….Adesso che ci penso, ho pochi ricordi visivi della scalata al Vulcano.
La visiera del casco totalmente appannata, irresponsabilmente senza tuta antipioggia, stringevo tra le mani nude, un involto fatto alla meno peggio con il sopra dell’antipioggia di Kerchak.. custodendo la telecamera e la fotocamera…
Stavo ferma, immobile… per paura di danneggiare qualcosa.
Se stringi un mantra tra i denti, a volte i momenti brutti passano prima…. Eppure a me sembravano interminabili… e il mio mantra, l’unica cosa che incredibilmente e contro ogni mia aspettativa ripetevo a me stessa era.. ‘’cosa scrivero’ in questo report stavolta?’’
Molti di voi avranno visto quest’edizione dell’Etna Day Triumph come un’esperienza sfortunata, un giro andato male, una nuova influenza per chiudere questa stagione metereologicamente imprevedibile…. Un giorno da cancellare….
Per me non e’ solo questo…
E’ come vedere il film Titanic…. Dall’inizio fino alla fine.
Nella mia mente passavano mille piccoli e velocissimi ricordi… ore ed ore ad organizzare percorsi, a scegliere con cura il menu del ristorante… le patch… le nottate a ricontrollare l’elenco dei partecipanti….e cucire su ogni singola maglietta, ora probabilmente zuppa di pioggia, il logo della nostra sezione per essere pronti al meglio… per fare di Etna Day.. l’evento Triumph Siciliano!
Sapete… chi non ha contribuito ad organizzare mesi e mesi prima un evento cosi grande e curato in ogni sua parte, puo’ appena percepire quella spina nel cuore che si sente… che io sentivo… quel piccolo dolore che sembrava surreale : io ero aggrappata alla meno peggio al mio compagno… senza sapere quando e come saremmo arrivati a destinazione…. Mi sembrava impossibile che tutto fosse andato in fumo cosi..non riuscivo ad immaginare il peggio.. e se c’era, era in qualche modo molto vicino a quello che stavamo passando..
Mentre sentivo le pozzanghere iniziare a formarsi dentro le mie scarpe, ripensavo con un mezzo sorriso, a quando mezza addormentata, intorno alle 07.30 della stessa mattina, scelsi le scarpe che ho poi indossato, piuttosto che quelle in goretex che mi sembravano un po’ ‘’pesanti’’… per la giornata che andavo a trascorrere…A volte quando ci troviamo ad un bivio, scegliamo cosi rapidamente, d’istinto.. che sembra quasi inevitabile… a volte invece ci soffermiamo un istante a pensare, ed e’ proprio quell’attimo incastrato fra due scelte che ricorderemo… Col senno di poi e’ cosi semplice far quadrare i conti, tutti i conti… pero’ quel ricordo in quel momento mi fece sorridere
Ero emozionantissima quella mattina… perche’ sapevo che la partenza sarebbe stata da Piazza Duomo!!! Ogni catanese che si rispetti ha nel cuore il Duomo di Catania, molto piu’ che un pezzo di arredamento di casa sua…li c’e’ il Liotru… e dare il via ad un evento come il nostro, quasi con la benedizione di quel gigantesco elefantone era davvero il massimo!!!
E’ la piazza piu’ rappresentativa di Catania… della serie… oltre quello c’e’ solo il Colosseomi sembrava un sogno che quel contesto ospitasse l’Etna Day… che in poco tempo un evento nato da 3 amici fosse diventato cosi importante e prestigioso da riunire 86 partecipanti con rispettive moto…. Da li a poco, a quando sarei arrivata i miei occhi avrebbero iniziato a luccicare!!!
Arrivati in piazza c’era gia’ il gazebo montato per me e Danila… quel giorno ci toccava fare il check- in dei partecipanti… controllare che fossero in lista, far loro compilare il modulo di iscrizione,consegnare il buono pasto e il road book… doveva essere divertente, era una novita’ in questa edizione di Etna Day… le cose si facevano piu’ serie!!!!
Cosi intenta a reportizzare ogni singolo dato, mi sono persa la piazza che man mano si riempiva di triumphisti…..ma quando ho alzato la testa.. in un attimo di pausa e ho realizzato…. Ho visto mezza piazza piena, le moto posteggiate quasi simmetricamente, tutte in fila meravigliose, pulite e luccicanti….. erano tantissime, credo di non averne mai viste cosi tante tutte assieme, cosi tante tutte Triumph..da togliere il fiato!!!
Mi concentravo su questi rapidi fotogrammi e sopportavo meglio il freddo anche se gia’ le mani quasi non le sentivo piu’… Io ero stretta al mio Scimmione…. Che guidera’ come un pazzo a volte, ma di lui mi fido e sapevo che se stavamo andando in quella direzione, probabilmente era la cosa piu’ giusta da fare in quel momento..
Ho percorso quella strada mille volte, io abito in montagna e la conosco quasi come le mie tasche… eppure mi rendevo conto che sembrava interminabile.. e se lo era per me, immagino che lo fosse anche per tutti gli altri ragazzi..
