Torino, primo trapianto senza trasfusioni - Corriere della Sera
TORINO - Un trapianto di polmone senza trasfusioni di sangue.
L'INTERVENTO - Riuscire a sostituirlo senza trasfusioni è quindi particolarmente arduo. Il chirurgo ha operato cercando di prevenire anche la più piccola perdita di sangue e la bravura degli anestesisti ha evitato cali di pressione improvvisi, di fronte ai quali la trasfusione è l'unica strada percorribile per evitare la morte.
GRAVE ANEMIA - «Ed è stato proprio questo secondo punto - aggiunge il professore - a crearci ulteriori problemi. Dopo l'intervento la paziente si è anemizzata gravemente.
Circa un paio di settimane più tardi, ormai era fuori dalla rianimazione, le mancate trasfusioni e i farmaci immunosoppressori l'hanno portata a ritrovarsi con la metà dei globuli rossi normalmente presenti nell'organismo umano. Il pericolo era elevatissimo. L'abbiamo affrontato con una terapia basata sui fattori di crescita dei globuli rossi, che stimolano il midollo a produrli. La terapia ha avuto successo e la paziente, dimessa da poco, è ora in buone condizioni di salute».
Io adesso mi chiedo... quanto è giusto.. rischiare la vita di una persona... rischiare di mandare in malore un organo donato... per un credo personale?