
Originariamente Scritto da
_sabba_
Rispondo in orario da operaio.
I miei dubbi non sono legati alle capacità delle persone, bensì al complesso burocratico che permette certe cifre nel settore pubblico, non eguagliate nel settore privato.
I dirigenti che hanno le pensioni più alte sono quasi tutti ex Telecom, e non mi pare che ce ne sia stato uno così “stellare” da stravolgere la società.
Anzi, le cronache riportano dei grossi buchi durante gli anni ‘90 e agli inizi degli anni 2000, quando comandavano i pensionati “dorati” di cui sopra.
Questo è solo un esempio della ingiustizia e dell’”equilibrio” che vige nel nostro paese in fatto di pensioni.
I pensionati d’oro hanno i diritti acquisiti, intoccabili e guai a parlarne, mentre i poveri pirla come me, solo per il fatto di essere “normali”, devono essere tartassati, vessati, presi per i fondelli e, soprattutto, veder negli anni cancellati i propri diritti sempre e solo a favore dei soliti intoccabili.
Parliamo anche di chi prende più pensioni, ad esempio Prodi (in arte DefaultMan, specie perché tutto ciò che ha toccato è andato in fallimento).
Uno può essere anche il più bravo del mondo, ma dovrebbe avere una pensione sola (magari lauta se davvero meritata), ma una sola.
E invece, nonostante i default o le malefatte, molti ne prendono più di una.
Beh, io ho fatto tre lavori e dovrebbero darmene tre, stando alle “regole”.
E invece sarò fortunato se riuscirò a prendere qualche briciola dopo 44 anni di versamenti.
Alcune regole di buon senso, applicate al mondo pensionistico, potrebbero risollevare il morale e lo spirito degli italiani.
1) una pensione sola, a prescindere dagli incarichi
2) un tetto massimo alla pensione, a prescindere dal pubblico o dal privato
3) 41 anni di contributi, con un minimo di età di 59 anni
4) quota 100, ma variabile partendo da 41-59 (per cui 40-60, 39-61, 38-62, 37-63, 36-64, 35-65)
5) impedire ai pensionati di iniziare di nuovo a lavorare dopo aver percepito la pensione (largo ai giovani)
Ci sono tanti calcoli che dicono che non bastano i primi due punti per compensare il terzo e il quarto.
In realtà bastano e avanzano, perché i calcoli si basano sempre sui diritti acquisiti (e intoccabili), per cui in realtà le loro pensioni vengono solo “sfiorate”.
Io introdurrei tagli consistenti, da riportare i valori delle pensioni più alte a livello di quelle della tanto amata Germania, tanto per fare un esempio.
La Merkel come esempio per tutto, non solo per vessare i poveri cristi.
Giustizia
