L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme, l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità.
puo' darsi,ma aldilà del dispiacere per la fine che ha fatto la modalità non è stata da grande campione.
poi sapete benissimo che cosa implica essere ciclisti e correre per vincere.
chiedo scusa se qualcuno si è offeso,ma non so far finta di niente anche se passo per brutale nelle mie affermazioni.
per correttezza cito tue testuali parole di risposta ad un altro utente sulla prestazione di una finale di tennis di rafa nadal:
"Non crederai mica che delle simili performance si ottengano solo con il lavoro vero? Dai fa finta che non ti abbia detto niente, discorso troppo lungo, poi viene fuori un vespaio... "
Ultima modifica di armageddon; 14/02/2009 alle 22:44
Send with the butterfly d' mammt
Vero, verissimo. Non so quale sia il tuo "approccio" con lo sport in generale e in particolare con il tennis e con il ciclismo. Io li ho fatti entrambi a livello agonistico, meno il ciclismo molto di piu' il tennis (che tutt'ora pratico ad alto livello): da cio' che scrivi pero' evinco che parli da neofita, da chi non conosce il mondo di cui parla dal "dentro" e si affida molto ai media e a cio' che dicono gli altri.
Sono mondi completamente differenti e un paragone di "affermazioni" e' a dir poco fuori luogo, anzi, addirittura paradossale. Per cui, seppur encomiabile e giusto il tuo riportare la mia affermazione lasciati dire da una persona che c'e' dentro da parecchio che e' tempo perso.
L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme, l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità.
Io il ciclismo proprio lo odio mi annoia ed (ultimamente) famoso per cose tristi...ma se mi ci sono avvicinato un pochino, per le sue imprese, lo devo al pirata!
Life is short, play more!
Si, si potrebbe pure essere d'accordo con te, quindi dovrebboro morire tutti gli sportivi, e magari allenatori e sponsor ecc. che li spingono a fare tutto questo, poi li abbandonano nella loro tristenzza e coscenza sporca, da campine che dentro di se, a la voce del numero uno che dice, avresti vinto anche senza tutte queste porcherie, ma questa, è la dura legge del bisness.
Qunidi, amico mio, avresti fatto meglio a tacere, tutti noi sappiamo come è morto, pochi di noi sanno come è vissuto.
Nessuna meta è troppo lontana;
Nessun sacrifico è troppo grande per raggiungerla;
Ma, non chiederti cosa farebbe un re, un padre, un marito. Chiediti cosa farebbe un uomo libero
quindi amici caro se è il business la dura legge dello sport(compreso morire malamente per esso) sono contento di pensarla ancora diversamente da voi,mi piace pensare che adesso Marco starebbe a vendere piadine ma vivo e onorato da vivo ,piuttosto che ricordato da morto e con tutte le ombre passate.
resta comunque una vicenda brutta e toccante ,ma per la sua famiglia.
p.s non sono uno sprovveduto come qualcuno ha frainteso.
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