altri 200 milioni circa per quanto riguarda la ricerca.
Questo significa in pratica distruggere - e far chiudere i battenti - un gran numero di atenei italiani.
Significa elevare le tasse universitarie a livelli impensabili per la gente comune.
Significa prenderci per il culo, quando nella stessa legge si da la possibilità alle Università di venir privatizzate: questo si vuole, privatizzare l'istruzione universitaria. Far diventare gli atenei italiani come delle novelle Bocconi, dove si va avanti con soldi e soldoni, pompini, e gli esami sono ridicoli.
Questo è grave, veramente grave. Ma nessuno lo sa, perché sembra che si protesti solo contro grembiulini e maestro unico.