è una vicenda quella dell'Englaro che ha fatto uscir fuori molta ipocrisia (come succede sempre quando è lo stato ad intromettersi nelle scelte etiche individuali) stiamo parlando della vita di altre persone e credo che non si possa reprimere la libertà e l'autodeterminazione di ciò che io intendo volere che si faccia o non si faccia della mia vita...non si sta parlando di eutanasia ma di testamento biologico ,la dichiarazione dei trattamenti sanitari che vorremmo o non vorremmo ci fossero applicati nel giorno in cui, da malati, non fossimo più in grado di decidere, sempre che non si preferisca, come oggi, che la sofferenza nostra o dei nostri cari sia risolta clandestinamente oppure discussa pubblicamente a Porta a Porta.