La stanza da bagno satura di vapore, lei si fa accarezzare dal getto potente di acqua calda e sorride ad occhi chiusi pensando a cosa potrà accadere di lì a poco..

Il rumore del getto dell’acqua fa da sottofondo alla dolcissima musica che come un aroma fragrante è diffuso dalle casse in ogni angolo della casa..

E’ emozionata ma serena, lo conosce appena eppure è come se lo conoscesse da sempre..esce dalla doccia, un turbante in testa per tamponare i lunghi capelli, si fascia il corpo con un grande asciugamano azzurro e raggiunge a piedi nudi la sua stanza preferita quella “delle arti” come dice lei..un pianoforte, una scrivania con un portatile aperto, libri dappertutto, in un angolo cavalletto, tele e colori di tutti i tipi, una parete tutta a specchio e la sbarra per studiare danza. La stanza si affaccia a strapiombo sul mare e grazie all’enorme vetrata a specchio è sempre inondata dalla luce e gode di una vista spettacolare…sta volgendo all’imbrunire e il tramonto che si vede da quella posizione è bello da togliere il fiato e rimettere chiunque in pace con l’universo..
Genova inizia piano piano a luccicare come un albero di Natale..lei appoggiata alla vetrata passa con lo sguardo la costa e smarrisce i sensi nell'occhio di un tramonto infuocato, quello di questa sera, che porta dentro la promessa di momenti da ricordare per sempre..e mentre dondola lentamente torna indietro con il pensiero a quella gita in barca tanto magica quanto inaspettata..
Inaspettata quasi come l’incontro di questa sera perché dopo quella meravigliosa prima volta non avrebbero dovuto vedersi mai più..
Il ricordo di alcuni momenti di quella gita le fanno sentire una scossa leggera percorrerle il ventre e scaldarla…all’improvviso ha bisogno di muoversi si scioglie il turbante e i capelli le cadono ancora bagnati davanti al viso e lungo le spalle poi è la volta dell’asciugamano che la avvolge e inizia a ballare…
il ritmo è lento e sinuoso così come lento e sinuoso era il ritmo scandito dalle onde che circondavano la barca quella sera e al quale anche loro si erano abbandonati mentre facevano l’amore..

Ormai manca poco, lui sarà presto lì insieme a lei…
sempre ballando raggiunge la stanza da letto si infila un vestitino di seta colorata e un paio di scarpe con il tacco a spillo, si guarda allo specchio, i capelli ancora umidi, fa una boccaccia tirando fuori la lingua più che può, si manda un bacio e torna nella sua stanza preferita…

Aiuto! Sta per arrivare! Cosa dirà? Cosa dirò? Cosa faremo? Cosa succederà? In fondo però la cosa le piace da morire e non vuole assolutamente sapere cosa succederà perché con lui tutto è sempre stato libero di divenire come di non divenire; nulla è mai stato scontato e questa è una dimensione in cui si sono trovati alla perfezione..

Ecco…le pare di sentire il rombo di un motore.. si affaccia…è lui!
Il cuore in gola! Bello, pensa tra sé e sé, moto nera e lui tutto vestito di nero..
Lo segue ammirata con lo sguardo mentre lui accorcia velocemente la distanza che li divide scivolando con disinvoltura lungo le curve..
..una dopo l’altra..
Ancora pochi istanti, oltrepasserà il grande cancello, percorrerà il viale, parcheggerà la moto e suonerà il campanello..
Lei immobile paralizzata dietro la porta ad occhi chiusi…..



driiiiiinnnnnnnn!!!!!!!