come principio non sarei contrario...
ma credo che come ha già detto qualcuno qui...il treno lo abbiamo perso
porci rimedio oggi,è come chiudere il pollaio dopo che le galline son scappate...visto che nel frattempo non sì è sviluppata una politica energetica altrernativa al nucleare.
lo sciagurato referendum che ha imposto la rinuncia al nucleare (che aveva cominciato a muovere i primi passi in Italia) ci ha costretto ad essere sempre più dipendenti dai combustibili fossili...come se rinunciando al nucleare,si fossero comunque risolti i problemi di sicurezza e di approvvigionamento di energia.
se l'Italia non avesse di fatto rinunciato a suo tempo,probabilmente oggi si comincerebbero a vedere i benefici dello sfruttamento nucleare ( e anche gli ovvi aspetti negativi),ma anche l'occupazione e l'esperienza nel settore sarebbe di gran lunga superiore all'oggi.
mettersi oggi di nuovo in corsa,toglierebbe risorse da destinarsi allo sviluppo di energie alternative e (visti i tempi d'attuazione,tipici italiani) c'è il rischio di ritrovarsi senza la fonte...vista la scarsità e il costo elevato per estrarre l'uranio.
secondo me è meglio continuare a pagare chi già ce la vende,magari collaborando ai loro programmi nucleari...ma anche avviare una seria campagna statale di utilizzo delle energie naturali (solare ed eolica) che non costringa il privato ad un salasso per installare le apparecchiature necessarie. anche perchè in questo campo,siamo ancora agli inizi...può essere che nel giro di pochi anni la tecnologia esistente venga di fatto superata da prodotti migliori e quindi ci si ritrovi con un mucchio di ferraglia meno efficiente e meno conveniente.