Rapite due italiane in Siria

[macheamico6]

A Vienna si sarebbero comportati diversamente.
Mah....

[edotto]

Si mi pare di sì.

Repetita iuvant.

[595Abarth]

Prego leggere attentamente questo articolo. Che brave "cooperanti"
http://www.imolaoggi.it/2015/01/02/e...essa-marzullo/

[dan64]

Prego leggere attentamente questo articolo. Che brave "cooperanti"
http://www.imolaoggi.it/2015/01/02/e...essa-marzullo/

Di bene in meglio.
Sono semplicemente schifato!!!

[roby89]

non dico quello che penso perché diventerei mooooolto maleducato......

[paper]

Dedicato agli inflessibili tastieristi:
17/01/2015
MASSIMO GRAMELLINI

La parola vigliacca
Quando i messaggi in Rete divennero di uso comune, noi fanatici della scrittura vivemmo un momento di rivalsa. L’oralità trionfante cedeva sorprendentemente il passo a una comunicazione meno spudorata, che avrebbe consentito anche ai timidi e ai riflessivi di fare sentire la propria voce nella piazza dell’umanità. Mai previsione è stata più stropicciata dalla realtà. Che si parli della malattia di Emma Bonino o della liberazione delle ragazze rapite in Siria - per limitarsi agli ultimi giorni - sul web si concentra un tasso insostenibile di volgarità e di grettezza. Una grettezza cupa, oltretutto, raramente attraversata da un refolo di ironia.
Non mi riferisco al merito dei commenti. Nell’Occidente di Charlie ciascuno è libero di esprimere le opinioni più urticanti, purché rispettose della legge. No, è la forma dei messaggi che corrompe qualsiasi contenuto. Una radiografia di budella, una macedonia di miasmi, una collezione di frasi impronunciabili persino con se stessi. Nessuna di queste oscenità pigiate sui tasti troverebbe la strada per le corde vocali. Nessuno di quelli che per iscritto augurano dolori atroci alla Bonino e rimpiangono il mancato stupro delle cooperanti liberate avrebbe la forza di ripetere le sue bestialità davanti a un microfono o anche solo a uno specchio. La solitudine anonima della tastiera produce il microclima ideale per estrarre dalle viscere un orrore che forse neppure esiste. Non in una dimensione così allucinata, almeno. Per noi innamorati della parola scritta è una sconfitta sanguinosa che mette in crisi antiche certezze. Per la prima volta guardo il tasto «invio» del mio computer come un nemico.

[edotto]

veramente mi pare che un politico le abbia definite imbecilli .. e a dire il vero imbecilli lo sono ....
contano i fatti: alla fine queste due, andando così disorganizzate a fare volontariato, hanno fatto un danno enorme .... se stavano a casa a fare i cazzi propri aiutavano di più... hanno danneggiato sia lo stato italiano che il popolo oppresso che volevano difendere ...
I FATTI SONO QUESTI ....
punto...

se tutti andassero disorganizzati nonostante la Farnesiva dica che non bisogna andare , i ribelli avrebbero soldi da spendere anche per pagarsi carta dorata con cui pulirsi il culo ....

detto questo non credo che nessuno augurasse la morte a questi due ragazze .... sarebbe veramente criminale

si sta analizzando la cosa ... e per me per fare volontariato bisogna avere testa ... non basta farsi una onlus in due .. mica stiamo parlando di accogliere gatti e curarli ....

altrimenti, come già detto, fai più danni .. ed era meglio se fossi rimasta a casa .. LE BUONE INTENZIONI CONTANO MENO DI ZERO SE NON SEI IN GRADO DI DIREZIONARE IL TUO BUON CUORE GIUSTAMENTE ...

Non sono molto convinto della "disorganizzazione" della cosa...

[n0x]

Prego leggere attentamente questo articolo. Che brave "cooperanti"
Ecco chi sono IN REALTA’ Greta Ramelli e Vanessa Marzullo | Imola Oggi

Mi ci vuole una giornata di ferie per leggerlo tutto... Nel frattempo che trovo il tempo di farlo, una sintesi?

[paper]

Prego leggere attentamente questo articolo. Che brave "cooperanti"
Ecco chi sono IN REALTA’ Greta Ramelli e Vanessa Marzullo | Imola Oggi

Adesso non ho tempo di investigare, ma ciò che ho avuto tempo di leggere mi pare decisamente filo Assad e la firma "Aurorasito" porterebbe a questo https://aurorasito.wordpress.com
Sbaglio o siamo in piena galassia antagonista?

[Stinit]

Dedicato agli inflessibili tastieristi:
17/01/2015
MASSIMO GRAMELLINI

La parola vigliacca
Quando i messaggi in Rete divennero di uso comune, noi fanatici della scrittura vivemmo un momento di rivalsa. L’oralità trionfante cedeva sorprendentemente il passo a una comunicazione meno spudorata, che avrebbe consentito anche ai timidi e ai riflessivi di fare sentire la propria voce nella piazza dell’umanità. Mai previsione è stata più stropicciata dalla realtà. Che si parli della malattia di Emma Bonino o della liberazione delle ragazze rapite in Siria - per limitarsi agli ultimi giorni - sul web si concentra un tasso insostenibile di volgarità e di grettezza. Una grettezza cupa, oltretutto, raramente attraversata da un refolo di ironia.
Non mi riferisco al merito dei commenti. Nell’Occidente di Charlie ciascuno è libero di esprimere le opinioni più urticanti, purché rispettose della legge. No, è la forma dei messaggi che corrompe qualsiasi contenuto. Una radiografia di budella, una macedonia di miasmi, una collezione di frasi impronunciabili persino con se stessi. Nessuna di queste oscenità pigiate sui tasti troverebbe la strada per le corde vocali. Nessuno di quelli che per iscritto augurano dolori atroci alla Bonino e rimpiangono il mancato stupro delle cooperanti liberate avrebbe la forza di ripetere le sue bestialità davanti a un microfono o anche solo a uno specchio. La solitudine anonima della tastiera produce il microclima ideale per estrarre dalle viscere un orrore che forse neppure esiste. Non in una dimensione così allucinata, almeno. Per noi innamorati della parola scritta è una sconfitta sanguinosa che mette in crisi antiche certezze. Per la prima volta guardo il tasto «invio» del mio computer come un nemico.

teoria interessante...un mondo di troll...