
Originariamente Scritto da
robigrip
Non si tratta di buonismo e accondiscendenza, ne' tantomeno di tolleranza , ma solo di centrare il discorso.
Il fatto che un' individuo sia volto all' autodistruzione ( consapevolmente o meno) e' sintomo di un disagio profondo .
Una persona che ha una 'struttura' emotiva e sociale radicata non arriva all' eleminazione di se stesso.......ne ad infliggere pene e sofferenze ai propi cari.
Molto spesso queste persone sono persino ignare delle cause che li porta ad agire in questa maniera.....infatti il lavoro che fanno i centri di recupero seri e' prettamente psicologico.
Sul fatto che essendo causa del propio male non meritino aiuti credo che sia una visione che e' pesantemente inficiata dall' aspetto della ricaduta sociale sociale del problema.....ma questo e ' un'altro discorso ancora.
La tolleranza non va vista verso le sostanze ma verso l'essere umano che vi e' dietro.
Vorrei che fosse chiaro che partecipo a questa discussione con passione dettata dall'esperienza diretta e non per sentito dire o perche l'amico dell'amico di mio cugino una volta e' morto., senza per questo aver qualsiasi tipo di prevaricazione sulle altre opinioni ........ ma visto l'argomento un minimo di sobrieta' non guasterebbe.