Una cosa che non potevo invece immaginare era che risalissimo per tutta la via Etnea! Credevo che prendessimo per la via Vitt Emanuele arrivando alla Stazione Centrale ed invece……… chi conosce Catania o ne ha sentito parlare sa che la via Etnea e’ praticamente un’istituzione… impercorribile di giorno se non sei un personaggio famoso o la polizia !
In quella via cosi preziosa per noi Catanesi, sfilava con ordine, precisione e anche con un rombo di motori allegrotto e un pizzico ribelle, una parata di Triumph e di motociclisti sorridenti ed ansiosi di trascorrere una giornata elettrizzante! Io facevo riprese a piu’ non posso, ormai sembravo seduta quasi al contrario sulla sella…eppure quello era un momento da immortalare: la partenza del III Etnaday era una festa, una mega festa e non dovevo perdere nemmeno un istante!!!
La fila e’ organizzata al solito con personale apri fila, chiudi fila e Kerchak ed io che siamo dei Jolly, andiamo avanti e indietro, anticipiamo i passaggi e riprendiamo da dietro i partecipanti, il ritmo e’ incalzante, sembro programmata per fare questo lavoroSali, svelta, scendi, scatta, rec……..a terra, in ginocchio… Sali sul gradino…. Ehm… non siate maliziosi, sono solo i rapidi spostamenti che ho fatto per immortalare ognuno di voi in sella alle vostre splendide moto!!!!!!!!!
E cosi si va avanti, e si percorre la nazionale….a destra la Timpa e il nostro mare meraviglioso… a sinistra il vulcano e quello gia’ ci guarda incazzato ( e stavolta ci ha bacchettati hihihihi mai fare gli spavaldi con lui!!, si risale attraverso Nunziata e arriviamo alla prima vera Sosta: il castagno dei 100 cavalli!
Si dice che la regina Giovanna di Napoli, intorno al 1350, durante una battuta di caccia sull’ Etna, s’imbatte’ in un furioso temporale… e che lei e tutto il suo seguito, formato da un centinaio di cavalli e cavalieri, trovo’ riparo proprio sotto quel castagno!! Hihihihi che nefasta profezia! Sara’ stata questa tappa ad influire negativamente sulle sorti del nostro raduno?!?Ci saremmo entrati tutti, con le rispettive moto, sotto quel castagno?!
Intanto proprio al castagno c’e’ il chiosco del sig. Pippo che ci ha preparato uno sfizioso aperitivo..sigarettina di rito, foto ad ogni singolo partecipante e si riparte….
C’e’ chi ha gia’ intuito che piovera’…. Indossa l’antipioggia e si mette al sicuro..
C’e’ chi sfida la sorte… e ipotizzando le ‘’4 gocce’’ decide di non indossarlo…… fatto sta che stiamo per addentrarci nel cuore del raduno e il brutto tempo ci gioca un cattivo scherzo, sorprendendoci un acquazzone violento ma di breve durata… indossiamo l’antipioggia (indossate…. Il mio era a casa zzzzzzzzzzzz che stupida!ed iniziamo a depennare le tappe, sacrificando il Brunek per non rendere rischioso il percorso….
E’ gia’ un peccato, perche stiamo tagliando una delle parti piu’ belle del raduno ma per ragioni di sicurezza si decide di fare cosi e noi tutti ci accodiamo… ma inizia il capitolo sfortunato di questa nostra Avventura… e mentre prima la pioggia si alternava a qualche raggio di sole… ben presto ci ritroviamo nei pressi del bosco di biancavilla, sotto la pioggia torrenziale…. Senza possibilita’ alcuna di ripararci.
Con grandine incessante…… senza alcuna possibilita’ di voltarti indietro…
Mi rendevo perfettamente conto della difficolta’ di proseguire…. Cercavo di pensare a cose piacevoli…. Avevo un po’ paura…
Pensavo a quando sarei stata davanti a questa tastiera, perche ci sarei stata, ne ero sicura.. pensavo alle parole piu’ giuste per raccontare cosa ci era successo…
In quel momento e’ tutto cosi difficile e confuso… devi agire rapidamente, devi limitare i danni…. Si ragazzi si trattava solo di scegliere il male minore… e non di scegliere la cosa ‘’giusta’’… perche di giusto ed equo non c’e’ nulla o quasi…. Che piaccia a 86 persone contemporaneamente…
L’organizzazione decide di proseguire ed io non posso che condividere, conosco bene la zona e so che non c’e’ nemmeno un riparo ne un rifugio… so bene che la pendenza della strada in discesa e’ molto piu’ pericolosa che in salita…stringo solo i pugni, piu’ di quanto non li abbia gia’…. E inizio a sentire freddo davvero..ho tutti i capelli bagnati, mi sento la febbre….
