Visualizza Versione Completa : Contratto di lavoro con patto di non concorrenza
Ciao a tutti,
Nel mio contratto di lavoro vi è una clausola chiamata "Patto di non concorrenza" la quale mi impedisce di lavorare in un'azienda concorrente per un certo periodo di tempo dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
C'è qualcuno qui nel forum che ha avuto esperienza diretta in tale questione che ha voglia di darmi una mano? Vorrei innanzitutto capire se la clausola è valida, e in che modo gestire la cosa nell'eventualità dovessi cambiare azienda.
Grazie anticipatamente
Non penso sia valida in quanto discriminatoria. (Detto da ignorante )
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Angelik57
25/05/2014, 19:05
Nelle aziende ad alto contenuto scientifico/tecnologico credo che sia ammessa, al momento dell'assunzione.
manu for rent
25/05/2014, 19:09
ma sti cazzi, la non concorrenza va pagata
Grazie alle mie ricerche posso affermare che il patto prevede le condizioni minime per essere considerato valido (durata, territorialità, e corrispettivo previsto per il lavoratore ), tuttavia, non essendo un legale, non capisco se tale patto non è affetto da qualche vizio di forma.
Non credo si riferisca ad un'azienda concorrente, cioè se lavori per la Triumph poi per x mesi non dovresti poter lavorare in Yamaha ?
in realtà il vincolo è relativo a quella specifica attività che svolgi nel tuo lavoro ed è quella che possono vincolarti, però se vai a lavorare
successivamente per una azienda che è concorrente alla tua attuale lo puoi fare tranquillamente in altre mansioni.
io per esempio sono informatico, se lavoro in Telecom in un settore dove partecipano 5 aziende diverse, se una delle altre aziende mi
offre di pagarmi di più per fare lo stesso lavoro, allora si che se c'era il vincolo non lo potevo fare ..
Anche io sono un informatico, tuttavia sono specializzato in sicurezza informatica. Il problema è proprio questo: essendo un lavoratore con conoscenze specifiche non posso "riciclarmi" lavorando in altri ruoli nelle potenziali aziende concorrenti.
Non credo si riferisca ad un'azienda concorrente, cioè se lavori per la Triumph poi per x mesi non dovresti poter lavorare in Yamaha ?
in realtà il vincolo è relativo a quella specifica attività che svolgi nel tuo lavoro ed è quella che possono vincolarti, però se vai a lavorare
successivamente per una azienda che è concorrente alla tua attuale lo puoi fare tranquillamente in altre mansioni.
io per esempio sono informatico, se lavoro in Telecom in un settore dove partecipano 5 aziende diverse, se una delle altre aziende mi
offre di pagarmi di più per fare lo stesso lavoro, allora si che se c'era il vincolo non lo potevo fare ..
Quì ma sembra che ci sia scritto tutto:
Patto di non concorrenza (ordinamento civile italiano) - Wikipedia (http://it.m.wikipedia.org/wiki/Patto_di_non_concorrenza_(ordinamento_civile_italiano))
Nelle aziende ad alto contenuto scientifico/tecnologico credo che sia ammessa, al momento dell'assunzione.
non son sicuro, ma mi sembra che questa clausola era anche nel mio contratto di lavoro " in Telecom Italia "
Scusami se vado giù molto diretto ma quando sei stato assunto hai letto tutto e capito cosa stavi firmando?:blink:
Giusto che ti ponga delle domande su punti che non ti sono chiari, ma dovevi fartele prima.
non ho mai sentito una cosa del genere
macheamico6
25/05/2014, 23:40
non ho mai sentito una cosa del genere
ma come no.
tu ad esempio che stai nei CC mica potresti andare nella Polizia :biggrin3:
Rebel County
26/05/2014, 00:06
Esiste in molti contratti come clausola integrativa,qui da me è su quasi tutti i contratti, non rispettarla equivale al suicidio economico
Ma andare da un Sindacato.....
Diabolico_Vendicatore
26/05/2014, 07:16
è una cosa tipica delle aziende che si basano sul know how del capitale umano. di solito però è remunerata (es. i compensi milionari dei top managers :sick: quando si dimettono sono in larga parte un risarcimento per l'adesione a quella clausola...); per noi comuni mortali, invece il discorso è invertito: "prova a farlo e ti faccio nero!" :ph34r:
streetTux
26/05/2014, 07:19
Conosco questa clausola.. chiaramente tu firmando il contratto l'hai accettata e ad essa devi attenerti..
calm-power
26/05/2014, 08:21
purchè sia pagata, è validissima!
