Cori razzisti, e il difensore interrompe la gara
Ha preso sotto il braccio il pallone e si è diretto verso la panchina. Trattenuto da Adriano e Martins che lo convincono a restare.
MESSINA - Una cosa mai vista, almeno sui campi da gioco italiani. Quello che ha compiuto Marco Andrè Kpolo Zoro, classe '83 e professione difensore, allo stadio San Filippo di Messina è un inedito assoluto nella Serie A.
Capita che durante il secondo tempo della gara contro l'Inter, il roccioso numero 8 dei siciliani viene beccato dai soliti odiosi «buu» razzisti della curva avversaria. Per i giocatori di colore che militano nel nostro campionato è uno scotto, a cui, volenti o nolenti, hanno finito con l'abituarsi. Solo che Zoro stavolta non ci sta e reagisce platealmente. E come l'attaccante del Barcellona Samuel Eto'o che, fatto oggetto di un lancio di noccioline, si vendicò danzando come una scimmia per festeggiare un gol in una partita della Liga spagnola, Zoro lascia il proprio segno.