Malgrado la presenza di personale militare e civile straniero in Afghanistan, con l'Italia incaricata della ricostruzione del sistema giuridico del Paese, il governo di Kabul ha recentemente votato una legge (non ancora pubblicata) che rappresenta un duro colpo ai diritti delle donne afgane. Secondo fonti delle Nazioni Unite, la nuova legge legalizza lo stupro del marito nei confronti della moglie, obbliga le donne a "concedersi" al marito senza opporre resistenza, vieta loro di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal dottore senza il permesso del consorte e affida la custodia dei figli esclusivamente ai padri e ai nonni.


ma karkai non dove portare la democrazia e una ventata d'aria nuova