LADRONIBIANCONERI
Finalmente qualcuno che prova ad argomentare le sue convinzioni, che però io non condivido, richiamando i dati processuali!!! Non posso che apprezzare.
Comunque, premetto che io non reputo la Gazzetta una fonte attendibile, perché pur professando la sua imparzialità, parteggia chiaramente per l'Inter e comunque esprime per lo più giudizi e non circostanze obiettive, interpretando a suo modo gli atti processuali anziché riportarli per esteso. Ricordo in particolare che, dopo la deposizione di Mnfredi Martino se ne è uscita con un titolone "Ecco come alteravano i sorteggi", mistificando completamente il contenuto delle dichiarazioni del medesimo teste: i sorteggi non sono mai, e dico mai, stati truccati.
Passo ora a replicare alle Tue osservazioni:
1) le ammonizioni mirate in Bologna - Fiorentina.
Sai come gli inquirenti hanno ipotizzato la teoria delle c.d. “ammonizioni mirate”?
Hanno sentito Meani (quel Meani che si vantava con Collina di aver fatto designare i guardalinee per la partita con il Milan) parlare con un giornalista e riferire che secondo lui, la Juve faceva adottare questa strategia: si tratta quindi di una supposizione proveniente da un diretto concorrente della Juve, che non aveva avuto scrupoli ad intervenire in favore della società Milan, e che gli inquirenti hanno preso per oro colato.
Poi gli stessi inquirenti hanno intercettato una conversazione fra un giornalista (mi pare Damascelli) e Moggi, in cui il primo parlava di un “delitto perfetto” perché De Santis (l’arbitro) aveva ammonito tre giocatori del Bologna in diffida in quella partita, che avrebbero saltato la successiva partita con la Juve. Al che Moggi cadeva dalle nuvole, dichiarando di non saperne nulla e che avrebbe verificato. In seguito, si scopriva che Damascelli si era sbagliato, essendo solo due i diffidati del Bologna, e cioè Nastase e Petrucci, il cui peso specifico per la squadra era oggettivamente di poco conto, non essendo "titolari" (uno di essi avrebbe fatto 7 partite in stagione, l’altro poco più di 15).
Nessuno ha mai verificato la correttezza dei provvedimenti arbitrali.
Ciò che più conta è che anche la sentenza della giustizia sportiva riconosce l’insussistenza di prova della dolosa ammonizione, infatti scagionando completamente l’arbitro e ipotizzando per il Moggi solo la violazione dell’art. 1 CGS (che io sinceramente ancora non riesco a rinvenire).
2) l'incidenza del teorema della Cupola sulle sentenze della giustizia sportiva.
Tu sostieni che il tentativo di smantellare il teorema della Cupola attiene esclusivamente il processo penale.
Mi permetto di dissentire su tale opinione.
Infatti, per come Tu stesso poi rilevi, la giustizia sportiva ha imputato a Moggi e Giraudo una violazione dell’art. 6 CGS, realizzata tramite plurime violazioni dell’art. 1, anche e principalmente per i (suppostamente) reiterati ed esclusivi contatti con i designatori, per le pressioni esercitate con riferimento alle designazioni dei guardalinee ed all’individuazione degli arbitri da inserire nelle griglie etc. etc.
Né più né meno di quanto fatto da Facchetti, da Meani, per quanto emerso dalle ultime intercettazioni, e forse anche da altri presidenti e dirigenti di altre società di calcio.
È evidente, perciò, che le circostanze da ultimo emerse valgono ad escludere quella supposta esclusività dei rapporti Moggi/Designatori su cui si è in larga parte fondato l'impianto accusatorio poi recepito nelle sentenze della giustizia sportiva.
3) La sussistenza di illeciti sportivi.
Infine, Tu contesti la da me dedotta insussistenza di concreti illeciti sportivi, richiamando le partite Juve - Lazio, Bologna - Fiorentina e Juve - Udinese. Inoltre, riferisci di particolari contatti con i designatori che avrebbero condotto alle sanzioni poi irrogate.
