:dry: e che ho detto io ? :tongue:
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te le pagan le ferie solo se per motivi di servizio non le hai prese...
Le ferie non sono monetizzabili, MAI, neanche se il lavoratore è d'accordo o è addirittura lui a chiederlo.
L'unica possibilità, sempre subordinata ad espliciti accordi in deroga con le OO.SS., è quella che per eventi eccezionali durante la vita dell'azienda (ad esempio fusioni, incorporazioni, cambio dell'oggetto sociale, e MAI per quantità abnorme delle commesse) si possano bypassare le disposizioni di Legge, ovviamente sempre col consenso del lavoratore, azzerando in tutto o in parte consistenti residui tramite monetizzazione in busta paga.
L'azienda è responsabile del godimento sostanzialmente puntuale delle ferie da parte dei suoi dipendenti, e dovrebbe pertanto monitorarne gli eventuali residui allo scopo di evitare accumoli di particolare consistenza.
In sostanza l'azienda dovrebbe richiedere al lavoratore nei primi mesi dell'anno un piano delle ferie da godere che dovrà poi essere rispettato, salvo eventi particolarmente eccezionali, sia dal lavoratore che dall'azienda.
E' chiaro che in tal modo alla fine dell'anno le ferie non godute saranno eguali a zero o, al limite, a qualche giornata. E queste giornate residue dovranno essere ricomprese nel piano delle ferie dell'anno successivo.
Se qualche lavoratore avesse presentare varie decine di ferie arretrate, evidentemente qualcosa non ha funzionato, e la responsabilità, ripeto, è sempre dell'azienda che, se necessario, deve financo ricorrere alla messa in ferie forzata del lavoratore.
Questa è proprio la situazione del signor Brandivino.. si è portato gli arretrati di anno in anno... nel 2010 ha fatto 6 settimane di ferie nel tentativo di portarsi "a regime", ma nel 2011 ne ha fatte poche e quindi si è ritrovato di nuovo fuori scala...
Questo Brandivino ha proprio varie decine di ferie arretrate..
E in questo momento la sua azienda sta attraversando un periodo per il quale la sua assenza è totalmente fuori discussione..
Tu mi confermi comunque che, se il signor Brandivino dovesse rifiutarsi, non potrebbero fargli storie, alla luce dell'impossibilità di forzarlo in ferie.. giusto?
Ora.. io non so quanto costi una settimana a Disneyland Paris.. ma questi 12 giorni del signor Brandivino equivalgono a metà busta paga circa.. quindi dai 700€ agli 800€... mi sa che non bastano..
E comunque si chiama Brandivino, non Brandovino.. deja vu...
Io ti ho descritto come dovrebbe funzionare da un punto di vista legale e sindacale (non sono un sindacalista, intendiamoci).
La soluzione che l'azienda ha prospettato non è percorribile in quanto, per quanto ovvio, non rientra nella legalità.
Poi, se vuoi, puoi andare con la moto a 160 anche in un centro abitato ......
Nel caso da te descritto l'azienda stà con le spalle al muro:
quand'anche Brando fosse d'accordo non può monetizzargli le ferie perché e una cosa che non si può fare;
qualora lo volesse comunque fare in barba alle normative vigenti, se Brando non vuole il discorso è chiuso;
è un momento nel quale non può mandare Brando in ferie.
PERTANTO il mondo resta come stà: Brando lavora e continua ad accumulare ferie arretrate.
Vorrà dire che se cambia datore di lavoro, o quando sarà ormai prossimo alla pensione se non lo dovesse mai cambiare, si farà tutti gli ultimi mesi lavorativi in ferie.
Poi non sò se esistono dei settori nei quali (come mi è parso di leggere in qualche precedente post) le ferie arretrate vanno comunque godute entro il Giugno dell'anno successivo. Mi sembra strana sta cosa qua ma se così fosse, per quanto la presenza di Brando sia indispensabile all'azienda, e per quanto egli stesso non voglia restarsene a casa, le ferie dovrà farsele entro il periodo previsto e stop!