TrealTruc
26/05/2014, 08:31
In un precedente contratto avevo anche io questa clausola per un periodo di un anno. Poi esiste lo stesso accordo tra fornitore e cliente e tra alcune ditte dello stesso settore ma non sempre si sa. 2 mesi fa mia moglie ha ricevuto l'offerta di assunzione da parte di una multinazionale, cliente della sua ditta. Nel contratto tra fornitore e cliente è presente una penale da 90.000 euro annui fino al 2016 (quindi 270.000 euro) se il cliente assume un dipendente del fornitore. Sindacati e studio legale della multinazionale hanno confermato che purtroppo era tutto valido.
Dopo 2 mesi le 2 ditte hanno trovato un accordo (nuovi progetti per il fornitore) e mia moglie venerdì ha potuto dare le dimissioni. E' stato un vero patimento!!
Esiste anche nel nostro settore (Impianti meccanici). viene indicata in (quasi) tutti i contratti.
E' ovviamente remunerata, però spesso lo si fa DOPO aver stabilito il compenso e SOPRATUTTO REISERENDOLA all'interno della cifra stabilita: mi spiego meglio: se ti accordi per 1000 euro/mese poi nel contratto ti trovi 800 euro + 200 di patto di non concorrenza.
E' validissima (mia moglie è avvocato e gliel'ho fatta studiare..) però ci possono essere dei vizi: ad esempio una azienda aveva indicato una decina o più di possibili concorrenti, per cui troppo lesiva per io dipendente...
Esistono anche degli escamotage: c'è chi si è fatto assumere da una azienda "amica" o partner della nuova azienda per il periodo di durata del patto di non concorrenza, però ha sempre lavorato nella nuova azienda concorrente... un po' rischioso...
Esistono anche degli escamotage: c'è chi si è fatto assumere da una azienda "amica" o partner della nuova azienda per il periodo di durata del patto di non concorrenza, però ha sempre lavorato nella nuova azienda concorrente... un po' rischioso...
Un pò rischioso, ma sei inattaccabile.
Erikuccia
26/05/2014, 14:13
Dalla mia esperienza (anni fa ero stata assunta anche io con un patto di non concorrenza), per essere valida deve avere un limite temporale, un limite geografico, una citazione relativa alle mansioni ed un compenso adeguato extra per chi vi deve sottostare.
Poi non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa.
SirJardel
26/05/2014, 14:28
Dalla mia esperienza (anni fa ero stata assunta anche io con un patto di non concorrenza), per essere valida deve avere un limite temporale, un limite geografico, una citazione relativa alle mansioni ed un compenso adeguato extra per chi vi deve sottostare.
Poi non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa.
Sottoscrivo..
è ampiamente utilizzata nelle ditte di alto livello tecnologico.
Come sopra descritto deve essere specificata: durata (dalle mie parti si arriva anche a 2 anni!), zona geografica.
Per i compensi extra siamo sempre lì...fatta la legge trovato l'inganno..
Rebel County
26/05/2014, 14:40
Dalla mia esperienza (anni fa ero stata assunta anche io con un patto di non concorrenza), per essere valida deve avere un limite temporale, un limite geografico, una citazione relativa alle mansioni ed un compenso adeguato extra per chi vi deve sottostare.
Poi non so se nel frattempo sia cambiato qualcosa.
io sul mio contratto ho sia il limite geografico che temporale
macheamico6
26/05/2014, 16:25
Nell'ultimo rinnovo del contratto mio hanno previsto un premio per l'azienda che mi volesse portare via :blink:
orsopazzo75
27/05/2014, 15:31
Per il patto di non concorrenza devono vale queste condizioni:
La giurisprudenza riconosce a tutte le categorie di lavoratori alcuni diritti minimi, che la clausola di non concorrenza deve rispettare a pena di inefficacia:
obbligo della forma scritta;
durata massima non superiore a quella prevista per legge (5 anni per i dirigenti e 3 anni per le altre categorie);
limitazione di luogo, tempo e oggetto non esclusive;
l'onerosità del contratto: il datore deve corrispondere una maggiorazione percentuale della retribuzione, evidenziate a parte nel contratto di assunzione, per tutta la durata del rapporto di lavoro, proporzionale alla durata, estensione territoriale e di oggetto dell'obbligo di non concorrenza. La contrattazione collettiva in questo senso non provvede a individuare dei massimali e dei parametri di valutazione di dette indennità, uniformi a livello nazionale;
Se una di queste manca, il patto di non concorrenza non è valido. Ancora aggiungo che il patto di non concorrenza prevede che sia corrisposta un'indennità congrua. De tipo che se ti hanno dato pochi soldi, anche in questo caso non è valido. Nel tuo contratto deve essere ben specificato luogo dove vale questo patto (per esempio solo nella tua regione, in italia, in europa, etcc) e per ogni luogo il corrispettivo di soldi che ti devono dare aumenta.
