Stai parlando di te, vero ?!?
quindi: avete rotto il caxxo e il tipo si è dimesso. OK (il che non significa affatto che sia colpevole, ma so che questo concetto è troppo raffinato)
l'azienda invece sta ancora nel progetto, che altrimenti, essendo chiuso, salterebbe in toto, a quanto nella mia profonda ignoranza ne so
l'azienda in questione rappresenta uno dei migliori partner, se non il migliore, possibili per l'università di padova
io davvero non vi capisco...continuate a gridare al lupo , ai conflirtti di interesse, ovviamente tacendo su quelli che fanno magari comodo e a casa nostra (santanchè e crosetto, per esempio), individuando il nemico, che poi non so nemico di cosa...quelli sono soldi che senza quel progetto non avremmo preso, e probabilmente senza quell'azienda il progetto non si sarebbe potuto chiudere nei tempi...poi parlate di invidia sociale
capisco che il piccione si aggiri impettito sulla scacchiera, e che vuoi che gli dica ?
BRAVO
Le dimissioni del marito dal comitato di sorveglianza possono essere lette come una scelta di opportunità, ma in termini di sostanza contano poco: non implicano che l’azienda Orgenesis sia fuori dal progetto, né che von der Leyen (Heiko) sia fuori dall’azienda.
e vorrei vedere
Anzi, visto che ora il comitato di sorveglianza ha 16 membri invece dei 17 previsti, non è da escludere che il nuovo nome non arrivi da Orgenesis stessa.
mi sembrerebbe abbastanza logico
L’azienda «biotecnologica globale che opera per sbloccare il potenziale delle terapie cellulari e geniche», come da sua definizione, ha il quartier generale nel Maryland, negli Stati Uniti, ma ha già una presenza italiana.
e questo mi pare abbastanza normale, se non richiesto, in progetti finanziati in questo modo...
Risale a fine marzo 2021 l’annuncio di un accordo di collaborazione con l’ospedale Bambino Gesù di Roma per lo sviluppo di un centro per la terapia cellulare e genica.
Cosa ci fa una «azienda globale» dentro un progetto finanziato col Pnrr?
ma che domanda del caxxo ....mi piacerebbe sapere chi scrive ste cose«Il requisito è che le aziende abbiano una sede operativa italiana», risponde Rizzuto; e a quanto pare Orgenesis, come pure Pfizer, ha questo requisito.
ma no....
Ed è proprio il gancio
(gancio, per persone normali e meno portate a scrivere cazzate , si chiama progetto di sviluppo complesso e pluriennale ovviamente)con il Bambino Gesù che porta l’azienda per la quale lavora il marito di von der Leyen dentro il contenitore di Padova.
Per la precisione, Orgenesis è coinvolta nello “spoke 10” delle terapie geniche
per gli ommini della strada, ciascuno stream di progetto viene suddiviso in diversi spoke, ognuno dei quali ha un compito definito descritto e finito all'interno del progetto – lo hub scientifico si sviluppa in varie diramazioni – che ha tra i referenti scientifici competenti Franco Locatelli, direttore del dipartimento di oncoematologia pediatrica del Bambino Gesù, nonché presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Comitato tecnico scientifico.
ahhhhhhhhh, ecco altro nome pruriginoso....chissà cosa c'è dietro, e chissà perchè qualcuno dell'istituto superiore di sanità si occupa di questo progetto...mah
UN POLO D’ATTRAZIONE
Resta da spiegare in cosa consiste il progetto e perché ha attirato i colossi farmaceutici oltre che Orgenesis.
invento: perchè magari non è un progetto del caxxo, volesse iddio, e perchè magari il network di ricercatori coinvolti può essere interessante per le multinazionali, che fanno progetti del genere in tutto il mondo, e per fortuna lo vogliono fare, sperando che non gli rompano troppo i coglioni, a proposito di essere attrattivi...ah, gli investimenti in ricerca in italia provenienti dall'estero sono in forte calo, mentre quelli italiani...pure...ma noi occupiamoci di portare l'uso del contante a 10mila euro...
Il punto dirimente non sono tanto i finanziamenti pubblici diretti: spiega il presidente che «alle compagnie private vanno solo quattro dei 320 milioni» di fondi pubblici, e a Orgenesis nello specifico «va un millesimo, visto che riceve 380mila euro, e deve peraltro versarne 250mila come contributo per essere parte della fondazione».
e qui, siccome non capirai un caxxo, già mi immagino che elucubrerai di qualcosa di non chiaro...buon viaggio
Il vero investimento è stare dentro un processo di ricerca e sviluppo finanziato con fondi pubblici, ma che è proiettato verso i farmaci del futuro.
MA NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, INCREDIBBOLEEEEEE
Gli “spoke”, le diramazioni del centro, lavorano su malattie genetiche, neurodegenerative (alzheimer, parkinson), metaboliche e cardiovascolari (come il diabete), infiammatorie e infettive (il Covid ha mostrato quanto questo ramo possa essere cruciale).
tutta roba che a te non te ne frega un caxxo, perchè riguarda persone che hanno patologie, quelle ovviamente, e che quindi non meritano che l'uomo si metta di traverso alla volontà di Dio, della Natura...fai un po' te...
