
Originariamente Scritto da
marmass
In base alla mia esperienza diretta, fine '80 primi '90 (Vedi avatar, era il mio mezzo di locomozione sul posto):
Nei limiti delle possibilità di ciascuno la cura della persona e dei propri scarsi beni erano basilari
Il disinteresse per i beni della collettività altrettanto
Individualismo spinto all'estremo, la vita è dura non c'è spazio per la solidarietà
Persone di altra cultura o provenienza suscitavano solo curiosità o, al massimo, interesse speculativo (qualche ragazza "facile" nelle grandi città), per il resto lo straniero occidentale era un ignorante di dubbia onestà e nessuna affidabilità, ci chiamavano naso di porco
Se un giovane riusciva, con la tutela e la garanzia economica di un'azienda straniera, ad ottenere visto e passaporto per studiare all'estero, la sua ambizione al termine era rientrare in Cina: privilegiato a casa sua invece di essere qualunque altrove
I cinesi che vedo in Italia oggi sono i ragazzini di allora, capisco perché non hanno interesse ad integrarsi: sono semplicemente razzisti