Fede e Vespa a voi vi fanno un baffo ....
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Fede e Vespa a voi vi fanno un baffo ....
qotissimo
scusa ma chi era alla guida di quella nave?chi si è levato dai coglioni subito invece di rimanere sulla nave? chi è che all'inizio negava alla capitaneria che ci fosse un problema? chi a bordo diceva di stare calmi perchè non era successo niente di grave????????
non ci posso credere... ma è diventato Comandante con i punti del dash questo???
Tostissimo il collega della Capitaneria di Porto... Bravo :wink_:
tutti sapevano di questa manovra azzardata che si ripeteva almeno 2 volte l'anno .... credo lo sapessero anche gli eroi della capitaneria di porto ....
E infine dicci tu , quale sarebbe l'atteggiamento corretto e cosa dobbiamo desumere dalle numerose informazioni, video e audio compresi che arrivano sulla questione.
Illuminaci.. o perlomeno esponi il tuo pensiero in una forma magari un po' più completa di quanto fatto fin'ora, per favore.
:wink_:
e quindi? gli è andata male perchè ha esagerato.... rispetto alle altre volte volendo fare l'ultra sborone.....
e l'unica cosa che mi dispiace davvero è che a rimetterci per la sua incapacità e coglionaggine è stata gente innocente.
e molti suoi colleghi..anzi spero EX colleghi rischiano il posto di lavoro, visto il danno d'immagine, morale e materiale che ha arrecato.
l'unica cosa che mi sento di imputare ai suoi ufficiali è stato quello di non deferirlo prima quando già in Francia mise a rischio la nave con i suoi passeggeri.
poi se vogliamo fare come il signore che tutti perdona accomodiamoci pure.... io sinceramente no.
chi sbaglia paga. Avrebbe avuto ancora dignità come uomo se avesse dichiarato ho sbagliato me ne assumo le responsabilità.....invece di negare fino all'ultimo.
infatti mi pare di aver capito che stanno per indagare anche qualcun'altro...ci possono essere corresponsabilità...a un livello più basso però
una cosa è certa...qualunque altro passaggio radente non deve essere stato così radente se questa è la prima volta che la nave si incaglia...
e poi, come hanno detto altri, si era talmente vicini alla riva che se si fosse cominciato immediatamente ad evacuare i passeggeri probabilmente non ci sarebbero stati morti...o forse molti molti di meno...questa cosa è davvero terribile
In marina, come nella vita, esiste una scala gerarchica.
Nella fattispecie sulla costa concordia il più alto in grado era il com. Schettino.
Va da se, che se il sopraindicato ufficiale avesse fatto come doveva il proprio dovere, la nave lì non si sarebbe dovuta trovare.
Tanto basta per dare la responsabilità al personaggio.
Mettiamoci nei panni di chi ha perso un familiare/amico in questa tragedia dell'ignoranza.
se posso dire la mia, al di la delle responsabilità, evidentemente innegabili, del comandante della nave e del suo attegiamento durante l'evaquazione, credo non sia del tutto corretta la campagna e l'accanimento che i media stanno avendo nei suoi confronti, ritenendolo l'esclusivo autore della disgrazia o pensando che questa possa essere stata provocata intenzionalmente...
ovvio che se non fosse successo nulla, magari questa operazione di passare a 150 metri dalla costa si sarebbe potuta ripetere altre volte... senza che nessuno la denunciasse...
PS. non ho letto tutti i post!
Quello emerso ad oggi è un quadro a dir poco sconcertante...il comandante verrà con tutta probabilità rinviato a giudizio ed in quella sede potrà difendersi: certo però che se è vero come è vero che tale è stata la sua condotta, non trovo alcuna giustificazione al fatto che fosse una situazione critica, disperata, fate voi, e che è sopraggiuna quella paura che alcuni reputano fisiologica dell'essere umano.
Abbandonare la nave è per me gesto ingiustificabile
nessuno vuole vendetta ma solo giustizia...perchè si è trattato di un rischio non necessario.
