giuntami missiva telematica
dal mio fratello adottivo
AKIHITO 125° imperatore del giappone....
cotanto recita:
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adorato FIOR dI CILEGIO 61...
conscio della gravosissima nodale riservata missione
a te SOLO A TE fiidata dal Tuo umile fratello asiatico
esprimo massima stima verso la Tua Eccellenza
Tu emblema simbolo ambasciatore in Enotria
dell'impareggiabile arte nipponica...
Tu...unitamente al connazionale di cui nome or non mi sovviene
quegli che ama indossare il numero 46...
tuo alter ego...ma di quindici numeri minus
alla Tua virtu' scevra da melensaggine
e da banali leziosita' contingenti
Noi demandiamo il supremo compito
oh sommo a Me affine....oh DILETTO
e ordunque SIA ...che il dado si tragga
pistoni bielle cilindri....di tempera ocra
orsu' ergetevi surgete estrinsecando cantando con leggiadria
improvvidi il Genio il Verbo
cosi' rapendo icosi' incantando cosi' affrancando
dalle tenebre dall'oscurita' il triunzista attonito...
Originariamente Scritto da Grigio
Ci sono state grandi declamazioni, affermazioni di principio, ma non ho sentito quella coesione unanime che sarebbe stata necessaria di fronte ad un problema così serio come il grigiume che ci circonda.
Per fortuna c'è un'ineffabile follia ad animare certe sere.
Ci si lascia andare levandosi di dosso quei freni inibitori ormai mal funzionanti da un pò.
Ci sono persone che assecondano il nostro essere più profondo, la nostra naturale pazzia.
E' una scarica di adrenalina iniettata nelle vene come l'eroina più pura: con passione e avidità. Inizia immediatamente a scorrere e dopo non ti fermi più. . E ti conosci, ascolti, vivi e scadi in elucubrazioni mentali senza senso.
Era una sera così quando mi sono reso conto di avere amici come voi, così folli..........come me.
narrai di te........
all'Imperatore...
