la religione è sempre esistita e sempre esisterà, non esageriamo.
Al mondo ci sono fior fior di teologi, atenei, manuali, dottrine...non è pensabile.
Non è la religione che crea danni ma l'estremismo,basterebbe essere più tolleranti,non solo nel caso della religione,e tutto andrebbe bene.Il problema non è la religione ma la mente "malata" delle persone.
Ogni dogmatismo prevede l'abbassamento della ricerca della spiritualità. Si entra in una fase dove il senso di colpa frena la propria ricerca e la religione é di per se pragmatica, anche le più aperte. Penso che l'uomo dovrebbe preoccuparsi maggiormente della propria spiritualità che non della propria appartenenza a questo o a quell'altro credo.
Le verre est un liquide lent
secondo me avete ragione tutti.
Una cosetta vorrei dirla, però.
Qui si sono proprio cannati il messaggio. L'originale (che sta facendo il giro dei bus del mondo già da qualche anno, in diverse lingue) è più o meno su questo tono
"Probabilmente Dio non esiste: non ti crucciare goditi la vita" tutt'altra cosa rispetto al supposto slogan italiano "La cattiva notizia è che Dio non esiste; quella buona che non ne hai bisogno". Anche senza essere fini lingusti si capisce subito che le intenzioni sono diverse ma su queste avete già detto tutto. Come saprete la concessionaria per la pubblicità sui bus di Genova ha poi rifiutato il messaggio con un compèlicatissimo panegirico su 3 o 4 articoli del codice di autoregolamentazione della pubblicità in Italia. Plaudo. Non tanto per lo scuorno degli atei (ma un pò si: ma che caspita di ateo sei se poi fai "religione" e tenti proseliti per il tuo "gruppo" di senza dio? bah...) ma perchè è stata battuta l'arroganza: personalmente sono stufo di pubblicità aggressive che pretendono di dirmi cosa devo fare e come per sentirmi come loro. Per di più si sono cannati la prima regola (art. 1 codice di autoreg. pubblicità: la pubblicità dev'essere veritiera e corretta): non avevano proprio speranza di pubblicazione. Secondo me torneranno alla carica e, se tradurranno tramite interprete anzichè con il filtro della rabbia mi farà piacere vedere sui bus della mia città un invito ala riflessione sulla trascendeza. Tiè