Figa Alessandro, ma tu vedi comunisti dappertutto :mad:
Invitare ad un consumo consapevole non vuol dire centralizzare il potere economico. Dai cazzo che la guerra è finita, mi sembri il giapponese della II guerra mondiale... :dry:
Visualizzazione Stampabile
http://artemarziale.org/Riservato/RR.../ImmKami01.gif
:biggrin3::biggrin3:
1) le unghie sugli specchi sono le tue...mio caro. Hai inziato a fare un bel pò di distinzioni nel regno animale.
Perchè le tue dovrebbero essere meno arbitrarie delle mie che mangio bovini, ovini, suini pollame pesce ecc ecc?
2) dunque le aragoste si possono o non si psosono torturare?
(io mi rifiuto di farlo, l'ho già scritto..mi fa impressione )
:wink_:
E saresti tu il medico adatto?
No, perchè io di medici medici che consigliano una dieta di privazione come quella vegetariana non ne conosco neppure uno, e ti assicuro che ne conosco tanti. Ma non stiamo a fare il conto di quante persone conosci tu che appoggiano le tue teorie e quante conosco io che appoggiano le mie.
Non si finirebbe più.
Comunque, sinceramente, io vedo tanta gente estremizzare in maniera veramente ridicola l'essere animalisti, così tanto che non si rendono conto di violare per primo il rispetto nell'essere umano che gli sta di fronte.
Quella è la vera tragedia, secondo me, prima ancora della bistecca nel piatto.
E adesso l'ho buttata di più sull'etica.
E per quanto riguarda gli animali allevati negli allevamenti ecc...mi piacerebbe anche sapere una cosa:ma qualcuno di quelli che contestano gli allevamenti (tutti i tipi di allevamento, immagino) sono mai entrati di persona in uno degli allevamenti tanto denunciati?
Non foto su internet, non foto sulle fanzine, non video su youtube...Dico di persona.
io preferirei morire che fare stridere le mie unghie su uno specchio :biggrin3:
Comunque, le caratteristiche anatomiche che ragionevolmente rilevano ai fini del mio discorso te le ho citate prima. Sono connesse alla capacità di autocoscienza di un individuo (animale e non), alla capacità di avere una vita di relazione e, soprattutto, alla capacità di soffrire in termini nocicettivi e psicologici.
In questo senso gli insetti che sterminiamo sono esclusi.
Le aragoste temo rientrino nella sfortunata categoria. Il polpo, pur essendo invertebrato, temo rientri nella categoria. Le cozze no.
Ma più scendi nella scala tassonomica più le scelte si fanno difficili.
Non è difficile però capire che un maiale quando lo scanni soffre. Con un po' più di sensibilità riesci persino a capire che soffre nel non potersi girare sul fianco (visto che è confinato nei feed-lot).
Soffre un vitello chiuso nel feedlot e costretto ad essere ipo-nutrito per dare la anemica carne bianca che tanto piace ai consumatori.
Non posto video, non posto foto. Almeno apprezza questo.
alcide