...il problema è sorto quando ho chiuso con quel ragazzo, la mia v....a si era abituata ad una dimensione ed il ragazzo che mi è capitato dopo non ha fatto una bella figura (GS)
Non è possibile essere Nemo 365 giorni l'anno (Ingrid)
No more VDE: The Spy in the house of love. (prima parte - sottotitolo in italiano "L'infermiera e la ginnastica di qualità")
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Profumo… un lieve profumo di vaniglia, leggero e gradevole… è la prima cosa che sente mentre, ancora con gli occhi chiusi, cerca di ricordare cosa gli sia successo dall’ultima volta.
Non sente ancora bene le membra, intorpidite sembrano volersi riposare ancora un po come avessero fatto uno sforzo ciclopico. Ma percepisce di essere comodo, sente l’odore delle lenzuola pulite e un materasso ed un cuscino morbido lo avvolgono piacevolmente.
Lentamente riapre gli occhi in cerca di qualche indizio sul dove si trovi e cosa gli sia successo, piano piano mette a fuoco l’immagine e finalmente la riconosce.
Nicole è seduta su un lato del letto, i suoi capelli neri e lisci, gli occhi neri anch’essi, contrastano incredibilmente con il candore della pelle, rendendola quasi irreale in questo strano abbinamento di chiaro-scuri.
Gli sorride amorevolmente, mentre carezzandogli il viso con delicatezza gli dice: “ooo finalmente ci siamo ripresi mon tresor…”. Santiago inizia finalmente a collegare e riconosce la casa di Kabuki e la stanza di Nicole, ricorda dell’ultimo VDE, di come è andata a finire e non senza sforzo riesce ad abbozzare un: “da quanto cazzo sono svenuto?”
Come voler rispondere alla sua domanda la porta infondo alla stanza si apre e sorridente come sempre Kabu si sporge sull’uscio e intona goliardico: “vè merdaccia… bella botta l’ultimo VDE eh? GhghaghhHAGHAGHGHAHAGHh… ti prego dimmi che almeno ti sei visto anche i festeggiamenti del dopo…”
Santiago abbozza un sorriso che finisce in una specie di smorfia ed accenna un “no” con la testa.
Kabu: “gahgahghagahga lo sapevo… sei sempre il solito San… manco l’avessi ammazzato tu quel poraccio…, devo metterti il “controllo famiglia” come si fa ai bambini? Gahaghagghahaghag”
Santiago ride un po provando qualche fitta sul costato, deve aver battuto quand’è svenuto nel suo monolocale… e mormora un ‘vaffanculo kabu’ al quale Kabuki risponde prontamente: “ci stavo giusto andando… fortuna comunque sono riuscito a convincerti che avere un doppione della carta di casa tua fosse na cosa intelligente sennò a 'stora venivo a trovarti direttamente in crematorio… , dai mi fanculizzo allora che tengo cose da fare che voi umani non potreste nemmeno immaginare… vi raccomando fate i bravi…”
A quel “fate i bravi” Santiago e Nicole sorridono complici… d’evesser balenato nelle loro menti qualche ricordo comune…
Nicole: “kabu deve volerti un bene dell’anima… ti ha chiamato sul VDE in automatico per non so quanto…, e comunque mezzora dopo era già sulla strada di casa tua…, non l’ho mai visto fare così con nessun’altro… si può sapere cosa gli hai fatto?”
Santiago: “ 'zzo ne so … tuo fratello sarà frocio…” – ridono –
Nicole: “invece tu sei un gran bastardo… mi spieghi perché cazzo non ti sei fatto più sentire?... dai dimmelo… avrai mica trovato qualcosa che ti infoia più del VDE?”
Santiago: “Nicole mi spiace… è stato un periodo un po’ così…”
Nicole: “ahahha cazzo Santiago… potrei rispondere io al posto tuo… cambia scusa almeno…” – ridono –
Si guardano ancora un po negli occhi, scende il silenzio, stanno pensando entrambi a quando l’hanno fatto nei bagni del Wipe-Out, marci di assenzio e bollenti come la lava.
Nicole potrebbe dire di riuscire a sentire ancora le mani di Santiago che, sotto le sue natiche, la alzano, forti e sicure, poggiandola contro il muro e baciandola come se da quel bacio dipendesse il poter respirare stesso.
A questo punto Nicole si alza dal letto, riempie con un altro po d’olio il dissipatore aromatico, e con una voce dolce e liscia come il velluto comanda in domotica: “playlist 4, volume 2, luce 2, aummmm blu, massì facciamo blu va…”.
Si riavvicina a Santiago, sedendosi sul letto… e mentre la su mano scivola delicatamente sulle coperte, come a voler disegnare i contorni del di lui corpo gli domanda: “allora San… vecchio tossico videodromico… me lo dici cosa ti ha ‘rapito’ questa volta?”
