Come ho linkato ieri in un altro 3D, la violenza nelle piazze non è neppure il rischio più grosso che corrono coloro che manifestano per la libertà, c'è di peggio nell'ombra...
Hrw, magistrato torturatore interroga gli arrestati
ROMA - In Iran il procuratore capo Said Mortazavi, "implicato in gravi violazioni dei diritti umani", é stato messo a capo delle indagini nei confronti dei leader riformisti arrestati nelle repressioni seguite alle contestate elezioni presidenziali del 12 giugno: è quanto afferma oggi in un comunicato l'organizzazione internazionale per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw). "Precedenti ricerche condotte da Human Rights Watch - si legge - vedono Mortazavi implicato in gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono la tortura, la detenzione illegale e l'estorsione di false confessioni". Mortazavi, dice Hrw, sarebbe fra l'altro responsabile della morte in carcere nel 2003 della giornalista irano-canadese Zahra Kazemi. "L'Iran - scrive Hrw, citando Sarah Leah Whitson, direttrice dell'organizzazione per il Medio Oriente e il l'Africa del nord - è nel mezzo di una repressione violenta e arbitraria nei confronti dei riformisti manifestanti che ha già provocato diverse morti e migliaia di arresti" e "il ruolo di Mortazavi nella repressione fa presagire che le autorità stiano preparando accuse false contro gli oppositori". Hrw afferma che nell'aprile del 2000 Mortazavi, allora giudice della sezione 1410 del tribunale, diresse la repressione contro il "crescente dissenso in Iran", ordinando la chiusura di oltre 100 giornali; che nel giugno 2003 la fotogiornalista irano-canadese Kazemi morì mentre si trovava in custodia di uomini della sicurezza da lui coordinati. "Legali della sua famiglia - scrive Hrw - hanno affermato che il suo corpo presentava segni di torture, fra cui percosse alla testa, e che Mortazavi partecipò direttamente al suo interrogatorio". Secondo l'associazione umanitaria, inoltre, Mortazavi nel 2004 organizzò l'arresto arbitrario di oltre 20 fra blogger e giornalisti che furono detenuti in prigioni segrete e fu coinvolto in abusi perpetrati nei loro confronti. Hrw afferma inoltre, sulla base della testimonianza di parenti, che "diversi detenuti vengono tenuti in isolamento, senza accesso ai loro legali o familiari, senza accuse formali". Oltre a 457 manifestanti, secondo Hrw, le autorità iraniane hanno continuato ad arrestare "eminenti politici e religiosi riformatori, leader degli studenti, giornalisti e blogger locali, dirigenti di partiti riformisti, avvocati dei diritti umani e attivisti". Molte delle persone detenute, aggiunge, sono "importanti strateghi e promotori della campagna elettorale dei candidati presidenziali riformisti". "Il ruolo preminente di Said Mortazavi nella repressione a Teheran dovrebbe far scattare il campanello d'allarme in chiunque conosca i suoi precedenti", conclude Whitson nella nota.
ANSA.it - Hrw, magistrato torturatore interroga gli arrestati