L’obiettivo del centro per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia rna è «prendere una conoscenza scientifica consolidata e farla diventare un nuovo progetto di farmaco», come dice il presidente stesso.
immagino che per chi impegna il suo intelletto a fottere autoradio, prima, e a fottere il prossimo dopo, questa appaia come una fumosa perdita di tempo...capisco
I farmaci del futuro saranno sempre più mirati, di conseguenza si rivolgeranno a gruppi di pazienti sempre più piccoli, e perciò il processo diventa più costoso.
si chiama medicina di precisione, e lo dico conscio che in certi cervelli il concetto possa oscillare dalla irrefrenabile ilarità fino al capogiro con espressione mutuata da uno dei vostri guru, tale montesano, quando diceva...."chevvordì?!?"
Lo hub che ha il suo perno a Padova inizia i lavori con fondi pubblici e con le eccellenze della ricerca italiana: ci sono 25 enti pubblici del sistema universitario, centinaia di ricercatori; partecipano sette istituti italiani di tecnologia; partecipano anche Humanitas, San Raffaele, Bambino Gesù, fondazione Telethon.
Ma ci sono anche una grande banca, Intesa San Paolo, e sedici aziende. Perché AstraZeneca, BioNTech, Pfizer, Orgenesis oltre che aziende della farmaceutica italiana sono dentro?
ma allora quello che scrive, non capisce quello che scrive
Lo schema, già visto coi vaccini anti covid in sede europea, è stato il finanziamento pubblico – anche dell’Ue – alla ricerca e allo sviluppo, ma poi un acquisto dei farmaci gestito “senza sconti” dal pubblico. Chi blinderà le conquiste del centro, e come?
ahhhhhhhhhhh, ecco svelato l'arcano....diciamo che la questione è molto diversa, e che le proprietà intellettuali di questi progetti sono ben definite dall'inizio, ma direi anche che il ragionamento, se così si può chiamare, è fatto da un pirla per un pubblico di pirla
QUAL È IL PIANO?
Il primo novembre lo hub inizia le sue attività eppure questo fronte resta scoperto. Anche se formalmente gli enti pubblici sono la maggioranza sui 49 enti coinvolti, i privati fanno parte sia della fondazione, che del comitato di gestione e di quello di sorveglianza (dal quale si è ora dimesso von der Leyen).
Attualmente allo hub arrivano 320 milioni di contributo dal ministero dell’università e ricerca (la missione del Pnrr è quella relativa a istruzione e ricerca, appunto) e meno di nove milioni di cofinanziamento privato.
Una volta che si sarà arrivati a due passi dal prototipo di farmaco, fare il passo finale «sarà compito delle spin off che nasceranno o delle licenze che saranno date a chi acquisisce la nuova proprietà intellettuale», spiega Rizzuto.
eh certo...e direi che 320 milioni, pur non sapendo da dove partono (e il know how di partenza conta, anche nella distribuzione di ruoli e responsabilità, come anche un piciu come te potrà, forse, ma forse comprendere), mi sembrano pure pochini, e che farmaci in quegli ambiti che funzionassero, una volta pronto il dossier, potrebbero valere miliardi, ma una volta finito il dossier, e la strada è lunga, ma lunga, e, aggiungo, partendo da risultati di fase 1 o meglio ancora da screening computerizzati, la quota di progetti che arriva al dossier è di meno di uno su 10...e nel frattempo hai voglia i 320 milioni che spendi...
E chi la acquisirà? «Sicuramente chi la ha generata, ma quello che dobbiamo ancora disegnare è come il centro che si è costituito ne avrà uno spicchio in modo da poter reinvestire». Insomma, di certo ci sono i fondi pubblici per la ricerca e lo sviluppo; ma sui farmaci del futuro, c’è ancora molto da definire. Perciò Big Pharma guarda a Padova con molta attenzione.
insomma: è un'inculata o è un affare...ma chi scrive è crozza? è un comico?
cip cip
p.s. occupati di commissioni bancomat che ti viene meglio...ed è tutto dire
non sai di che stai parlando, ma hai una scusante, anche se minima, nemmeno quello che ha scritto l'articolo dal quale ti sei abbeverato
continua a fare il commerciante, a cercare di evadere il fisco, a girare in bici appena puoi, e lascia ste cose ai grandi, dai
dai che fin qui ti è andata bene così, e ti auguro, di cuore, che continui...
p.s. quel tipo di medicina già si utilizza in oncologia, e non si fanno riunioni di condominio, ma screening ematochimici per individuare se e quanto il paziente x risponde a quel tipo di farmaco(ha probabilità di rispondere, meglio), ma tu, e diciamola tutta come va detta, che cazzo ne sai!?!
quindi evita di parlarne, che fai più bella figura, anche se ormai direi che c'è poco da salvaguardare
ciao
Originariamente Scritto da ABCDEF
Stai parlando di te, vero ?!?
