Dalla Gazzetta di Mantova
Ecco Motorcity
L'Autodromo del Veneto è da Formula 1 e non si esclude che tra qualche anno possa ospitare un gran premio. Il progetto, sebbene criticato dagli ambientalisti, procede. Ecco in anteprima il video del mega progetto e come sarà l'autodromo.
di Francesco Romani
VIGASIO. E' uno dei più grandi progetti publico-privati italiani. Soprattutto è fra i primi del genere in Europa in grado di unire, come fosse una città, le diverse funzioni del vivere, lo studio, il divertimento, il lavoro orientati al mondo dei motori. E' il Motorcity, il maxi progetto che sta nascendo a due passi dal Mantovano. Tre chilometri in linea d'aria da Castelbelforte, 5 da Roverbella, la Città dei motori unirà ad un autodromo da Formula 1 un immenso centro commerciale, 6 volte più ampio della Grande Mela shopping o della Città della moda di Bagnolo, una parco divertimenti doppio di Gardaland, ma anche show room delle case automobilistiche, un campus tecnologico universitario. Il tutto su un'area di oltre 4 milioni e mezzo di metri quadri incuneati fra i Comuni di Vigasio e Trevenzuolo, nella bassa pianura veneta.
Il primo colpo di ruspa dovrebbe essere fra meno di un anno. Dal febbraio scorso il progetto è a Venezia, sottoposto alla valutazione d'impatto ambientale. Se non ci saranno intoppi, in autunno il piano sarà pronto per essere licenziato in modo definitivo. Qualche mese di attesa e poi i terreni, già acquistati al costo di 90mila euro all'ettaro, vedranno ruspe e cingolati all'opera. La società promotrice comprende la Regione Veneto, la Provincia di Verona e i Comuni coinvolti, con la società bresciana Draco (la proprietaria della Città della Moda) e la Coopsette.
«Non bisogna pensare che si voglia fare una colata di cemento - spiega Martino Dall'Oca, vicepresidente d'Autodromo del Veneto spa -. Al contrario, su 4 milioni e mezzo di metri quadri, quelli edificati sono circa 1 milione, solo il 23%. Il resto è terreno, prato, ma anche bosco che piantumeremo ponendo a dimora 50mila piante in un'area che oggi ne conta a malapena 500».
La zona è oggi una vasta area coltivata a mais e cereali. Entro tre anni dal via ai lavori qui sorgeranno un autodromo che avrà una lunghezza di 6 chilometri e 200 metri, con una pista larga dai 14 ai 16 e con pendenza massima del 5%. Adatto per gare dalle minimoto alla MotoGp e dai kart alla Formula 1. Le grandi tribune create con 2 milioni di metri cubi di terra creeranno una barriera ecologica che smorzerà i rumori. Al punto che l'incremento medio sarà, secondo lo studio fornito dalla società, di 5 decibel di giorno e 3 di notte. Le tribune in terra saranno una soluzione ambientalmente compatibile completata all'interno dalle sedute in legno che potranno ospitare sino a 130mila spettatori. Per questi saranno a disposizione parcheggi per 44mila auto e camper.
«Anche la maggior parte dei parcheggi sarà in terra - spiega Dall'Oca - perché abbiamo voluto proporre una cosa nuova nel panorama italiano unendo le funzioni ludiche, direzionali, commerciali e produttive. Ma con attenzione estrema all'ambiente».
A Motorcity si prevede giungano le comitive dall'estero, sfruttando il vicino aeroporto di Villafranca. Una giornata di shopping e motorismo per un turismo che, dati alla mano sta crescendo. Per questo il progetto prevede, riutilizzando la vecchia linea ferroviaria Dossobuono-Isola della Scala una metropolitana leggera per l'aeroporto e Verona e due alberghi (un 4 e un 5 stelle) con 1.100 stanze. Il resto giungerà via autostrada.
La Città dei motori a 25 chilometri dal lago di Garda, avrà un'uscita dedicata sull'A22 e una superstrada per Nogarole Rocca in modo da non coinvolgere la viabilità esistente. La previsione di traffico è di 26mila veicoli leggeri e 1.500 pesanti nel giorno medio. Pochi, secondo la società proponente, per intasare il traffico nel Mantovano sia a Castelbelforte che a Mantova. Più dei tre quarti dell'intervento saranno destinazioni pubbliche (parcheggi, ciclabili, lo stesso autodromo e le aree verdi).
«Abbiamo imparato anche dagli insuccessi degli altri - spiega ancora Dall'Oca - trovando alla fine la formula giusta: una città dedicata al motorismo e inserita nel verde». Il costo di questa operazione raggiungerà il miliardo e mezzo d'euro e garantirà, a regime, lavoro a 15mila persone. Solo l'area commerciale è, infatti, di 180mila metri quadri, un numero da capogiro, mentre si prevede la creazione di un polo tecnologico scientifico che ospiterà accanto ad una facoltà universitaria e a scuole d'alta specializzazione, un parco d'aziende rivolte all'innovazione e alla tecnologia motoristica. Una sorta di Silicon valley ingegneristica per la quale sono previsti residence e un campus.