Anche il tempo deve essere definito , 3 anni per i dipendenti, 5 anni per i dirigenti a termini di legge.
Per avere maggiori chiarimenti dovresti portare il tuo contratto ad un avvocato esperto di diritto del lavoro e verificare con lui l'intera questione.
Ciao a tutti,
Nel mio contratto di lavoro vi è una clausola chiamata "Patto di non concorrenza" la quale mi impedisce di lavorare in un'azienda concorrente per un certo periodo di tempo dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
C'è qualcuno qui nel forum che ha avuto esperienza diretta in tale questione che ha voglia di darmi una mano? Vorrei innanzitutto capire se la clausola è valida, e in che modo gestire la cosa nell'eventualità dovessi cambiare azienda.
Grazie anticipatamente
alexanderit
27/05/2014, 16:07
ma sti cazzi, la non concorrenza va pagata
vero! effettivamente deve essere pagata; deve esserci una voce esplicita nelle componenti della retribuzione e deve essere congrua ...
ovvero deve esserci una correlazione fra il periodo chiamiamolo di carenza (1 o più anni tendenzialmente max 2 o 3), l'eventuale ampiezza della zona prevista dal patto e l'importo all'uopo corrisposto
esempio: se tu vendi gelati a firenze ed il patto prevede firenze l'importo sarà x, se prevede la toscana sarà x +, se prevede l'italia sarà x + + e così via ma per darti un'idea su una retribuzione netta di 2000 € dovrebbe essere minimo minimo 200 € per essere significativo;
ma qualunque consulente del lavoro potrà essere decisamente più preciso (io parlo solo per esperienza personale)
Nel mio contratto c'è:
1)La durata (6 mesi)
2)Limite geografico (non posso lavorare per aziende concorrenti presenti nelle regioni del Lazio e della Lombardia)
3)Limite in oggetto (praticamente non posso esercitare la mia professione nelle regioni al punto 2)
4)Corrispettivo: non c'è una percentuale sulla retribuzione. C'è solo un importo complessivo da erogare dopo le dimissioni.
Per il patto di non concorrenza devono vale queste condizioni:
La giurisprudenza riconosce a tutte le categorie di lavoratori alcuni diritti minimi, che la clausola di non concorrenza deve rispettare a pena di inefficacia:
obbligo della forma scritta;
durata massima non superiore a quella prevista per legge (5 anni per i dirigenti e 3 anni per le altre categorie);
limitazione di luogo, tempo e oggetto non esclusive;
l'onerosità del contratto: il datore deve corrispondere una maggiorazione percentuale della retribuzione, evidenziate a parte nel contratto di assunzione, per tutta la durata del rapporto di lavoro, proporzionale alla durata, estensione territoriale e di oggetto dell'obbligo di non concorrenza. La contrattazione collettiva in questo senso non provvede a individuare dei massimali e dei parametri di valutazione di dette indennità, uniformi a livello nazionale;
Se una di queste manca, il patto di non concorrenza non è valido. Ancora aggiungo che il patto di non concorrenza prevede che sia corrisposta un'indennità congrua. De tipo che se ti hanno dato pochi soldi, anche in questo caso non è valido. Nel tuo contratto deve essere ben specificato luogo dove vale questo patto (per esempio solo nella tua regione, in italia, in europa, etcc) e per ogni luogo il corrispettivo di soldi che ti devono dare aumenta.
Anche il tempo deve essere definito , 3 anni per i dipendenti, 5 anni per i dirigenti a termini di legge.
Per avere maggiori chiarimenti dovresti portare il tuo contratto ad un avvocato esperto di diritto del lavoro e verificare con lui l'intera questione.
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