
Originariamente Scritto da
Loooop
Guarda che questo lo so benissimo, ed infatti proprio questo è il punto dove voglio (o dove si vuole) arrivare.
Tu pensi che le idee religiose debbano godere di uno status diverso da tutti gli altri tipi di idee, status per il quale, a differenza di tutte le altre, non deve essere possibile giudicarle e/o criticarle.
Io ritengo che questo dipende dal fatto che i credenti sono sotto sotto consapevoli del fatto che le loro "credenze" sono indifendibili, ragion per cui ritengono necessaria una "protezione" speciale. Altrimenti l'atteggiamento non si spiega. Ma questa è una mia opinione personale che lascia il tempo che trova.
Ora, questa "pretesa" sarebbe pure accettabile se i credenti si limitassero a ritenere le loro credenze un fatto personale, e non qualcosa di universale valevole per tutti ("cattolica", ad esempio, significa proprio "universale"). Invece non è affatto così, e dunque i credenti non solo pensano sia giusto usare le loro idee religiose per fissare limiti o stabilire regole relative alla vita ed alle libertà di tutti (e tutti comprende anche i non credenti o i diversamente credenti) ma pretendendo pure che le idee dalle quali queste imposizioni derivano non si debbano poter criticare!
E questo non lascia affatto il tempo che trova! Mi riesce anzi difficile immaginare qualcosa di meno democratico.
Inoltre, l'immediata conseguenza di questa linea di pensiero è che quando qualcuno critica le idee religiose, si deve reagire. Da qui il passo è breve a ritenere comprensibile, ad esempio, che gli islamici facciano saltare in aria le ambasciata danesi nei loro paesi se un giornale danese pubblica una vignetta che raffigura Maometto, o che gli autori delle vignette, a causa di questa idea, debbano vivere sotto scorta, o che debba vivere sotto scorta S. Rushdie, in quanto rei di avere una diversa opinione nei riguardi dei loro amici immaginari.
In altre parole, pretendendo l'incriticabilità delle proprie idee religiose, i credenti moderati finiscono per creare un "ambiente" nel quale il fanatismo può prosperare.
Ovviamente tutto questo, per te, è giusto.
A me invece fa vomitare, e, che ti piaccia o meno, farò sempre tutto il possibile per denunciare la cosa.
Il calcio non mi interessa. Resta la figa… ma sai, di solito quelli che parlano di figa son proprio quelli che non la praticano…



Premesso che quello è uno spot e non un trattato di filosofia, io trovo assolutamente incredibile la capacita che hanno i credenti di (s)ragionare a senso unico.
Mi va benissimo, anzi convolo rapidamente a nozze con l'idea che la pubblicità debba essere assolutamente veritiera e non si possa mai affermare nulla di non assolutamento certo.
Te vieni a fare un discorso simile agli atei, che sono assoluta maggioranza nel mondo della scienza, e che di criteri di verificabilità "vivono"! Prendi l'elenco dei premi nobel assegnati dal 1900 fino ad oggi (i premiati saranno quasi un migliaio), e conta quanti fra loro credono in una religione rivelata. La dita delle tue mani sono sufficienti… (e già che ci sei, magari domandati anche com'è che proprio coloro che meglio comprendono la natura ritengono non necessario introdurre l'ipotesi "Dio" per spiegarla).
Mi rotolo dalle risate a sentire un credente sostenere un simile argomento…
Ammesso e non concesso che non sia veritiero dire che le divinità non esistono, per ragioni molto più forti di questa si può senz'altro dire che non è veritiero neanche dire che esistano Dio, Allah, Manitù, Odino, Brahma, etc… etc… Questo implica che tutti gli spot, tutti i simboli, etc… pubblicamente esposti che in qualche modo implicano l'esistenza di una qualche divinità devono essere immediatamente rimossi, in quanto non veritieri!
E questa cosa forse ti può far capire perchè lo spot è stato concepito in quel modo, cosa che è stata riconosciuta anche negli altri peasi, come una rapida visita al sito di Richard Dawkins ti potrà confermare: a loro è piaciuto di più il nostro.
Mi pare che l'unica cosa che i credenti vogliono (non tutti, qualcuno sano di mente in circolazione c'è), è il diritto di usare due pesi e due misure nel senso che loro preferiscono.
Guarda che basta dirlo apertamente…
Ovviamente sono sempre disposto ad entrare nel merito: visto che si parla di affermazioni "veritiere", possiamo tranquillamente confrontare gli argomenti disponibili a sostegno dell'esistenza di una divinità a tua scelta con quelli disponibili a sostegno dell'esistenza del drago invisibile che ho in garage.