Continua a sbalordire il costo del carburante che, nonostante i listini mondiali al ribasso, colpisce duramente le finanze di famiglie e automobilisti. L’enigma rimane dunque irrisolto se si considera che il barile di petrolio è sceso da 144 a 66 dollari in un anno, ma i prezzi alla pompa sono tornati ai massimi di qualche mese fa. Fa comunque riflette il fatto che tra le società che l’anno scorso hanno guadagnato più utili in assoluto a livello mondiale figurano al primo e al secondo posto, nella classifica di Forbes, proprio due major petrolifere: ExxonMobil, con 45,2 miliardi di dolla ri, e Chevron, con 23,9 miliardi!

Tra i dubbi amletici che assillano i consumatori soprattutto la doppia velocità del prezzo di greggio e benzina: risulta infatti evidente la sproporzione tra il 1° giugno di quest’anno (1,27 euro al litro per 66 dollari al barile) e la stessa data dell’anno scorso quando un barile costava 144 dollari e la benzina al litro 1,53 euro.

Prezzi Benzina

ricomincia la cresta primavera/estate?