Quando ero un pò più 'giovinetto', guardando i telefilm americani tipo Chip's, misono sempre rimaste in mente le scene degli inseguimenti. Queste erano corredate da vivaci colonne sonore che facevano da cornice a poncharello che con sguardo impassibile inseguiva una Mustang grigia del 76 (ma era sempre la solita?!). In genere il conducente della Mustang esagerava col manico ed all'ora si stampava da qualche parte. Era proprio in quel momento che la musichetta appassionante si fermava e tutto cominciava ad andare al rallentatore. La macchina volava per aria e tutto riprendeva il normale andamento solo quando il bolide toccava terra. Mi sono sempre chiesto perchè il regista avesse optato per tale scelta, che di certo mi affascinava, ma rimaneva incomprensibile. Il tempo mica si rallenta! Pensavo io!. Poi un giorno ho capito. Ho capito che cosa è l'attimo di silenzio. Quando te ne stai tranquillo per la tua strada in sella alla tua bestiolina e succede qualcosa che non puoi evitare, è come se le percezioni si alterassero. Vivi gli istanti prima del impatto provando a fare tutto quello che si può provare per evitarlo, anche se sai che questo è impossibile. E' come se non credessi che sta capitando a te, mentre ti avvicini all'ostacolo, come se fotografassi istante per istante l'attimo prima del botto, che ti riporterà alla realtà, mentre rotoli a terra sperando che finisca tutto molto presto. Non hai neppure paura, vuoi solo che finisca presto, comunque finisca. Prendetelo come uno sfogo psico-analitico!!