
Originariamente Scritto da
cowboy
Scusa Efus, ma tu partendo da dei presupposti, che seppur leciti, il discorso lo sviluppi poi in modo tale che qualche falla viene rilevata, se non altro quando, come credo bisogna poi fare, si fanno i conti con la realtà.
Non v’è dubbio che il problema sia quello dell’integrazione, ma è anche vero, come detto da altri, che non si può attribuire la colpa della mancata integrazione solo allo stato…
Sono stato in Romania, girandola da nord a sud, non molti anni fa, e li ti rendi conto di quella che è la cultura del popolo nomade, che con tutta la buona volontà, difficilmente si può pensare ad un’integrazione unilaterale in un paese come il nostro.
Credo, che per quanto lo stato sia carente a livello strutturale, le opportunità ai soggetti stranieri vengano date abbondantemente, sia a livello centrale che a livello locale…poi di più si può sempre fare, ma se ti aggiri in qualche ufficio comunale dei servizi sociali, vedrai che ci sono molte opportunità per gli stranieri di poter cominciare a relazionarsi con la società dove in un futuro dovrebbero essere inseriti, come per esempio corsi gratuiti di lingua italiana, agevolazioni economiche per i servizi, quali bus scolastici, e potrei continuare ancora.
Faccio consulenza tributaria in circa 13 enti locali, e pur non seguendo in prima persona tali uffici, credo di poter parlare con cognizione di causa!
Va da se, però, che molto raramente tali persone risultano propense a sfruttare certe opportunità che le gli enti mettono a loro disposizione, e, purtroppo, dire che sia colpa solo e solamente dello stato, o più in generale delle istituzioni, mi pare francamente eccessivo..non è che possono imporre con la forza un corso di lingua italiana…
Sul concetto della pena rieducativa, si è vero, la costituzione ha questo come principio ispiratore, ma è anche vero che qui si aprirebbe una discussione, che nemmeno la dottrina ha sviscerato in modo completo, in quanto c’è ancora chi, tra i giuristi, ritiene che la pena deve, oltre a rieducare, anche fare espiare al reo una punizione per il male commesso; punizione che non deve essere eccessiva, non deve contrastare con quelli che sono i diritti inviolabili, ecc…ma ripeto, non addentriamoci qui in discussioni sul dr penale o penitenziario
Un piccolo appunto, magari non era da te voluto, però ti sei proposto in alcuni interventi, come il portatore della verità universale, quando dici “….io ho già detto tutto quello che era necessario e giusto per provare a rendervi persone migliori e non degli egoisti che guardano solo al loro pezzetto di terra….”e più volte hai detto che studi giurisprudenza…bene, ma c’è chi ha anche già finito, eh….
