Non ricordo il prezzo della Speed R 2012 con i cerchi forgiati ma ricordo che nel 2013 sono stati tolti proprio per far scendere il prezzo e rendere la moto più accessibile.....
Trovato su Fedrotriple, 14.495 sei anni fa, mica poco!
"Prova Triumph Speed Triple R
Costa 14.495 euro chiavi in mano la Speed "definitiva", ideale per divertirsi su strada ma pronta a scendere in pista senza modifiche. Per chi vuole di più c'è la versione di lancio, ancora più ricca di accessori. Da fine febbraio in tutte le concessionarie Triumph
Sgombriamo subito il campo da ogni possibile equivoco: la Speed Triple R va forte tra i cordoli ma non è nata per la pista. È vero, l’abbiamo provata a Jerez, su uno dei circuiti più impegnativi e veloci del Mondiale MotoGP, ma questa tre cilindri è stata ideata e progettata soprattutto per offrire una sontuosa esperienza di guida stradale. Senza timori reverenziali rispetto a nessuna delle concorrenti più quotate, europee o giapponesi che siano. E così, se la Speed standard può forse pagare pegno quanto a componentistica rispetto a modelli come la MV Agusta Brutale e l’Aprilia Tuono, la R se la gioca sullo stesso piano. Questa prima presa di contatto, in realtà un sontuoso assaggio, è servita per comprendere bene, molto bene, a chi è dedicata e cosa può offrire questa brillante tre cilindri.
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Triumph Speed Triple R: il progetto vede la luce parecchio tempo fa, nel 2007, insieme a quello del modello base. La R, quindi, non è stata affatto frutto di improvvisazione, né è stata collocata in listino per vendere qualche esemplare di tricilindrica in più. Al contrario, lo sviluppo e la definizione dei contenuti tecnici è andata di pari passo con la Speed. Del 2009 è l’effettivo inizio del lavoro, che aveva l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’immagine della marca e nello specifico di questo modello. Componentistica e dinamica di guida: su questi fronti si è concentrata l’attenzione del team di Triumph.
E a testimoniare quanto i due ambiti siano strettamente interconnessi basti evidenziare il montaggio sulla R di cerchi forgiati e lavorati alle macchine utensili: componenti, cioè, che non sono soltanto molto più belli degli originali, bensì soprattutto più leggeri, a beneficio della rapidità nei cambi di direzione. Sostanza, dunque, a partire dai cerchi. Sostanza anche per quanto riguarda le unità ammortizzanti, entrambe di provenienza Ohlins: anche qui non si tratta di un semplice trapianto, ma di un adattamento che ha richiesto molti test e il lavoro congiunto dei tecnici inglesi e svedesi. L’accoppiata scelta per la R è tra la forcella con cartuccia Nix30 e pompanti di larga sezione (30 mm), e il monoammortizzatore TTX36 da 136 mm di escursione.
Torniamo ai cerchi: in lega di alluminio, forgiati e lavorati, vantano uno spessore molto ridotto: in sezione, quello posteriore fa segnare soltanto 2,5 mm invece dei 4 del tradizionale cerchio realizzato per fusione. Secondo Triumph hanno permesso un risparmio di peso di complessivi 1,7 kg (0,7 anteriore, 1 kg posteriore), con la riduzione delle forze d’inerzia rispettivamente del 16% e del 25% sui due assi. Intervento strettamente funzionale riguarda la progettazione del cambio, con l’obiettivo di migliorarne l’efficacia soprattutto nell’impiego sportivo: sono gli ingranaggi a essere stati ridisegnati, uno per uno.
La coppia di pinze monoblocco Brembo azionate da una pompa radiale completa il quadro d’eccellenza che caratterizza la R e la distingue dalla versione con allestimento base. L’attenzione all’estetica emerge, infine, dal montaggio di serie di numerose parti in fibra di carbonio, che Triumph acquista dal medesimo fornitore di Lamborghini e Audi: sezione laterale del parafango anteriore, coperchio del serbatoio e paratie del radiatore sono realizzati con grande cura, ben verniciati e ottimamente rifiniti.
In sintesi, cosa distingue la R? Forcella e mono Ohlins, innanzitutto; i cerchi forgiati, le pinze monoblocco Brembo, il nuovo cambio, il manubrio nero con grafica dedicata, il riser in un solo pezzo, la componentistica in fibra di carbonio. A prima vista si notano anche il telaietto reggisella rosso e il filetto di decorazione dei cerchi, nello stesso colore. La grafica delle decal, ovviamente, è specifica, come del resto un altro plus molto interessante: gli pneumatici Pirelli Supercorsa SP di primo equipaggiamento, una scelta che non lascia dubbi sulla vocazione della R e, come vedremo, la esalta nella guida.
Conviene, dunque, spendere alcune migliaia di euro in più per acquistare la R? Facciamo un rapido conto: il prezzo della versione senza ABS è di 14.495 euro chiavi in mano; con 600 euro in più si porta a casa la versione con antibloccaggio dei freni, disinseribile. La Speed Triple costa 11.687, quindi bisogna sborsare circa 2.800 euro in più. Per avere cosa? Anche in questo caso basta un semplice calcolo, relativo al prezzo delle componenti che differenziano la R: i cerchi hanno un prezzo di mercato di circa 1.800 euro, le pinze di 840, la forcella 2.400, il mono 1.200; gli accessori originali Triumph in fibra di carbonio valgono 600 euro, per un totale di 6.840 euro.
L’importo di 4.000 euro è il cosiddetto “vantaggio cliente”, cioè il risparmio che si ottiene acquistando la moto completa invece che effettuando l’aggiornamento del modello base, che peraltro non potrebbe estendersi a componenti fondamentali come il cambio, rinnovato in profondità proprio per la R. Segnaliamo che gli aggiornamenti al cambio saranno estesi a tutti i motori 1050 cc: Speed Triple, Tiger SE e Sprint GT.
Non finisce qui: le moto che abbiamo provato a Jerez erano allestite con altri accessori originali, che fanno parte di una versione “lancio” disponibile nel primo periodo di commercializzazione, cioè dalla fine di febbraio: cupolino (237 euro, puntale (253), sella in gel (218), gruppo ottico posteriore chiaro (73), sensore di pressione pneumatici (174). Il prezzo di questa versione è di 15.806 euro, 801 in più della Speed R con ABS, ma a fronte di ulteriori accessori montati per un controvalore di più di 1.000 euro."![]()





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