
Originariamente Scritto da
TheKing
Premetto che non ho ancora affrontato virologia, quindi è possibile che sti dicendo una castroneria, ma dai ricordi che ho di Microbiologia (dove abbiamo studiato anche dei ceppi virali) il problema principale nella lotta all'HIV non risiede tanto nella sua mutevolezza ma alla difficoltà di prevenire l'infezione: alla fine vi sono due ceppi principali di HIV che presentano una differente diffusione a livello mondiale.
Il problema consiste nel fatto che l'HIV agisce penetrando all'interno dei globuli bianchi attraverso due recettori: CXCR4 (per i linfociti T) e CCR5 (per i macrofagi), che sono contemporaneamente dei recettori necessari per l'ingreso di particolari molecole e per il riconoscimento dell'antigene (la porzione estranea che scatena la risposta immunitaria). Dal momento che sono fondamentali per l'azione della risposta immune, sarebbe impossibile pensare ad una cura che porti alla delezione di queste due proteine.
Al contempo permettono, però, l'ingresso del virus con le conseguenze che tutti noi conosciamo.
La straordinarietà di questo trapianto sta nella quasi unica fortuna che ha avuto il soggetto di ricevere il trapianto da un donatore molto particolare: un individuo dotato naturalmente di una mutazione del gene che codifica per il recettore CCR5 e che pertanto da vita ad una forma alternativa (ma ugualmente funzionale) del polipeptide. In questo modo il virus anche se in grado di penetrare nell'organismo, non sarà in grado di netraulizzare i globuli bianchi!
Doppia fortuna dal momento che il midollo del donatore presenta delle caratteristiche dell'MHC di classe II altamente compatibili con quelle del ricevente!
Il problema sta nel fatto che la percentuale di soggetti dotati di questa mutazione altamente favorevole (nel caso di infezione) è davvero esigua: si parla di circa l'1% della popolazione Europea e con una percentuale così bassa è facilmente ipotizzabile le persone in grado di accettare un trapianto di midollo di questo tipo saranno pochissime (per un trapianto di midollo ci vuole una compatibilità di ALMENO 6/8, ma vi è comunque il rischio di rigetto con un valore così basso).
L'eventuale possibilità di mutazione dell'HIV, penso, si potrebbe avere nel caso di un'infezione in un soggetto resistente per mutazione dei recettori, ma non so se è già stato dimostrato che il virus sia in grado di mutare così velocemente da superare le difese di un tale individuo...
PS: Scusate per la lunghezza del post!
