Le ferie non sono monetizzabili, MAI, neanche se il lavoratore è d'accordo o è addirittura lui a chiederlo.
L'unica possibilità, sempre subordinata ad espliciti accordi in deroga con le OO.SS., è quella che per eventi eccezionali durante la vita dell'azienda (ad esempio fusioni, incorporazioni, cambio dell'oggetto sociale, e MAI per quantità abnorme delle commesse) si possano bypassare le disposizioni di Legge, ovviamente sempre col consenso del lavoratore, azzerando in tutto o in parte consistenti residui tramite monetizzazione in busta paga.
L'azienda è responsabile del godimento sostanzialmente puntuale delle ferie da parte dei suoi dipendenti, e dovrebbe pertanto monitorarne gli eventuali residui allo scopo di evitare accumoli di particolare consistenza.
In sostanza l'azienda dovrebbe richiedere al lavoratore nei primi mesi dell'anno un piano delle ferie da godere che dovrà poi essere rispettato, salvo eventi particolarmente eccezionali, sia dal lavoratore che dall'azienda.
E' chiaro che in tal modo alla fine dell'anno le ferie non godute saranno eguali a zero o, al limite, a qualche giornata. E queste giornate residue dovranno essere ricomprese nel piano delle ferie dell'anno successivo.
Se qualche lavoratore avesse presentare varie decine di ferie arretrate, evidentemente qualcosa non ha funzionato, e la responsabilità, ripeto, è sempre dell'azienda che, se necessario, deve financo ricorrere alla messa in ferie forzata del lavoratore.