Anche noi commettiamo errori ma non a quel livello.
Faccio un parallelo con un camionista
Anche lui guida un bestione e se guida oltre orario non recuperando sonno sta adottando un comportamento rischioso per sè e per gli altri...ma lo fa probabilmente per guadagnare 500...800 euro in più; con le pressioni dei committenti è quasi costretto a farlo...so che è così purtroppo.
Nel caso del comandante...aveva un lavoro remunerativo, affascinante...se era stanco ci sarebbe stato il secondo e poi il terzo e poi tutto lo staff addetto alla navigazione capace di dargli il cambio; aveva questo mondo e quell'altro di tecnologia per tenersi alla larga da tutti i pericoli...comandava una bestia davvero inaffondabile a meno che uno non punti di proposito un faraglione...insomma non c'era necessità di correre un inutile rischio.
Se la mia azienda, durante l'orario lavorativo, mi permettesse di prendere una pistola e di fare il tiro al bersaglio in mezzo alla strada, di certo io non lo farei.
E se anche lo facessi, nel momento in cui succede qualcosa i cazzi saranno in primis miei! Poi si va anche a vedere chi ha permesso certe cose, ma l'esecutore materiale del gesto sono io.
A buon intenditore poche parole.
Vedi per il Codice della Navigazione il comandante gode di un potere enorme che non ha praticamente pari in nessun altro ambito terrestre in campo civile.
Per questo la figura del comandante (vale anche per una barchetta a remi, entro certi limiti) ha così tanto fascino ed è stat così tanto celebrata da libri, cinema, media e immaginazione popolare.
Ora, ad un potere elevato si associa anche una responsabilità elevata. E ad un potere quasi assoluto anche una responsabilità quasi assoluta.
Si tratta di responsabilità oggettiva: non poteva non sapere....
Per questo il comandante Schettino ora si trova al centro di una rovente polemica. E il suo comportamento (non è il primo e, ahimè, non sarà l'ultimo) viene sezionato e dissezionato in ogni suo aspetto, con le relative censure del caso.
C'è poi la responsabilità della Costa per aver posto al comando una persona incapace o psicologicamente non idonea... ecc ecc.
Ma qui, al dilà di ogni cosa c'è una nave naufragata....e il responsabile è sempre il comandante salvo che dimostri che gli UFO l'hanno portata sugli scogli. E' la legge del mare....
:wink_:
L'esecutore materiale del gesto va CONDANNATO in primis, poi è bene capire anche chi ha contribuito a questa situazione. (leggasi compagnia, guardia costiera etc)
La posizione del comandante è stata indifendibile dal primo istante, e il discorso dell'"errare è umano" non regge perchè non di errore si è trattato ma di deliberato azzardo.
Poi certamente ci sono responsabilità da parte di chi ha messo al comando una persona che chiaramente non era in grado di svolgere il suo compito, in particolare per l'evidente inadeguatezza caratteriale a gestire una simile reponsabilità, cosa che lo ha portato prima a mettere più volte in pericolo la vita dei passeggeri e dell'equipaggio e poi ad abbandonare tutti al momento critico. E' possibile che se l'impatto fosse stato meno grave, la nave si sarebbe allontanata dal Giglio, con conseguenze immaginabili.
Ci sono le responsabilità dei collaboratori, che dovevano impedire certi comportamenti, anche sollevando il comandante se necessario.
Ci sono le responsabilità degli organi di controllo, che ovviamente sapevano di certe usanze ed avrebbero dovuto reprimerle.
Era una prassi comune avvicinarsi all'isola in maniera pericolosa per i dovuti saluti. Dopo il comandante penso cascheranno altre persone responsabili di questo "giochetto".
Se avesse fatto lo stesso danno nella fase di parcheggio al porto NESSUNO avrebbe messo in campo tanta rabbia, è ovvio
Sbagliare facendo il proprio lavoro ci può stare, è il rischio del mestiere, ma sbagliare facendo una manovra NON CONSENTITA è da criminali.
da qualche battuta letta mi pare di capire che da buoni italiani il processo lo avete già fatto e concluso :oook:
NO COMMENT:mad:
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De Falco: «Sono De Falco da Livorno, parlo con il comandante?
Schettino: «Sì, buonasera comandante De Falco»
De Falco: «Mi dica il suo nome per favore»
Schettino: «Sono il comandante Schettino, comandante»
De Falco: «Schettino? Ascolti Schettino. Ci sono persone intrappolate a bordo. Adesso lei va con la sua scialuppa sotto la prua della nave lato dritto. C'è una biscaggina. Lei sale su quella biscaggina e va a bordo della nave. Va a bordo e mi riporta quante persone ci sono. Le è chiaro? Io sto registrando questa comunicazione comandante Schettino...».
Schettino: «Comandante le dico una cosa...»
De Falco: «Parli a voce alta. Metta la mano davanti al microfono e parli a voce più alta, chiaro?».
Schettino: «In questo momento la nave è inclinata...».
De Falco: «Ho capito. Ascolti: c'è gente che sta scendendo dalla biscaggina di prua. Lei quella biscaggina la percorre in senso inverso, sale sulla nave e mi dice quante persone e che cosa hanno a bordo. Chiaro? Mi dice se ci sono bambini, donne o persone bisognose di assistenza. E mi dice il numero di ciascuna di queste categorie. E' chiaro?
Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto... veramente molto male... le faccio passare un'anima di guai. Vada a bordo, cazzo!»
Schettino: «Comandante, per cortesia...»
De Falco: «No, per cortesia... lei adesso prende e va a bordo. Mi assicuri che sta andando a bordo...».
Schettino: «Io sto andando qua con la lancia dei soccorsi, sono qua, non sto andando da nessuna parte, sono qua...»
De Falco: «Che sta facendo comandante?»
Schettino: «Sto qua per coordinare i soccorsi...»
De Falco: «Che sta coordinando lì? Vada a bordo. Coordini i soccorsi da bordo. Lei si rifiuta?
Schettino: «No no non mi sto rifiutando».
De Falco: «Lei si sta rifiutando di andare a bordo comandante?? Mi dica il motivo per cui non ci va?»
Schettino: «Non ci sto andando perché ci sta l'altra lancia che si è fermata...».
De Falco: «Lei vada a bordo, è un ordine. Lei non deve fare altre valutazioni. Lei ha dichiarato l'abbandono nave, adesso comando io. Lei vada a bordo! E' chiaro? Non mi sente? Vada, mi chiami direttamente da bordo. Ci sta il mio aerosoccorritore lì».
Schettino: «Dove sta il suo soccorritore?»
De Falco: «Il mio soccorritore sta a prua. Avanti. Ci sono già dei cadaveri Schettino».
Schettino: «Quanti cadaveri ci sono?»
De Falco: «Non lo so.. Uno lo so. Uno l'ho sentito. Me lo deve dire lei quanti ce ne sono, Cristo».
Schettino: «Ma si rende conto che è buio e qui non vediamo nulla ...».
De Falco: «E che vuole tornare a casa Schettino? E' buio e vuole tornare a casa? Salga sulla prua della nave tramite la biscaggina e mi dica cosa si può fare, quante persone ci sono e che bisogno hanno. Ora!».
Schettino: «(...) Sono assieme al comandante in seconda».
De Falco: «Salite tutti e due allora. (...) Lei e il suo secondo salite a bordo, ora. E' chiaro?».
Schettino: «Comandà, io voglio salire a bordo, semplicemente che l'altra scialuppa qua... ci sono gli altri soccorritori, si è fermata e si è istallata lì, adesso ho chiamato altri soccorritori...».
De Falco: «Lei è un'ora che mi sta dicendo questo. Adesso va a bordo, va a B-O-R-D-O!. E mi viene subito a dire quante persone ci sono».
Schettino: «Va bene comandante»
De Falco: «Vada, subito!»
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questo va rinchiuso,altro che storie...