Anche qui bisogna precisare perché Tu riporti le imputazioni della Procura Federale non le sentenze: è come se, nel processo penale, si confondessero le richieste di un PM con le sentenze di assoluzione o di condanna!!!
A pag. 74 della sentenza della Corte Federale, organo di ultima istanza della giustizia sportiva, si chiarisce l'insussistenza di alcun illecito sportivo ai sensi dell'art. 6. Nelle pagine precedenti, però, si conferma la correttezza dell'operato (per me assai opinabile) dell'organo di prima istanza che aveva riconosciuto la sussistenza di un illecito, tramite plurime violazioni dei principi di lealtà.
Venendo poi al merito delle questioni, mi permetto di evidenziare quanto segue.
A - ). Gli incontri fra i designatori e Moggi.
Fermo restando che si tratta di due o tre incontri, alcuni dei quali in luoghi pubblici ed uno a casa di Bergamo dopo la matematica conquista dello scudetto, è acclarato che i designatori si incontrassero anche con gli altri presidenti.
Fatto molto più grave, da un'intercettazione risulta che Collina, allora arbitro in attività, organizzava un incontro riservato con i dirigenti del Milan, negli orari di chiusura di un ristorante.
B - ). La partita Reggina - Juve.
Molti dirigenti, compreso Facchetti, quando ritenevano di aver subito torti arbitrali, si recavano negli spogliatoi degli arbitri per lamentarsi del loro operato; non vedo però come ciò possa influire sull’esito del campionato!!!
Addirittura, dalle ultime intercettazioni è emerso che Moratti, per una partita di Coppa Italia, sarebbe passato a salutare l’arbitro designato prima dell’incontro, cosa assolutamente vietata.
L’unico addebito che è possibile muovere con riferimento a tale circostanza è il mancato referto di Paparesta, che a mio avviso non ha segnalato la “sparata” di Moggi perché si sentiva in colpa, sapendo di aver obiettivamente danneggiato la Juve in quella partita. Comunque una retrocessione per un tale fatto mi pare davvero ridicola.
C - ). Juve - Lazio.
La telefonata da cui emergerebbe la conoscenza dei guardalinee da parte di Moggi è delle 11:53, quindi circa 20 minuti dopo le designazioni.
Al contrario, per come emerso dalle ultime intercettazioni, Facchetti e Meani conoscevano le designazioni dei guardalinee addirittura il giorno prima!!!
In ogni caso, la Corte Federale, anche per questa partita, non ha ritenuto la sussistenza di un illecito, in quanto non v’è stata prova che i guardalinee abbiano favorito la Juve in quella partita o che comunque essi fossero in combutta con la stessa.
D - ). Juve - Udinese.
Trovami la differenza fra questa intercettazione e quelle recentemente diramate relative a Facchetti.
In entrambe i dirigenti auspicano l’inserimento nelle griglie di alcuni arbitri piuttosto che di altri, ma non v’è alcuna prova di un intento fraudolento.
Orbene, a parte che poi i designatori faranno di testa loro e le designazioni non coincideranno con le richieste (a dimostrazione della scarsa incidenza dei contatti e del comportamento di Bergamo che cercava di rabbonire un pò tutti facendo poi di testa propria), io vedo piuttosto la preoccupazione dei dirigenti di essere arbitrati dalle giacchette nere ritenute migliori o più in forma in quel periodo.
Anche per questa partita, comunque, la Corte Federale ha escluso la diretta violazione dell’art. 6, non essendo dimostrato l’intento fraudolento (e cioè che gli arbitri indicati da Moggi fossero in combutta con questi).
Ultima modifica di Cavallo Pazzo; 15/04/2010 alle 10:57
Hoka Hey!
Mala tempora currunt...atque peiora premuntmi sbagliavo: è notte fonda!!!
ma davvero qualcuno crede che i campionati di serie a degli ultimi vent'anni non siano stati pilotati.............ma dai,ora e' il turno dell' Inter come prima lo e' stato della Juve e del MIlan che si sono spartite tutto per quindici anni......![]()
Originariamente Scritto da Cetto La Qualunque
Hoka Hey!
Mala tempora currunt...atque peiora premuntmi sbagliavo: è notte fonda!!!