Santiago sente che il suo corpo, stranamente e repentinamente, riprende conoscenza… e quando la mano di lei indugia un po di più sulle sue parti intime… senza però soffermarcisi troppo, le sorride e le dice: “e se ti dicessi che l’ultima volta l’ho fatto con te al Wipe-Out?”… e lei… “direi che sei un inguaribile bugiardo tresor…, ma non chiedermi il perché… non so resistere alle tue bugie…” - ridono -
La sua mano a questo punto si fa più audace, il silenzio, gli sguardi, i profumi, e le emozioni hanno sostituito le parole di entrambi, mentre passando da un lato del letto Nicole alza leggermente il lenzuolo per poter carezzare Santiago più da vicino…
Santiago: “te l’ho mai detto che come infermiera non ti sostituirei per nessun motivo al mondo?”…
Nicole gli risponde con un sommesso: “shhhhh….” E avvicinandosi al suo viso lo bacia leggermente ad un angolo della bocca… poi sugli occhi, poi sul naso, sul mento, con baci leggeri ma pieni, baci che solo le labbra di Nicole sanno dare…
L’eccitazione di entrambi è salita a livelli critici, ma vogliono comunque gustare il momento non mettendosi fretta e va aggiunto che le condizioni di Santiago nemmeno permetterebbero particolari acrobazie.
Nicole si avvicina a questo punto all’orecchio di Santiago, lo bacia delicatamente e ne disegna i contorni con la lingua… respira il profumo che il suo corpo emana da quella distanza… trattenendolo per un po come a volerlo meglio gustare e poterlo meglio ricordare in futuro… nel frattempo la sua mano l’ha definitivamente scoperto della sua biancheria intima e lo carezza delicatamente quasi fosse un filo che viene fatto dondolare dolcemente sulla pelle ed è in grado di regalarti vibrazioni esponenzialmente amplificate rispetto a quella che è la leggerezza del filo stesso.
Il caldo è terrificante ma piacevole, il lenzuolo si accascia al suolo e la bocca di Nicole non ancora sazia di baci si sposta a questo punto sul collo, assaporandolo anch’esso, poi sul suo petto, la sua lingua si ripresenta quando decide di soffermasi un po sui capezzoli… sa che Santiago lo adora… riuscirebbe a ricordare qualunque sfaccettatura dei suoi gusti, è inevitabile quando si creano certe affinità…
Santiago nel frattempo è diventato un tremore, ha gli occhi chiusi, lui un ‘visivo’ per genetica, vocazione e non ultimo per tossicità, riesce a chiudere gli occhi solo quando sta facendo del sesso di un certo livello, quasi riuscisse a percepire meglio le sensazioni che il suo corpo riesce a dargli…
La musica li cattura e i profumi alla vaniglia li assorbono completamente, Nicole ha ormai raggiunto la sua meta, ma i suoi baci continuano ad essere dolci e leggeri, benché pieni delle sue stesse labbra… e qualche tremore si affaccia visibile sul miglior amico di Santiago che pare voler spingere in direzione della sua bocca.
Santiago ricorda bene quanto brava sia Nicole a baciarlo, anzi a baciare punto e basta… indugia fino a quando non ti vede sul punto di esplodere, di rompere gli indugi mettendole una mano sulla testa e suggerirle l’affondo, di imprecarla di farlo, ma prima che tu riesca a fare qualunque cosa, quasi ti leggesse nel pensiero, ti anticipa e segue i tuoi desideri… la sua lingua, morbida e umida disegna prima il perimetro delle tue zone scure… sposta con i denti quel che resta della tua biancheria… a quel punto la sua bocca si schiude come un fiore, soffermandosi sull’estremità dei tuoi sogni, e la circonda… amorevole. La sua lingua lentamente ma inarrestabilmente vuole poterti toccare in tutte le tue pieghe, e quando ormai il tuo cervello ti cola da orecchie e naso, quando ti sembra impossibile fare e provare di meglio, a quel punto affonda, fino a quando puoi sentire il suo naso sfiorarti la pancetta, e tu riesci appena a sussurrare un ‘oddiomio’... allora lei cambia ritmo e ricomincia daccapo…
To be continue….
Ultima modifica di XantiaX; 24/02/2009 alle 13:50
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58 - Tirar come folli dopo ore di tornanti sol perchè è sorto il sole. NON HA PREZZO
TCP Rider Senior
quasi non ci credo che scrivevo sta roba qua...
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58 - Tirar come folli dopo ore di tornanti sol perchè è sorto il sole. NON HA PREZZO
......e pensare che ai tempi in cui qua ci scrivevo mi rompevate il caxxo per via del fatto che scrivevo troppo
'tacci.....![]()
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