Serie A: 31esima giornata

[NEMO]

Intendi la moda del denigrare gli italiani e l'Italia facendo finta di non esserlo? Si, è una moda molto attuale...

In Italia purtroppo ci sono nato, e non posso farci niente, ma non mi sento proprio un abitante di questo stato. Se non di alcuni cittadini, ma non certo della maggioranza. Basterebbe mettere fuori il naso dal nostro stato per capire quanto siamo maleducati, ridicoli, arroganti e con la dote innata di voler fregare il prossimo.
30 anni fa era quasi un bel paese, solo una parte, ma come il corpo che ha il piede in cancrena o lo cura, o lo taglia! Noi non abbiamo fatto niente di tutto questo ed ora i risultati sono tutto completamente infettato e morente.
Poi c'è una maggioranza della popolazione che chiude gli occhi e non vuol vedere ne sentire il puzzo di marcio…io non ci riesco.

si parlava di altre squadre... cosa c'entra...?
comunque, giusto per risponderti, io purtroppo sono italiano... non è che faccio finta di non esserlo... e proprio perchè lo sono me ne vergogno

Quoto purtroppo...

[emidio_speed]

So che direbbe

Suha

e - vedendo com'è finita - avrebbe poi detto:

belle hose...

[Fermissimo]

e - vedendo com'è finita - avrebbe poi detto:

belle hose...

Oppure...perdindirindina le abbiamo prese ni'mmuso

[emidio_speed]

intanto Zeman si dimette...
Povero Cagliari, è in caduta libera

[giorgiorox]

intanto Zeman si dimette...
Povero Cagliari, è in caduta libera

chi? l'uomo-retrocessione?

strano...


e pensa che questo articolo (del dicembre 2014) è già superato dalla realtà....

L’esonero di Zdenek Zeman dovrebbe essere ormai un non-notizia, perché è una sorta di déjà vu. Anche a Cagliari, seppure per poco, «non ha mangiato il panettone»: è stato cacciato dopo la recente crisi di gioco e risultati. Dall’inizio degli anni Duemila, il boemo colleziona esperienze negative: dalla breve parentesi con il Napoli (datata 2000) in poi ha subito altri quattro esoneri (Lecce, Stella Rossa, Roma e Cagliari), più una retrocessione in C1 (con l’Avellino nella stagione 2003/2004). Un cammino fallimentare che avrebbe portato qualsiasi altro tecnico alla disoccupazione perenne.

Eppure Zeman ha delle peculiarità che lo rendono sempre appetibile. In primo luogo è il simbolo di un calcio affascinante che cerca il successo attraverso lo spettacolo, attuando una severa disciplina sportiva. Sono ormai leggendari i suoi allenamenti durissimi, spesso indigesti ai grandi calciatori (per informazioni rivolgersi a De Rossi e Osvaldo).

La sua filosofia è un tema di discussione. «Per coprire il campo in modo razionale, il 4-3-3 è la miglior disposizione: è il modulo perfetto», ha sempre teorizzato l’allenatore cercando di smentire la tesi di chi lo ritiene troppo spregiudicato (e magari gli suggeriva qualche accorgimento tattico). Allora molti presidenti, l’ultimo in ordine cronologico è stato quello del Cagliari, Tommaso Giulini, subiscono il fascino di queste idee molto coraggiose. Infine, sia detto per inciso, Zeman è attento ai bilanci delle società, preferendo puntare sui giovani, che sono meno costosi e più disposti ad ascoltare i suoi dettami tattici. L’auspicio di chi ci scommette è che possa riproporre la Zemanlandia di Foggia, che negli anni Novanta ha incantato l’Italia.

Il boemo, insomma, rappresenta una promessa molto attraente con il mix tra la possibilità di bel gioco e di risparmio in termini economici. In aggiunta offre la garanzia di un’immagine pulita (la sua crociata contro il doping nel calcio è entrata nella storia) e di valorizzazione dei talenti più giovani.

Il guaio, però, è un altro: il perfetto 4-3-3 richiede un’esecuzione sempre perfetta degli interpreti in campo. Tale perfezione diventa una chimera durante il terribile “inverno zemaniano”, probabilmente a causa della durezza della sua preparazione atletica. Ogni squadra guidata dal tecnico boemo, infatti, subisce un calo pesantissimo tra novembre, dicembre e gennaio. Chi lo assume dovrebbe saperlo bene (forse a Cagliari avrebbero dovuto avvisare il presidente…), perché altrimenti si rischia la prematura rottura del rapporto.

Il meccanismo del 4-3-3 finisce così per incepparsi e, da integralista puro, Zeman prosegue lungo la sua rotta, senza alcuna modifica, sbattendo contro il muro di sconfitte disarmanti. I calciatori, in deficit di condizione fisica, non riescono a soddisfare le sue richieste.

Perciò, ogni volta che Zeman viene esonerato c’è una sensazione di perplessità inspiegabile, quel senso di “non so che” per un fatto che innesca domande sul senso più profondo della tattica nel Calcio.

C’è l’amara constatazione di filosofia calcistica che le perfette teorie possono rivelarsi pratiche inattuabili.

[emidio_speed]

personalmente preferisco Zeman come antijuventino piuttosto che come allenatore , ma il mio dispiacere non era per lui, ma per quello della squadra che - anche se non è quella per cui tifo - è cmq una squadra del Sud e la maggiore realtà calcistica della regione in cui vivo.

[Monacograu]

si parlava di altre squadre... cosa c'entra...?
comunque, giusto per risponderti, io purtroppo sono italiano... non è che faccio finta di non esserlo... e proprio perchè lo sono me ne vergogno

Come che c'entra...se leggi bene c'entra, c'entra...
Io invece non dico "purtroppo sono italiano" ne, tantomeno, me ne vergogno. Mi dispiaccio, questo sì, ed anche pesantamente, di tante cose che succedono, fatte dagli italiani residenti in italia, da italiani residenti all'estero, da stranieri residenti in italia e da stranieri residenti all'estero.
Questo sport che c'è sempre stato e che negli ultimi anni si è diffuso ulteriormente, che l'Italia e gli italiani sono cose di cui vergognarsi mentre ciò che accade all'estero è tutto fatto bene, non mi appartiene, sorry...

Scusate per l'OT, colpa mia!


Tornando in topic, non mi vergogno di essere romanista anche se disapprovo il comportamento di molti tifosi romanisti, ma non sono neanche juventino e, al contempo, disapprovo anche molti "tifosi" juventini.



Infine, una battuta su Campionato, Champions League e Coppa Italia: ma di che state parlando???????????? Ancora non vi siete accorti che questo è stato un anno sabatico e non si è giocato nulla di tutto cio????? ........

[Fermissimo]

A Pescara gli hanno mandato le maledizioni quando lasciò ed ad ogni suo fallimento da allora sui social è un continuo ricordargli che avrebbe dovuto continuare in A con la squadra che gli aveva permesso di rilanciarsi...peccato magari ora sarebbe ancora in A...

[armageddon]

In Italia purtroppo ci sono nato, e non posso farci niente, ma non mi sento proprio un abitante di questo stato. Se non di alcuni cittadini, ma non certo della maggioranza. Basterebbe mettere fuori il naso dal nostro stato per capire quanto siamo maleducati, ridicoli, arroganti e con la dote innata di voler fregare il prossimo.

30 anni fa era quasi un bel paese, solo una parte, ma come il corpo che ha il piede in cancrena o lo cura, o lo taglia! Noi non abbiamo fatto niente di tutto questo ed ora i risultati sono tutto completamente infettato e morente.
Poi c'è una maggioranza della popolazione che chiude gli occhi e non vuol vedere ne sentire il puzzo di marcio…io non ci riesco.



Quoto purtroppo...

chissà chi o cosa ti trattiene dall'abbandonare questa valle di lacrime ,o dimmerda se preferisci

[NEMO]

[COLOR="#FF0000"]

chissà chi o cosa ti trattiene dall'abbandonare questa valle di lacrime ,o dimmerda se preferisci

Che ho un lavoro che mi porta soldi, solo quello. Quando finirà andrò senza meno.


Inviato dal mio CULO utilizzando Tapatalk