In un mondo ideale l'evoluzione dovrebbe partire dalla conoscenza, sono d'accordo, ma purtroppo viviamo in un mondo imperfetto.
I giovani (ancora studenti) o le ragazzine siciliane che citi sono esempi che fanno rabbrividire anche me, non per questo però faccio di tutta l'erba un fascio.
Il fatto di avere l'occasione di scrivere di più e leggere di più io la vivo come un'opportunità: ci sono persone, infatti, che probabilmente non scriverebbero una riga e ancor meno la leggerebbero, ma magari grazie ai "gadget tecnologici" (passami il concetto) hanno l'opportunità di farlo e magari di comunicare con chi, a differenza loro, sa scrivere e così imparare qualcosa.
Da questo confronto non solo i singoli ma anche il linguaggio può trarne giovamento.
Preferisco una lingua che si evolve a rischio anche di alcune derive piuttosto che una lingua parlata solo sui libri, dai pulpiti e dalle cattedre.![]()