Cerco di spannare la visiera ma niente da fare, con una mano tengo fermo il fagotto che stringo forte e con l’altra mi alzo la visiera e vedo la cosa piu’ terrificante che fino a quel momento io abbia visto:
l’acqua per terra si gela…. Sotto i mie occhi diventa sempre piu’ bianca… sempre piu’ neve!!!
Mio Dio… cosa succedera’…. Ti prego fa che arriviamo in fretta…….. rischiamo di sbandare ma al punto in cui siamo, manca cosi poco che scendere sarebbe una follia…Non possiedo un interfono ma e’ come se in quel momenti riuscissi a leggere i pensieri di Kerchak….
Non si possono ne spiegare ne descrivere quegli attimi, quando arriviamo al rifugio Sapienza, all’interno non c’e’ quasi nessuno di noi.. Vedo The cursed e la sua figura e’ cosi rassicurante, mi aiuta a togliermi il casco, la borsa e il giubbotto, le mie mani sono totalmente bloccate e non ho un solo vestito asciutto! Il ristoratore si fionda su di me, capisce che non ho la forza di parlare, mi soccorre con un the caldo ed un phon per asciugarmi…e cosi via per tutti gli altri ragazzi che man mano entrano nel Ristorante, che ormai sembra diventato un ritrovo della protezione civile! The caldo, coperte, phon, stufe e vestiti acquistati nei negozio di souvenir………Ci terrei a ringraziare i ristoratori semmai ci leggessero, per la loro ospitalita’ e accoglienza…. Perche si sono adoperati rapidamente per darci soccorso, per ospitare le moto di chi ha deciso di non scendere col mezzo a due ruote e per aver contattato prontamente la protezione civile affinche’ mandassero gli spalaneve per permetterci di ritornate a casa..
Man mano che vedo arrivare i miei compagni di viaggio, anche se non conosco i loro nomi a memoria ma ho immortalato i loro volti durante la giornata, mi sento felice……
Pero’ realizzo che ne mancano tanti altri… e non so che fine abbiano fatto, non so se essere contenta di essere li sana e salva… o preoccupata da morire per le persone che non riusciamo a trovare.
Non riesco a pensare lucidamente, e’ molto difficile farlo in contesti come questi…. Pero’ ti senti unita da uno spirito di condivisione, amicizia, solidarieta’ che non avresti mai immaginato, poche ore fa, seduta dietro quel tavolo, mentre stringevi la mano a quello sconosciuto e gli dicevi ‘’piacere Ariel, prego compila il modulo’’… adesso ho i piedi sul termosifone accanto ai suoi……e non si sa chi sta messo peggio!! davvero ragazzi…… e’ un’esperienza cosi singolare che condividerla assieme e’ pazzesco! Ridi, sei incazzato, ti viene da piangere ma poi ti fai coraggio, un mix di emozioni vere….. che nel bene o nel male ti porterai a casa…….. e ricorderai fra le esperienze piu’ pazze assurde e imprevedibili della tua vita!
Mangiamo assieme, quel pranzo tanto buono che meritava di essere gustato da tutti noi…. E non ‘’solo’’ dal 50% dei partecipanti….. la meta’ ce l’ha fatta ad arrivare in vetta… la meta’ c’e’.
E un brindisi a chi non c’e’…. a chi s’e’ fermato, ma col cuore c’era….
I visi pallidi tornano un po’ piu’ coloriti, andrea ci fa di nuovo ridere….. insomma ritorniamo ad essere noi….
Grazie a chi ci ha sostenuto, grazie a chi ha creduto in noi e sfidato la sorte per ritornare quando poteva tornarsene tranquillamente a casa sua.
Grazie a chi ha dato una mano come poteva,anche sacrificando la sua presenza al raduno
Grazie a chi non si e’ arreso…
…e a chi l’ha fatto razionalizzandola come la cosa migliore e piu’ giusta!
Grazie per averci letto e per averci promesso che ci riproveremo.
Ariel vi ha raccontato una fetta del suo Etna Day…nell’unico modo in cui quest’anno le veniva di fare!
Ariel
ECCO PARTE DELLE FOTO
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li c’e’ il Liotru… e dare il via ad un evento come il nostro, quasi con la benedizione di quel gigantesco elefantone era davvero il massimo!!!
mi sembrava un sogno che quel contesto ospitasse l’Etna Day… che in poco tempo un evento nato da 3 amici fosse diventato cosi importante e prestigioso da riunire 86 partecipanti con rispettive moto…. Da li a poco, a quando sarei arrivata i miei occhi avrebbero iniziato a luccicare!!!
, si risale attraverso Nunziata e arriviamo alla prima vera Sosta: il castagno dei 100 cavalli!
Ci saremmo entrati tutti, con le rispettive moto, sotto quel castagno?!










































































































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