Stamane mentre fagocitavo come mio solito brioches nutellotica e cappuccio corroborante, mi capita sotto il naso sta rivista di pseudomoda, pseudoattualità e pseudoculturarispondente al nome di Vanity qualcheccosa...
Avendo il quotidiano impegnato qualche tavolo più addietro nelle mani di comodissima signora di mezza età che, s'intuiva, non l'avrebbe mollato prima di qualche mezzora, mi decido a sfogliare questa sorta di bibbia della chiappa, cercando di scoprirne il meglio e soprattutto tentato da una strafika Aniston che campeggiava coscie e viso in copertina.
Mi stupisco piacevolmente nel constatare il tenore degli articoli, la scelta degli stessi, e la profondità generale come la poca pubblicità (che pregiudizioso che sono... io l'epicureo!
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Agli Eroi.
A quelli che non si lasciano convincere ad dover avere paura necessariamente di qualcosa, solo perchè la televisione glielà suggerito.
A quelli che potrebbero fare altro ma decidono comunque di dedicare la propria vita al volontariato e alle cause sociali, invece di star seduti a sorbire passivamente il mondo, per poi sparare sentenze a cazzo su cose che misconoscono.
A quelli che gli importa se, vicino o lontano, soffri e si chiede se si può fare qualcosa a riguardo.
A quelli che non si lasciano sobillare da quest'universo mediatico che ci vuole astiosi, timorosi e vendicativi ma soprattutto confusamente plagiati.
A quelli che si fermano al semaforo e, invece di sputare merda di prima mattina, abbassano il finestrino, regalano qualche monetina o magari una sigaretta, e si fermano a fare due chiacchere... che non gliene frega un cazzo di essere 'disturbati', ma si chiedono come l'essere umano che hanno di fronte trovi il coraggio tutte le mattine di lottare ancora e si sentono dopo tutto questo un po più piccoli.
A quelli che la pace è senza se e senza ma, e che si rendono conto che la guerra fà comodo solo a chi la organizza, e che nonostante il mondo in cui vivono... continuano a viverci e a credere di poterci fare qualcosa ma soprattutto... non sputano in faccia a tutti quelli che non si rendono conto che con le proprie opinioni legittimano una cosa che nel 2009 ci sarebbe solo da vergognarsi.
A quelli che gli fà schifo uno stato che trova soluzioni da 'ventennio' rinchiudendo le persone come bestie e lasciandole morire alla presenza di 'associazioni pseudo umanitarie' che non fanno di meglio se non narcotizzarne gli ospiti.
A quelli che NON si riempiono la bocca di preconcetti e pregiudizi ma valutano di caso in caso e sanno essere critici nei confronti del loro stesso pensiero.
A quelli che non vanno in chiesa, e non hanno bisogno di dio (o quantomeno dei dogmi e delle amenità che la sua istituzione proclama quotidianamente), e soprattutto non pagano 50 euro in meno la colf filippina per poi dare 50 euro in più alla messa domenicale.
A quelli che si lasciano convincere che l'europa è un posto migliore e poi se e quando riescono a superare un viaggio ai limiti della sopravvivenza, a superare i predatori che attentano ai loro soldi durante lo stesso viaggio, e 'se' arrivano in italia si rendono presto conto che le alternative al delinquere sono ben poche, che è un paese di migranti che si riempie la bocca di 'torna al tuo paese' che non è poi cosmopolita come credevano, che li discrimina in 9 casi su 10, che manda al potere persone che hanno rubato e distrutto una nazione eppure vengono osannati e interpellati quotidianamente per i problemi dello stesso.
A quelli che sanno già da prima che paese è, e nonostante ciò non hanno altre alternative che venire qui e fare una media di ore lavorate più alta per uno stipendio minore rispetto ai nativi, che comunque è meglio che non vivere in mezzo alla guerra che con buona probabilità è stata finanziata in qualche modo dai paesi portatori di 'missioni di pace', e che quando sentono castronate del tipo 'ma al tuo paese avete la televisione'? non sputano in faccia all'interlocutore.
A quelli che hanno ancora voglia di manifestare in piazza, di occupare edifici abbandonati dall'opulenza e dalla malagestione per creare condizioni alternative alla sopravvivenza urbana, di gridare "no vaffanculo questa è una cazzata, non col mio consenso, non nel mio nome", di sentirsi antagonisti in un mondo che ci vuole sottomessi remissivi e soprattutto consenzienti.
A quelli che credono che le parole facciano comunque ancora più paura delle armi (quando le gridano in molti e quando all'unisono).
A quelli che hanno smesso di parlare di Patria e si sentono figli del mondo.
A quelli che la moto è l'easy rider, che va in giro libero e capellone, con la bolla nel serba, e viene ucciso da un figlio di puttana ignorante, sudista sudato e razzista, ma soprattuto in auto.
E NON che si atteggia da 'easy rider' da copertina ma poi fa come in curva allo stadio che se hai i colori sbagliati 'ti meno' o vado nei forum di moto a suggerire 'come si fà pulizia etnica'...
A quelli che sanno che tanto è una battaglia persa ma almeno potranno dire di aver lottato.
A voi Eroi cosmopoliti e moderni il mio grazie di esistere.
XX.
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Originariamente Scritto da natan
