
Originariamente Scritto da
natan
partiamo dal presupposto che esistono varie forme di teatralità, tra le quali c'é la satira (da non confondere con la commedia, la comicità).
Ora, se si vuole che la satira esista la si deve lasciare libera, al contrario vorrà dire che si é contro la satira. Il buon gusto nella satira non é decifrabile, sono decifrabili i reati. Se uno, attraverso la satira, contrasta un diritto del cittadino, la magistratura dovrà riconoscerne il reato e agire di conseguenza. Per il resto tutto é lecito.
da wikipedia
La satira (dal latino satura lanx, nome di una pietanza mista e colorata) è una forma libera e assoluta del teatro[1], un genere della letteratura e di altre arti caratterizzato dall'attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento. Sin dall'Antica Grecia la satira è sempre stata fortemente politica, occupandosi degli eventi di stretta attualità per la città (la polis), ed avendo una notevole influenza sull'opinione pubblica Ateniese, proprio a ridosso delle elezioni.[2][3] Per questo motivo è sempre stata soggetta a violenti attacchi da parte dei potenti dell'epoca, come nel caso del demagogo Cleone contro il poeta comico Aristofane.[2]
La satira, storicamente e culturalmente, risponde ad un'esigenza dello spirito umano: l'oscillazione fra sacro e profano[4][5][6]. La satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte (come afferma Daniele Luttazzi) , e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni.