Rispondo alle varie.
Il GIUDICE DI PACE e' sempre gratutio. L'ammenda doppia in caso di perdita del ricorso la si paga solo rivolgendosi al PREFETTO.
A quanto pare e' gia' vietato occultare il velox in auto non riconoscibili come forze dell'ordine. Su questo il Giudice e' stato intransigente.
Il motivo sta nel fatto che l'attivita' di vigilanza ha funzione "repressiva" e non "punitiva". Lui ha citato un super specialista di problematiche di vigilanza il quale sostiene che il cittadino deve avere una forte impressione SENSORIALE di avvicinarsi ad un posto di controllo e quindi deve poter rallentare per tempo.
Cosi' dice il Giudice Dott. Santa Croce di Piacenza.
Se vi puo' essere utile attacco qua sotto il testo della lettera che ho inviato per il ricorso:
Alla c.se att.ne del Giudice Di Pace di Piacenza
Oggetto: Ricorso contro contravvenzione ricevuta dalla Polizia Municipale di Rivergaro (PC) Bollettario n 104, Bolletta n 58/07 in data 19 Luglio 2008
Il giorno 19 Luglio c.m. percorrendo la Strada statale 45 all’altezza di Niviano di Rivergaro sono stato fermato e multato dalla pattuglia della Polizia locale. La motivazione del fermo sta nell’aver superato il limite di velocita’ previsto per quel tratto di strada (50 Km/h contro i 79Km/h)
L’infrazione mi e’ stata rilevata con un dispositivo Autovelox posizionato 100 mt prima della pattuglia ed installato su di un veicolo anonimo parcheggiato a bordo strada in precario equilibrio (come si puo’ osservare nelle foto allegate scattate da me) . Inoltre non era presente nessun cartello indicante la possibile misurazione di velocita’.
Aggiungo che viaggiavo con bagagli e passeggero ad andatura veramente moderata e che nel tentativo di leggere la mappa stradale posizionata sul serbatoio della moto, possa essermi per un attimo distratto dal controllo della velocita’ del mio mezzo. Gli stessi agenti della pattuglia hanno affermato che se non ci fosse stata la foto ad “incastrarmi” mi avrebbero lasciato andare dato che il mio atteggiamento non lasciava presagire alcuna intenzione di “correre” su quella strada come e’ invece tradizione di molti motociclisti.
Venendo ai motivi della mia contestazione, se non erro , I veicoli su cui sono installati I dispositivi Autovelox , devono essere chiaramente riconoscibili come mezzi delle forze dell’ordine e che dal 2007 non si possono piu’ utilizzare mezzi anonimi.
Ancor piu’ importante e’ pero’ il fatto che un dispositivo di precisione come un rilevatore di velocita’ fosse applicato ad un mezzo da fuoristrada (quindi con sospensioni morbide ed a lunga escursione) , pacheggiato NON in piano con tre ruote su di un terrapieno a bordo corsia, ed una sull’asfalto.
Inoltre a bordo del mezzo (come osservabile nelle foto) siedeva un agente del peso indicativo di 70-80Kg . Come e’ noto, anche su vetture da strada, ogni piccolo movimento corporeo produce un’oscillazione del mezzo sulle proprie sospensioni, figuriamoci su di un fuoristrada peraltro vecchio.
Queste condizioni mi portano a pensare che difficilmente l’apparato di rilevazione fosse effettivamente in condizioni di parallelismo con il mando stradale sul quale io ho transitato e questo puo’ produrre un marcato effetto sulla rilevazione stessa.
Le fotocellule dell’autovelox rilevano il tempo che la testa del veicolo impiega per oscurare il fascio della fotocellula 1 (prima) e della fotocellula 2 (poi). Tale tempo e’ poi utilizzato per calcolare la velocita’ di passaggio del veicolo avendo preimpostato la distanza tra le fotocellule stesse usando la formula :
Velocita’ = Spazio(tra fotocellule) : tempo
Nell’eventualita’ che il dispositivo non sia PERFETTAMENTE allineato, il tempo di passaggio tra la le 2 fotocellule sara’ falsato (ridotto) e ne consegue che la velocita’ rilevata risultera’ essere maggiore del reale.
La contravvenzione applicatami e’ pari a 148€ piu’ la decurtazione di 5 punti della patente.
Sulla base di quanto esposto chiedo che venga accolta la mia contestazione e che la contravvenzione sia annullata. Di seguito I miei dati ed in allegato le prove fotografiche.