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paper
"Superamento cooperativo non è una litote, come sostiene Polito, per indicare«l’uscita dall’euro». Quest’ultima è un’espressione che non ho mai usato perché la nostra uscita unilaterale equivarrebbe al collasso dell’unione monetaria. Inoltre, non mitizzo l’Italia della lira e delle svalutazioni competitive. Superamento cooperativo è un altro paradigma culturale ep olitico. È il riconoscimento di una discussione in corso, anche in Germania. È il tentativo di salvare, attraverso il negoziato multilaterale, l’Europa possibile e evitare che le destre nazionaliste e xenofobe cavalchino le sofferenze economiche e sociali e le paure delle classi medie impoverite e catturino la domanda di partecipazione democratica effettiva. L’europeismo della sinistra rimane solido, ma esce dall’imbambolamento retorico."
Se si tratta di questo, continua ad essere incomprensibile cosa intenda per "superamento cooperativo" e continua a negare di aver parlato di uscire dall'euro.
Ok la paura che le destre cavalchino il malessere, perchè sappiamo cosa possano causare, ma mi viene spontaneo pensare che la paura maggiore sia quella di salvare le poltrone!
Dico questo perchè se ci sono spazi di negoziazione atti ad aumentare il benessere di tutti andrebbero usati a prescindere, anche perchè comunque vada, la situazione attuale porterà sicuramente ad un peggioramento della vita per tutti. :cry:
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fabrizio 64
Ok la paura che le destre cavalchino il malessere, perchè sappiamo cosa possano causare, ma mi viene spontaneo pensare che la paura maggiore sia quella di salvare le poltrone!
Dico questo perchè se ci sono spazi di negoziazione atti ad aumentare il benessere di tutti andrebbero usati a prescindere, anche perchè comunque vada, la situazione attuale porterà sicuramente ad un peggioramento della vita per tutti. :cry:
Forse avrei dovuto dire che non si capisce come. Portare avanti l'Europa possibile dovrebbe essere l'intenzione insita nella stessa essenza di Unione Europea. È innegabile che si porta una serpe in seno che si nutre di scontento e antieuropeismo.
Basterà ridurre alla ragione la Germania? Forse no.
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paper
Forse avrei dovuto dire che non si capisce come. Portare avanti l'Europa possibile dovrebbe essere l'intenzione insita nella stessa essenza di Unione Europea. È innegabile che si porta una serpe in seno che si nutre di scontento e antieuropeismo.
Basterà ridurre alla ragione la Germania? Forse no.
Da sempliciotto direi di no. Non abbiamo più lavoro perché esportato altrove, di conseguenza non abbiamo reddito, e' un vicolo buio.
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..risparmiare un miliardo di €.. bah..
..innanzitutto bisogna vedere se mai lo farà, perché per me è solo l'ennesima balla che non solo non realizzerà, ma nemmeno ci pensa davvero..
..inoltre, una volta eliminato il senato, sarei proprio curioso di vedere che fine farebbero i signori lì dentro..
..ma come si fa..
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Tutte belle cose ma solo parole.
Renzi governa, e governare non è una cosa di sinistra. Nemmeno Blair mi è mai sembrato uno di sinistra, soprattutto quando partecipava alle guerre imperialiste americane.
Quindi abbiamo quel Renzi qui efficacemente descritto; un PD perennemente diviso e autolesionista; una FI sfuggita di mano al suo padrone ma che non si muove per paura di affondare con lui il quale si aggrappa a Renzi per restare a galla e non viceversa se non per avere i voti che servono; un M5S perennemente in crisi di identità e tenuto su un mezzo aventino dai suoi padroni che non se lo vogliono far scappare di mano (e anche qui, pur non parlandosi ufficialmente di sinistra, frequentazioni piuttosto vergognose al solo scopo di tenersi sulla cresta dell'onda); partitini insignificanti che fanno di tutto per non perdere i loro posti di lavoro in politica.
Per finire l'unica vecchia novità: una Lega che con Salvini ha deciso che non è più tempo di fingere e torna a solleticare gli istinti più bassi degli italiani. Fa tutto quello che Grillo non osa fare per non perdere la possibilità di sottrarre voti alla sinistra, guadagnandone a vista d'occhio. A spese di chi lo si vedrà. Intanto l'unica cosa che conta, l'economia, va male e la fiscalità continua sulla sua strada perversa.
Ecco, a me tutto ciò fa piuttosto schifo, in blocco. Ma preferisco che ci sia comunque un governo, pur con tutte le sue conseguenze negative, perché l'alternativa sarebbe terribile. Questo Il presidente Napolitano l'ha capito da tempo e penso che dover continuare a fare di tutto per sorreggere una simile baracca gli pesi non poco. Come pesa a me sorreggerla finanziariamente senza averne nulla in cambio se non questo orrore totale.
sono d'accordo con te in parte. come sappiamo le nostre divergenze nascono sulla figura e il ruolo dei 5S e del perseverare sulla composizioni di questi beceri governi di compromesso. Non sono cose da poco, ma ci può anche stare che le nostre opinioni sono diverse.
quello che mi dispiace è che noi di sinistra (io, tu e chissà quanti altri) dobbiamo leggere con sgomento una analisi impietosa come quella che ho postato. Perché è fuor di dubbio che nella sintesi ci sono solo delle verità. Certo noi le imputiamo all'ultimo renzi, ma sappiamo bene che costui è il prodotto di decenni di annientamento di una sinistra, dei suoi contenuti ideologici e non per ultimo di distruzione della società italiana.
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fabrizio 64
Da sempliciotto direi di no. Non abbiamo più lavoro perché esportato altrove, di conseguenza non abbiamo reddito, e' un vicolo buio.
Abbiamo seri problemi di lavoro per il semplice motivo che il mercato interno è fermo da almeno 8 anni...ed è fermo per un preciso disegno di stampo europeo...europa che trova giusto tutto questo...dx sx centro ecc...tutto fumo
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Stinit
Abbiamo seri problemi di lavoro per il semplice motivo che il mercato interno è fermo da almeno 8 anni...ed è fermo per un preciso disegno di stampo europeo...europa che trova giusto tutto questo...dx sx centro ecc...tutto fumo
Non sono completamente d'accordo. Secondo me il mercato interno ha cominciato a rallentare con la chiusura e trasferimento dei grossi stabilimenti, poi il resto è tutta una conseguenza inarrestabile. Era li che chi poteva avrebbe dovuto intervenire, ormai è un po' tardi. 😉
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fabrizio 64
Non sono completamente d'accordo. Secondo me il mercato interno ha cominciato a rallentare con la chiusura e trasferimento dei grossi stabilimenti, poi il resto è tutta una conseguenza inarrestabile. Era li che chi poteva avrebbe dovuto intervenire, ormai è un po' tardi. ��
La delocalizzazione selvaggia fatta furbescamente passare (da tutti sindacati compresi) come "internazionalizzazione" e iniziata ormai 15 anni fa ha sicuramente innescato e accentuato il fenomeno della disoccupazione e crollo del mercato interno...a suo tempo nessuno ha detto a questi signori che andavano via di restituire decenni di agevolazioni fiscali di ogni tipo erogate dallo stato a fondo perduto...nessuno...e questo è già di per se una cosa gravissima...sommiamoci il fatto che a frittata ormai avvenuta oggi la cieca e insensata obbedienza ai dictat della troika non ci permette nemmeno di investire in quello che di più caro abbiamo ovvero il nostro territorio...ci troviamo con qualcuno che ancora si regge perché nel tempo si è fatto un mercato all'estero e tanti altri che campano di cassaintegrazione fino a che dura...per non parlare di chi è costretto a campare di espedienti
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Sempre da sempliciotto, penso che ormai siamo come un limone reciso dalla pianta. Lo puoi solo più spremere, ma lui non riceve più il sostentamento, finito il succo non da più nulla. A voglia di fare proclami, queste cose suppongo le sappia anche chi promette la ripresa, che non ci sarà. (idea personale)
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Stinit
La delocalizzazione selvaggia fatta furbescamente passare (da tutti sindacati compresi) come "internazionalizzazione" e iniziata ormai 15 anni fa ha sicuramente innescato e accentuato il fenomeno della disoccupazione e crollo del mercato interno...a suo tempo nessuno ha detto a questi signori che andavano via di restituire decenni di agevolazioni fiscali di ogni tipo erogate dallo stato a fondo perduto...nessuno...e questo è già di per se una cosa gravissima...sommiamoci il fatto che a frittata ormai avvenuta oggi la cieca e insensata obbedienza ai dictat della troika non ci permette nemmeno di investire in quello che di più caro abbiamo ovvero il nostro territorio...ci troviamo con qualcuno che ancora si regge perché nel tempo si è fatto un mercato all'estero e tanti altri che campano di cassaintegrazione fino a che dura...per non parlare di chi è costretto a campare di espedienti
È curioso come faccia per niente scandalo nell'opinione pubblica il trasferimento delle attività in Slovenia, Austria e Svizzera alla (comprensibile) ricerca di una tassazione minore e delle (meno comprensibili) offerte speciali che quei paesi mettono sull'amo prima di lanciarlo.
Come se il pagare meno la manodopera e i relativi oneri sociali sia più disdicevole del pagare imposte ridotte.
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fabrizio 64
Sempre da sempliciotto, penso che ormai siamo come un limone reciso dalla pianta. Lo puoi solo più spremere, ma lui non riceve più il sostentamento, finito il succo non da più nulla. A voglia di fare proclami, queste cose suppongo le sappia anche chi promette la ripresa, che non ci sarà. (idea personale)
Peccato che le soluzioni che si sentono proporre da parte degli euroscettici di ogni colore siano propedeutiche alla necessità di spremere i limoni ancora di più, dato il loro potenziale disastroso.
