non credevo fossimo già al 1 aprile....:laugh2:
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non credevo fossimo già al 1 aprile....:laugh2:
A 16 anni passavo metà delle mia giornate in sella ad una vespa che continuavo ad elaborare finchè le vibrazioni non hanno spaccato lo scudo.
Al tempo non pensavo di essere un motociclista ma piuttosto un aspirante meccanico dato che ogni volta che mi fermavo avevo sempre qualcosa da regolare, pulire ecc. mani sempre più o meno lerce...
Poi la svolta delle Japu una CBR e poi un KAwa ZZR, al tempo pensavo che per potersi definire motociclista bisognasse andare in piega sotto i 40 gradi o niente. Ovviamente su normali strade provinciali
Poi nella maturità di oggi è un mix tra il pensarci e non andarci, lo stare in garage a modificare e contemplare, e comunque sempre andarci con l'immutato infantile senso di avventura.:biggrin3:
La moto è soltanto un mezzo, un bellissimo e irresistibile mezzo.
Il viaggio, lo spippolo, le gare, la velocità, la bellezza della meccanica... sono tutte cose che esistono dentro di noi, la moto è il modo migliore per esprimerle e per farcene, a volte, conoscere di nuove.
La vera meta del viaggio non la raggiunge il corpo, ma l'anima, che si arricchisce di esperienza ad ogni metro percorso, col sole o in piena notte, al freddo o al caldo, con la pioggia o all'asciutto, l'importante è viaggiare, vivere l'avventura.
Il vero scopo dello spippolo, prestazionale o meno, non è la velocità o la prestazione stessa, ma far sentire quel brivido al corpo, avere quella sensazione che fa tremare l'anima ad ogni apertura, sentire il vento addosso che preme per far desistere il pilota, e non perdere egli stesso il primato della velocità.
Secondo me non esistono veri e propri motociclisti, ma solo persone che hanno anime più capienti, che sono biosgnose di conoscere, esprimere e arricchirsi ogni giorno con esperienze, pensieri e idee che soltanto la moto può catalizzare in ognuno di noi.
Siano esse derivanti da un viaggio, o da una chiave inglese e una birra in un garage a mettere in pratica un'idea, un'intuizione, poco importa, sono necessità che soltanto chi le prova può capire.
mah...
io faccio pochi km per colpa degli impegni lavorativi ed in quanto a smonta e rimonta mi avanzavano i pezzi pure col Ciao :blink:
quindi mi sa che appartengo alla categoria chiavica :w00t: