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MrTiger
Io penso anche che se diventassimo un giorno tutti vegetariani ho come l impressione che la catena alimentare e l ecosistema ne risentirebbe e non in positivo, credo che ci voglia l equilibrio nelle cose.
Indubbiamente, altrimenti rendiamo il mondo un terreno senza vegetazione ma pieno di animali :laugh2:
Scherzi a parte, il vegetariano non è nè può essere lo standard, la normalità. Però non lo considero così folle, come invece lo è l'essere vegani. :oook:
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Originariamente Scritto da
MrTiger
questo detto da uno che non rinuncerebbe mai alla carne.
Ti risponde uno che se mai un giorno il maiale si estingue, io lo seguo in brevissimo tempo. :wink_:
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DocHollyday
Su questo dissento: l'orca elabora sistemi di caccia che possono prevedere lo "stordimento" della preda ma solo per avere più possibilità di successo e, di conseguenza, meno affaticamento e meno probabilità di rimanere ferita.
Tra l'altro l'orca caccia in branco ed ha un'intelligenza incredibile che le fa ideare i piani più incredibili, non so chi ha mai visto il filmato in cui volevano catturare un elefante marino che era al sicuro su una piattaforma di ghiaccio: si sono lanciate in 4 o 5 verso il ghiaccio, a pelo d'acqua, immergendosi all'ultimo momento per passarci sotto, provocando un micro-tzunami che ha scaraventato la foca in mare dall'altra parte dove la stavano beatamente aspettando..... :rolleyes:
avrò detto anch'io la mia cazzata? :D
mi ricordavo che al delfinario di Nizza mi raccontavano il motivo per cui veniva ritenuta "assassina" ... ma di storie se ne sentono tante e di cose vere se ne sentono solo a volte ... :wink_:
grazie! :tongue::biggrin3:
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Originariamente Scritto da
natan
mi ricordavo che al delfinario di Nizza mi raccontavano il motivo per cui veniva ritenuta "assassina" ... ma di storie se ne sentono tante e di cose vere se ne sentono solo a volte ... :wink_:ì
E' un false friend :laugh2:
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Fermissimo
ho voluto essere sarcastico perchè trovo che cercare l'approvazione della gente riguardo i propri comportamenti sia indice di insicurezza...una caratteristica che non gradisco molto...
non capisco però a chi tu ti riferisca riguardo la gente che cerca approvazione dei propri comportamenti... perchè fin dove ho letto io mi è parso che nessuno cercasse approvazione... ma se vuoi citarmi un passo di un utente....
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armageddon
per me essere vegetariani è come avere l'impianto a gas sul motore a benzina,và lo stesso......ma non come a benzina,i vegani poi.....per me sono al limite con patologia
mi pare che la lista dei campioni vegan e vegetariani basti a far capire che questa frase è alquanto sbagliata....
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Le_Loup
mi pare che la lista dei campioni vegan e vegetariani basti a far capire che questa frase è alquanto sbagliata....
cioè?
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Originariamente Scritto da
wailingmongi
cioè?
cioè che non è vero che il "vegetariano" rende meno di un onnivoro...
tra l'altro la dieta vegetariana è la più sana, sopr. in questo periodo, mentre quella più etica è la vegana (ma quest'ultima deve essere ben studiata altrimenti si va incontro a carenze.. che invece non si presentano con la dieta vegetariana)
molti poi pensano che la dieta vegetariana sia solo erba ("mangiaerba" lo sono stata chiamata non so quante volte)...
per rispondere poi al ragazzo che chiedeva cosa c'è oltre alla verdura e agli animali.. ci sono un sacco di legumi, cereali, frutti etc etc....
sono comuqnue esistite popolazioni strettamente vegetariane...
cmq quando sono diventata vegetariana poco dopo mi hanno seguito, in questa dieta, 3 amici....due dei quali per ragione di salute... vedendo i miei esami prima della dieta e dopo si sono convinti... dopo poco i genitori di uno di questi amici vedendo a loro volta i suoi esami hanno deciso di diminuire strettamente la carne (seppur non riescano a toglierla totalmente)
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altri esempi in natura...il leone che ammazza i leoncini per potersi ancora accoppiare con la femmina...il varano che morde infettando il bufalo il quale in una settimana di sofferenze si indebolisce e viene facilmente sbranato ancora vivo...la natura è una sopraffazione continua...quindi ispirarsi alla natura significa perpretare la stessa violenza...il discorso quindi è da ribaltare e cioè, proprio essendo animali più evoluti possiamo essere più etici e meno sopraffattori nei nostri comportamenti...
Il tutto perchè siamo individui pasciuti con moto da 10.000 euro...chi ha fame sarà contento di infilzare un tordo o una lepre per farselo allo spiedo...
Per me è inaccettabile che si vengano a fare lezioni di morale visto che nessuno di noi è irreprensibile...
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Sarò torda io ma di lezioni di morale non ne ho lette... solo, finora, uno scambio pacifico di idee...
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Scoperta dei biologi dell'Università di Torino: quando vengono
attaccate, attirano i nemici naturali dei loro parassiti
Così le piante sentono il pericolo
e chiedono aiuto per salvarsi
E con una specie di catena di Sant'Antonio avvertono
quelle vicine del rischio che stanno correndo
di MARCELLA MIRIELLO
TORINO - Se prendete una pianta e le strappate una foglia, lei non si accorgerà di nulla, parola di biologo. Ma se invece di strapparla ci posate sopra un bruco affamato allora il vegetale cercherà di difendersi. Non solo, riuscirà persino ad avvertire le piante vicine dell'imminente pericolo. Come? Semplice, comunicando.
La scoperta è dei biologi dell'Università di Torino che, dopo tre anni di esperimenti scientifici, sono giunti a questa conclusione: le piante "sentono" il pericolo e i denti di chi le divora. L'azione difensiva vegetale è repentina. Non appena percepiscono la saliva del bruco, le piante attivano dei geni che si mettono a produrre una sostanza volatile. Una specie di profumo di lavanda che attira le vespe, nemiche mortali dei bruchi. L'esercito delle salvatrici si limiterà a pungere i malcapitati, iniettando loro delle uova. A questo punto i bruchi sono spacciati. La fine che li attende è davvero atroce: quando le uova si schiudono, i bruchi esplodono.
Ma la sostanza volatile non attira solo le vespe. L'altra funzione è quella di avvertire le "sorelle vicine" e, come in una catena di Sant'Antonio, di indurle a produrre, a loro volta, il profumo che richiamerà le salvatrici.
La scoperta scientifica è stata pubblicata sul numero di aprile di "Plants Phisiology", la prestigiosa rivista che è anche l'organo ufficiale dell'American Society of plants biologists. A condurre le ricerche due team di scienziati: il primo coordinato da Massimo Maffei, direttore del dipartimento di Biologia vegetale dell'Università torinese e l'altro diretto dal tedesco Wilhelm Boland del Max Plance Institute di Jena.
Le ricerche, incentrate principalmente sul fagiolo di Lima, hanno però dimostrato che le stesse reazioni di difesa si mettono in moto anche sui borlotti, sul mais e su numerose altre specie. Le prospettive di applicazione sono molte, ma la più importante mira a scoprire i meccanismi di difesa delle piante, per arrivare all'uso, anziché di fitofarmaci, di sostanze naturali.
In Irlanda invece, un team di studiosi supportati dall'Eden Project, il giardino botanico più grande d'Europa, sta studiando un sistema che permetterà alle piante di parlare, o meglio di comunicare con gli uomini. L'idea alla base del progetto consiste nel convertire i segnali chimici in digitali attraverso una sofisticata tecnologia. Tra qualche anno, potrebbero essere le stesse piante a ricordarci di aver bisogno di essere bagnate o spostate in un posto più luminoso e caldo.
Ma allora il prezzemolo soffre? E il basilico gioisce? La capacità delle piante di provare emozioni resta avvolta nel mistero.
Negli anni '70, due studiosi americani collegarono una pianta a una macchina della verità con risultati a loro dire sorprendenti. Il poligrafo avrebbe registrato infatti una reazione di paura nel momento in cui uno degli scienziati immaginava di bruciare una foglia. Forse un riflesso telepatico.
Altri scienziati sono invece convinti che nel momento della morte i vegetali emettano una sorta di grido di dolore che si concretizzerebbe in una scossa elettrica a basso voltaggio. Verità o leggenda? Nessuno di questi esperimenti ha trovato conferme in laboratorio.