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paper
È curioso come faccia per niente scandalo nell'opinione pubblica il trasferimento delle attività in Slovenia, Austria e Svizzera alla (comprensibile) ricerca di una tassazione minore e delle (meno comprensibili) offerte speciali che quei paesi mettono sull'amo prima di lanciarlo.
Come se il pagare meno la manodopera e i relativi oneri sociali sia più disdicevole del pagare imposte ridotte.
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Se tu e la tua ditta siete nati e cresciuti senza prende una lira/euro dallo stato imho sei libero di andare a produrre nel mondo dove meglio credi...se invece sei nato e cresciuto grazie a tutta una serie di incentivi statali A FONDO PERDUTO prima di lasciare il suolo natio è giusto che li restituisci...parlare di internazionalizzazione per mascherare una delocalizzazione fa proprio pena...
...chi internazionalizza crea nuovi stabilimenti industriali in giro per il mondo ma non chiude quelli che ha "in casa"
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Stinit
Se tu e la tua ditta siete nati e cresciuti senza prende una lira/euro dallo stato imho sei libero di andare a produrre nel mondo dove meglio credi...se invece sei nato e cresciuto grazie a tutta una serie di incentivi statali A FONDO PERDUTO prima di lasciare il suolo natio è giusto che li restituisci...parlare di internazionalizzazione per mascherare una delocalizzazione fa proprio pena...
...chi internazionalizza crea nuovi stabilimenti industriali in giro per il mondo ma non chiude quelli che ha "in casa"
Si parla sempre solo di FIAT ma sono moltissime le aziende che delocalizzano dove produrre costa meno
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paper
Si parla sempre solo di FIAT ma sono moltissime le aziende che delocalizzano dove produrre costa meno
Io non ho fatto nessun riferimento specifico...ma anche ditte meno strutturate di fiat hanno negli anni usufruito di tutta una serie di incentivi statali a fondo perduto erogati dalla collettività proprio come spinta affinché quella realtà produttiva potesse generare sviluppo e ricchezza per il territorio.
...una sorta di investimento...detto questo avrei trovato giusto che queste ditte prima di "delocalizzare" restituissero i soldi che la collettività gli ha regalato....
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Intanto Borghezio prende gli applausi a Tor Sapienza.
Altro che Grillo.
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tbb800
sono d'accordo con te in parte. come sappiamo le nostre divergenze nascono sulla figura e il ruolo dei 5S e del perseverare sulla composizioni di questi beceri governi di compromesso. Non sono cose da poco, ma ci può anche stare che le nostre opinioni sono diverse.
quello che mi dispiace è che noi di sinistra (io, tu e chissà quanti altri) dobbiamo leggere con sgomento una analisi impietosa come quella che ho postato. Perché è fuor di dubbio che nella sintesi ci sono solo delle verità. Certo noi le imputiamo all'ultimo renzi, ma sappiamo bene che costui è il prodotto di decenni di annientamento di una sinistra, dei suoi contenuti ideologici e non per ultimo di distruzione della società italiana.
tanti altri meno uno, maledetti mangiabambini :)
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Stinit
Io non ho fatto nessun riferimento specifico...ma anche ditte meno strutturate di fiat hanno negli anni usufruito di tutta una serie di incentivi statali a fondo perduto erogati dalla collettività proprio come spinta affinché quella realtà produttiva potesse generare sviluppo e ricchezza per il territorio.
...una sorta di investimento...detto questo avrei trovato giusto che queste ditte prima di "delocalizzare" restituissero i soldi che la collettività gli ha regalato....
si e no............se davvero con quei soldi hanno creato posti di lavoro e generato sviluppo e ricchezza per il territorio, l investimento ha funzionato
bisognerebbe, saggiamente, calcolare un punto di pareggio, e impedire, o rendere piu complicato, l andarsene senza salutare , prima del raggiungimento almeno di quello............
meglio ancora sarebbe semplicemente creare condizioni migliori per chiunque, e lasciare alla selezione naturale che si sviluppino i migliori, e altrettanto che muoiano i peggiori
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flag
tanti altri meno uno, maledetti mangiabambini :)
si e no............se davvero con quei soldi hanno creato posti di lavoro e generato sviluppo e ricchezza per il territorio, l investimento ha funzionato
bisognerebbe, saggiamente, calcolare un punto di pareggio, e impedire, o rendere piu complicato, l andarsene senza salutare , prima del raggiungimento almeno di quello............
meglio ancora sarebbe semplicemente creare condizioni migliori per chiunque, e lasciare alla selezione naturale che si sviluppino i migliori, e altrettanto che muoiano i peggiori
Dai...addirittura il punto di pareggio...come lo calcoli?...pensa a tutti quegli incentivi sui capannoni (in quel periodo si costruivano capannoni come niente fosse)...sui macchinari...una etichetta con il riferimento all'articolo di legge e via....
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Ragazzi,bisogna chiudere.Chi vuole, puo' aprire una Parte seconda:oook: