
Originariamente Scritto da
vulcano
deficenet guarda che schifo che vi mangiate addio per sempre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(
Paradiso, XVII 58-59)
In Toscana, la sacralità del pane, ovvero l'importanza di non buttarlo via ma di utilizzarlo anche quando è raffermo, è testimoniata da una lunga serie di antiche ricette ancora molto diffuse: la
panzanella, la
panata, la
ribollita, l'
acquacotta, la
pappa al pomodoro, la
fettunta, la
zuppa di verdura, la
minestra di cavolo nero.
Altra caratteristica della tradizione culinaria toscana per eccellenza è l'uso di carni bianche e di selvaggina. I prodotti dell'aia del podere, dove pascolano liberamente polli, tacchini, oche, faraone e piccioni insieme coi conigli ed colla selvaggina come la lepre ed il cinghiale, il fagiano e l'istrice costituiscono da sempre il menù delle grandi feste. Il maiale anch'esso è molto usato, basti pensare al famoso
salame toscano, al prosciutto conservato sotto sale, alle salsicce ed ai prodotti particolari come il
Buristo anch'esso frutto dell'ingegnosità della povera gente.
Tra i formaggi la tradizione si concentra sul
Pecorino Toscano, come prodotto da conservare: i più famosi quello di Pienza e quello maremmano; mentre troviamo la
ricotta ed il
raveggiolo tra i formaggi molli.
Infine grande spazio ai dolci, dove spiccano i famosi dolci senesi come il panforte, la zuppa del duca (
tiramisu), la torta di cecco, ecc