Dico anche la mia a sto giro.
Che sia molto produttivo (in senso lato) fare gli esperimenti sugli animali mi sembra assodato.
Ma è giusto? Ha senso parlare di giusto?
Dipende dalle
convenzioni sociali che facciamo proprie.
Per i buddisti il problema ad esempio non si pone. Il buddismo non accetta nessuna tortura e nessuna uccisione, sia di persone che di animali. Per loro uccidere non è accettabile moralmente. Punto.
I nazisti hanno ucciso per
ipotermia e annegamento molti prigionieri dei lager per sperimentare il giubbotto salvagente come lo conosciamo noi oggi.
Sono morti in
80. E i giubbotti salvagenti hanno salvato molte vite, forse centinaia, chissà.
Ma era giusto farlo? Se fosse un calcolo aritmetico la risposta sembrerebbe ovvia. Cosa reputiamo come giusto?
Per i nazi i prigionieri ebrei come una sottorazza, ucciderli era moralmente accettabile, soprattutto se si potevano salvare degli ariani.
Per noi oggi gli animali sono una razza inferiore, ucciderli è moralmente accettabile, soprattutto se si possono salvare degli umani.
Per me gli animali non sono una razza "inferiore" e questa terra non c'è stata data in consegna per nostro uso esclusivo.
Posso capire quando indottrinati dalla chiesa gli uomini si credevano eletti da Dio come "razza sopra le razze", ma dopo Darwin e la genetica pensare di essere superiori agli animali forse è un po' più
difficile da giustificare.
Io penso che la vita sia qualcosa di incredibile e straordinaria. Il mio istinto di sopravvivenza è innato, ed è innato in tutti gli esseri. Voglio vivere, tutti gli esseri vogliono vivere. Io semplicemente rifletto la mia voglia di vivere negli occhi di tutti gli esseri che hanno vita e cerco per quanto mi è possibile di rispettare questo desiderio che brucia in tutti noi.
Io la penso così, ma non è né giusto né sbagliato, è solo quello che "reputo" giusto. La natura non è né cattiva né buona, siamo noi che gli diamo degli aggettivi a seconda delle convinzioni e dei valori che abbiamo. So solo che se non ci fosse la morte non ci sarebbe la vita. Questo mi basta. So che sono nato e che morirò. Mi è stata donata una "vita" e non so ancora bene cosa sia (nessuno lo sa) ma, riconoscendola negli altri, cerco di rispettarla perché è meravigliosa.