.... altra brutta merda, stavolta italiana

[Lo scrofo]

... si spera ....

[marco72]

Comunque sono convinto che il nostro "sottocapo" quando varcherà la soglia del carcere, verrà messo sotto e conoscerà le "gioie" della penetrazione anale.
La legge delle carceri non perdona: violentatori e pedofili si cagano nelle mutande tutti i santi giorni.
Magra consolazione, ma almeno sappiamo che lui, in modo o nell'altro, pagherà un bel conticino.

non piu....purtroppo adesso ci sono le sezioni riservate x i crimini a sfondo sessuale.son sempre separati dai detenuti comuni anche all'aria e al pasto.
però chissà. ....una porta puo restare aperta x sbaglio

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[dan64]

Ormai vestire una Divisa non e piu un Onore......

Vestire una divisa dovrebbe essere un onore non concesso a cani e porci, è diverso.
C'è tanta brava gente che la indossa facendogli onore col suo operato, anche se a volte è costretta dallo Stato stesso ad operare senza le condizioni ottimali e con a fianco colleghi che guardano solo allo stipendio.

[marco72]

begli esmpi cmq arrivano untimamente....

parolisi

la vicenda torbida dei 2 marò

adesso il marinaretto arrapato ..... annnamo bene!!!

[paper]

Questa non la sapevo. Se è vera rivela da quale ámbito culturale escono quelli che approfittano di un tesserino per intimorire e violentare le ragazzine.

Poco di buono

03/07/2015
MASSIMO GRAMELLINI

A Prati, quartiere del centro di Roma, una ragazzina viene trascinata in un parco e stuprata da un uomo di trent’anni. Immediata sul web si scatena la caccia al nero, all’immigrato, al rom, al sindaco Marino che li lascia andare in giro tutti e tre indisturbati a violentare le nostre donne. Ma appena irrompe la notizia che lo stupratore presunto è un italiano purosangue, per di più militare al servizio della sacra Patria, l’esecrazione della Rete dimentica immediatamente il carnefice e sterza sul vestito corto della vittima (a luglio di solito si indossano gonnelloni di lana) e sui genitori depravati che le permettono di rimanere in strada oltre la mezzanotte a differenza di Cenerentola. Gli stessi fini pensatori che sarebbero stati disposti a incendiare un campo rom per vendicare la ragazza offesa da uno di «quelli», indirizzano adesso i loro miasmi contro la scostumata.

Cambiano gli strumenti per diffonderlo, ma il pensiero di queste minoranze rumorose non è molto dissimile da quello che doveva animare i loro progenitori nelle caverne: se l’aggressore non appartiene a un’altra tribù, allora è lei che dev’essere una poco di buono. Il problema è che le caverne erano spazi ristretti, mentre questi trogloditi da tastiera rivolgono i loro rutti potenzialmente al mondo intero. Rimedi? Parlarne e scriverne fino alla noia. Le parole sono lente, ma contagiose. Attecchiscono un po’ alla volta e però dappertutto, persino nelle caverne della modernità.

[marco72]

che schifo.....spero che in gabbia lo sodomizzino 3 volte al di.

[rjng]

Mah..In Italia come già giustamente osservato verrà tenuto lontano dei comuni delinquenti,in ogni caso è deprimente pensare che la legge del carcere possa vendicare un diritto leso,una ragzzina devastata da un atto bestiale mentre la legge consentirà a questo signore di poter tornare in libertà entro pochi anni,forse meno. Per chi stupra non dovrebbe esser concesso nessuna attenuante ne patteggiamento e dovrebbe passare in carcere il massimo della pena. Ecco..questo lo giudicherei molto civile.

[Grugno]

Questa non la sapevo. Se è vera rivela da quale ámbito culturale escono quelli che approfittano di un tesserino per intimorire e violentare le ragazzine.

Poco di buono

03/07/2015
MASSIMO GRAMELLINI

A Prati, quartiere del centro di Roma, una ragazzina viene trascinata in un parco e stuprata da un uomo di trent’anni. Immediata sul web si scatena la caccia al nero, all’immigrato, al rom, al sindaco Marino che li lascia andare in giro tutti e tre indisturbati a violentare le nostre donne. Ma appena irrompe la notizia che lo stupratore presunto è un italiano purosangue, per di più militare al servizio della sacra Patria, l’esecrazione della Rete dimentica immediatamente il carnefice e sterza sul vestito corto della vittima (a luglio di solito si indossano gonnelloni di lana) e sui genitori depravati che le permettono di rimanere in strada oltre la mezzanotte a differenza di Cenerentola. Gli stessi fini pensatori che sarebbero stati disposti a incendiare un campo rom per vendicare la ragazza offesa da uno di «quelli», indirizzano adesso i loro miasmi contro la scostumata.

Cambiano gli strumenti per diffonderlo, ma il pensiero di queste minoranze rumorose non è molto dissimile da quello che doveva animare i loro progenitori nelle caverne: se l’aggressore non appartiene a un’altra tribù, allora è lei che dev’essere una poco di buono. Il problema è che le caverne erano spazi ristretti, mentre questi trogloditi da tastiera rivolgono i loro rutti potenzialmente al mondo intero. Rimedi? Parlarne e scriverne fino alla noia. Le parole sono lente, ma contagiose. Attecchiscono un po’ alla volta e però dappertutto, persino nelle caverne della modernità.

Neanche io la sapevo. Se è falsa che rivela?

[Igor_675]

Comunque sono convinto che il nostro "sottocapo" quando varcherà la soglia del carcere, verrà messo sotto e conoscerà le "gioie" della penetrazione anale.
La legge delle carceri non perdona: violentatori e pedofili si cagano nelle mutande tutti i santi giorni.
Magra consolazione, ma almeno sappiamo che lui, in modo o nell'altro, pagherà un bel conticino.

mi sa che nella peggiore delle ipotesi finisca in un carcere militare... quindi lontano dai "comuni" delinquenti...

[paper]

Neanche io la sapevo. Se è falsa che rivela?

Difficile che sia falsa se viene pubblicata dal vicedirettore in prima pagina...